Incomincia oggi il premio letterario nazionale “Federica, le parole della vita”, dedicato a pazienti, familiari e medici che raccontano e racconteranno, dal loro punto di vista, l’esperienza del cancro. L’iniziativa nazionale della fondazione Aiom, che si protrarrà fino al 31 gennaio 2016, è stata presentata oggi a Verona, presso la Sala Arazzi del Comune.
La dottoressa Stefania Gori, direttore dell’Oncologia medica dell’Ospedale Don Calabria-Sacro Cuore di Negrar e segretario nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) afferma che in Italia, ogni giorno, si riscontrano mille nuovi casi di tumore. Scrivere è un ottimo “strumento terapeutico”, al fine di affrontare al meglio le difficoltà. Sono le parole del dottor Fabrizio Nicolis, direttore sanitario dell’Ospedale Don Calabria-Sacro Cuore di Negrar e Vice Presidente della Fondazione Aiom.
Come funziona il premio letterario “Federica, le parole della vita”
Bisogna raccontare, in prosa o versi, il proprio impatto con la malattia.
Gli scritti, una volta redatti, devono essere inviati a premioletterariofederica@fondazioneaiom.it.
Come definire, quindi, il proprio approccio con il cancro? Ogni singola diagnosi di tumore rappresenta una sfida. Il paziente deve concentrarsi sulla vittoria nei confronti della patologia. E i familiari? Sentono su se stessi le difficoltà nelle quali sono incorsi i loro cari, mentre cercano di attutirne le sofferenze.
Medici, infermieri e tecnici del sistema sanitario nazionale, che hanno nelle proprie mani le armi contro la malattia, devono fare di tutto perché la cura e l’assistenza siano le migliori possibili. Tutte queste persone sono fonte di storie.
Il tumore è un tabù che il premio letterario contrasta
La neoplasia è una prova: in Italia sono più della metà coloro che riescono a superarla, sconfiggendo il male.
Nonostante ciò non si parla volentieri, nella vita di tutti i giorni, del tumore, che rappresenta un tabù, qualcosa da temere fortemente: ce lo ricorda Nicolis. Il concorso rompe il silenzio. E’ arrivata l’ora di raccontarsi, per coloro che vivono, o hanno vissuto, direttamente o indirettamente la malattia. “Condividere emozioni, stati d’animo, consigli e speranze può far sentire meno soli”. E ancora: “Scrivere e dar voce alla propria dimensione intima aiuta ad affrontare meglio le difficoltà quotidiane legate al cancro”.
Come è stato istituito il premio letterario
Il dottor Carmelo Iacono, direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta e presidente nazionale della fondazione Aiom, spiega come è stato istituito il concorso Federica: “Abbiamo istituito una giuria che avrà il compito di valutare le produzioni letterarie e premierà le migliori. E’ composta da medici ed esponenti del mondo della cultura.
Appuntamento al 21 maggio 2016 per la cerimonia di premiazione, che avrà luogo a Verona nel corso di un evento tutto dedicato alla lotta contro il cancro.
Federica, la protagonista del premio letterario: chi è?
Si tratta di una giovane che ha combattuto la malattia, con determinazione e con ottimismo. Ha continuato a scrivere, sognare, lavorare e progettare.
Tumore: il destino di un’italiana su tre
Stefania Gori fa notare che secondo gli ultimi dati “la sopravvivenza alle neoplasie sia leggermente superiore tra le donne rispetto agli uomini: rispettivamente il 63% e il 55%. Una tra le più diffuse è
quella al seno”. In questo caso, “ormai il 90% delle pazienti riesce a guarire”. Quanto alla mortalità legata a tutti i tumori in entrambi i sessi, “questa è in calo del 20% dal 1996 ad oggi”. Continua Gori: “Solo qui in Veneto il cancro colpisce ogni anno oltre 31.500 persone. In tutta Italia nel 2014 i nuovi casi sono stati
365.500. Il cancro, del resto, è “sempre più una malattia curabile”: abbattuta anche da fiumi di parole, quintessenza della lotta.