In inverno il nostro stile di vita, anche a causa del freddo, cambia.
Trascorriamo molto più tempo in ambienti chiusi e riscaldati, ci sottoponiamo spesso a sbalzi di temperatura notevoli entrando e uscendo da negozi e uffici e abbiamo molte più occasioni di socialità al lavoro o a scuola.
Questi fattori aumentano il rischio di congiuntivite invernale.
Cos’è la congiuntivite invernale?
È un’infiammazione a carico della congiuntiva, cioè quella membrana che riveste l’occhio al di fuori della sclera (parte bianca dell’occhio) e che riveste la parte interna delle palpebre.
La congiuntiva ha la funzione di difendere l’occhio dai microrganismi e di proteggerlo da sostanze e oggetti estranei.
Le congiuntiviti sono, probabilmente, le più comuni malattie dell’occhio e per questo troppo spesso trascurate o, peggio, male curate secondo prescrizioni fatti da amici e parenti e possono manifestarsi in forma acuta o cronica.
Durante la stagione invernale, il freddo, il vento e la pioggia possono incentivare la comparsa della congiuntivite, che può manifestarsi anche in seguito a comuni raffreddori o altre infezioni virali in corso nell’organismo, tra cui anche l’influenza stagionale.
Per trattare nel modo corretto la congiuntivite è fondamentale identificarne la tipologia: le congiuntiviti possono, infatti, essere di natura infiammatoria (anche allergica), virale o batterica, o causate da agenti fisici esterni.
I sintomi principali sono: occhio o occhi che lacrimano, arrossati, con dolore, bruciore o fastidio.
A volte, se ci si guarda allo specchio, si possono vedere i capillare dilatati e sembrare che ci sia sangue nell’occhio.
Altri sintomi possono essere: palpebra gonfia e rossa, sensazione di corpo estraneo negli occhi, secrezione (gli occhi tendono ad appiccicarsi) e fotofobia.
La congiuntivite virale
La congiuntivite virale è una patologia che può risultare anche contagiosa ed è spesso associata alla sindrome influenzale.
Basta uno starnuto, un colpo di tosse o il contatto anche con un fazzoletto infetto per diffondere l’infezione.
Questo rende evidente perché in inverno, con le attività scolastiche e lavorative a pieno regime e la permanenza in spazi chiusi e poco areati, la diffusione della congiuntivite virale sia particolarmente agevolata.
Per tutte queste ragioni la congiuntivite deve essere diagnosticata e trattata dell’oculista con idonei colliri e adeguati dosaggi.
Per prevenire la diffusione e la propagazione (non solo da una persona all’altra ma anche da un occhio all’altro) e prevenire o ridurre i sintomi, è bene prestare attenzione a piccoli accorgimenti come:
- non toccare gli occhi con le mani non perfettamente igienizzate
- non condividere con compagni di scuola, colleghi o familiari la biancheria o gli asciugamani
- evitare prodotti aggressivi sul volto e il make-up e
- se possibile, evitare l’uso di lenti a contatto.
Inoltre, l’attenzione deve essere posta anche nell’igiene oculare e in particolare delle palpebre per evitare quel fenomeno, soprattutto negli anziani, dell’auto-inoculazione di germi patogeni.
Questi germi infatti, di annidano tra le crosticine che si creano tra le ciglia e possono portare a congiuntiviti e blefariti croniche, spesso causa anche di lesioni cicatriziali.
Discorso a parte sono le congiuntiviti allergiche a carattere stagionale, che influiscono anche in maniera notevole sulla qualità di vita della persona, spesso fin dall’età pediatrica.
Oggi sono presenti validi dispositivi medici in grado di curare e contrastare queste forme di congiuntivite, che, per fortuna, in questo periodo hanno una ben minore diffusione rispetto alla stagione primaverile.
Come si cura la congiuntivite: i colliri
La terapia per la congiuntivite è di norma composta da colliri o pomate oftalmiche.
Per i disturbi oculari la terapia topica è infatti sempre la prima scelta, soprattutto negli stadi iniziali.
La scelta dei colliri varia a seconda della causa della congiuntivite, tra questi troviamo:
- Colliri antibiotici, in caso di congiuntivite batterica
- Colliri antivirali, in caso di congiuntivite virale
- Con corticosteroidi, ad azione antinfiammatoria, per ridurre l’edema e l’iperemia (arrossamento degli occhi)
- Colliri analgesici in caso di dolore
- Colliri antistaminici, in caso di congiuntivite allergica
- E colliri decongestionanti, per ridurre l’iperemia.
Immagine copertina di Pavel Polyakov https://www.pexels.com/it-it/foto/raffreddore-neve-inverno-occhi-9552153/