LE PICCOLE DONNE DI SUSANNA SCHIMPERNA NON CRESCONO MAI

Le piccole donne di Susanna Schimperna non crescono

 

Le piccole donne di Susanna Schimperna non cresconoCorreva l’anno 1868 quando Louisa May Alcott pubblicava la storia delle sorelle March, piccole donne pronte a crescere e responsabilizzarsi: a quasi un secolo e mezzo di distanza Susanna Schimperna ribalta l’idea della donna  matura e responsabile, capace di reggere sulle sue spalle il peso del mondo e offre un’immagine assai diversa della figura femminile.

Nel suo ultimo libro “Eterne adolescenti – Donne che non vogliono crescere” tratteggia l’immagine della donna contemporanea, incapace di recidere in modo definitivo il cordone ombelicale con la fase adolescenziale, molto meno sicura e determinata di quanto potrebbe apparire.

 

LA DONNA BAMBINA DI SUSANNA SCHIMPERNA

Susanna Schimperna, scrittrice, giornalista, personaggio radiotelevisivo e studiosa di astrologia, raccoglie in questo libro una serie di testimonianze (forse non tutte così autentiche) accompagnate poi da alcune sue riflessioni sulla donna di oggi.

Premesso che, dal suo punto di vista, nella società liquida in cui viviamo non c’è più spazio per adeguate suddivisioni cronologiche del tempo in età ben definite, l’autrice accusa le donne di vivere una sorta di perenne post-adolescenza, dimostrandosi sotto questo punto di vista assai competitive con gli uomini.

Della sindrome di Peter Pan di cui questi ultimi sono facile preda siamo tutti convinti, dal momento che ne abbiamo esempi quotidiani sotto gli occhi: più difficile è immaginare le loro compagne travolte da questa irrefrenabile frenesia della non crescita.

Non si matura mai veramente, secondo la Schimperna, perché il mondo di oggi non lo permette: si vive schiacciate tra un passato rappresentato dalla propria madre e dai suoi imperativi morali e costumi di vita, e un futuro in cui si proiettano i figli, che si cerca di imitare generando soltanto la loro irritazione.

LE PICCOLE DONNE DI SUSANNA SCHIMPERNA NON CRESCONO MAILe donne raccontate nel libro, a volte in modo ironico a volte con la presunzione del taglio antropologico, sembrano essere incapaci di costruirsi un’identità certa, troppo prese a imitare l’immagine di sé che si portano dietro dalla propria adolescenza.

La scrittrice sembra non avere dubbi su questa idea di base e i racconti che si snodano nel libro hanno ovviamente la funzione di conferma di questo assunto.

D’altra parte, la Schimperna è abituata a muoversi nel mare magnum della provocazione: lo fece pubblicando un libro sul concetto della castità vissuta nei nostri tempi sottoposti al dominio del sesso come strumento di affermazione e successe, lo ripetè nei suoi ”Cattivi pensieri”, analizzando in modo inusuale alcuni dei valori più comuni e pertanto stereotipati del presente.

Ripercorre la medesima strada in quest’ultimo lavoro, proponendosi di sottrarre alle sue coetanee una certezza acquisita nel tempo.

LA DONNA DI OGGI E’ DAVVERO QUELLA IDENTIFICATA DA SUSANNA SCHIMPERNA?

Leggere le sue parole genera in realtà anche un senso di ribellione e fastidio: davvero siamo anche noi così svuotate di valori e punti di riferimento, desiderose solo di demandare ad altri compiti importanti, di affidarci alle cure di qualcuno, di pensare che c’è sempre e comunque ancora tempo e che prima o poi qualcuno ci penserà?

Davvero Susanna Schimperna, studiosa appassionata di astrologia, ha letto nella quotidianità e nelle stelle la nostra regressione all’adolescenza?

LE PICCOLE DONNE DI SUSANNA SCHIMPERNA NON CRESCONO MAI

Difficile concordare pienamente con la sua analisi, considerando il lavoro silenzioso che le donne compiono quotidianamente, a volte in coppia a volte anche da sole, ancora obbligate a dividersi tra un’attività  in cui poter sfruttare le proprie abilità, una casa da gestire al meglio, dei figli da crescere e spesso degli anziani da non perdere di vista (non sono molti gli uomini presenti e capaci di condividere sistematicamente questi oneri, la maggior parte di loro essendo impegnata a cercare l’Isola che non c’è).

Il libro di Susanna Schiperna si legge con piacevolezza, ma con spirito critico, che porta spesso ad allontanarsi dalle sue certezze in merito.

In un mondo in cui il maschilismo è stato affossato solo a parole, l’eterna adolescenza delle donne non è un dato di fatto, è l’eccezione alla regola che conferma ancora una volta le infinite sfaccettature proprie di questa metà del cielo.

 

LE PICCOLE DONNE DI SUSANNA SCHIMPERNA NON CRESCONO MAIAUTORE : Susanna Schimperna

TITOLO : Eterne adolescenti

EDITORE : Cairo Editore

PAGG. 255, EURO 14,00

 

 

 

 

 

About Luisa Perlo

Luisa Perlo, Critico Letterario dopo una vita spesa tra i banchi di scuola. Amante dei libri, dei gatti e dei viaggi, considera la lettura lo strumento più efficace per crescere, migliorarsi e trovare il proprio posto nel mondo.

4 comments

  1. susanna schimperna

    Mi è molto piaciuto leggere questa recensione. Un saluto alla sua autrice, con stima: non posso non apprezzare chi abbia uno sguardo critico.

  2. Grazie Susanna, mi fa piacere che tu segua il giornale ed apprezzi i nostri articoli. La stima è reciproca.

    • susanna schimperna

      Nel frattempo è uscito “coincidenze d’amore”, l’anno prossimo uscirà ad aprile un nuovo saggio. Spero di leggervi ancora. Con tutte le critiche del caso (ma forse invece solo apprezzamenti, chissà).

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