Congiuntivite da smog: è importante mantenere gli occhi idratati

Congiuntivite da smog: è importante mantenere gli occhi idratati

L’emergenza climatica con livelli record di inquinamento in numnerose città sta mettendo in allarme anche gli oculisti; tra i diversi danni alla salute prodotti dalle polveri sottili, oltre a quelli del sistema respiratorio c’è anche l’inaridimento del prezioso film lacrimale che ricopre la superficie degli occhi. Il particolato agendo come fosse talco, asciuga l’occhio: la conseguenza è quella che gli esperti chiamano “congiuntivite da inquinamento”.

È caratterizzata da arrossamento, secchezza e tic, evidenzia Paolo Nucci, professore ordinario presso l’Università Statale di Milano e Direttore Oculistica dell’Ospedale San Giuseppe di Milano (MultiMedica). “Coinvolge prevalentemente i bambini, più esposti alle polveri sottili perché essendo di bassa statura sono sommersi dall’inquinamento stradale. Nelle ultime settimane a Milano si è registrato un aumento degli accessi presso gli ambulatori oculistici pediatrici: il genitore riconosce una tendenza compulsiva ad ammiccare, mentre l’oculista non è in grado di rilevare altre anomalie se non un’insolita fragilità del film lacrimale. Sono le polveri sottili che ‘asciugano’ le lacrime e inducono il bambino a strizzare gli occhi molto spesso per ricostituire lo strato protettivo. Recenti studi hanno attestato la corrispondenza tra maggiori livelli di inquinamento e recrudescenza dei disturbi oculari”.

Che cosa si può fare per fronteggiare la congiuntivite da smog?

“L’unica precauzione è lavare gli occhi dei bambini con appositi colliri che ripristinano il film lacrimale”, spiega l’esperto. “Acqua o semplice soluzione fisiologica avrebbero l’effetto di diluire la lacrima, disperdendo enzimi, proteine e altre sostanze protettive. L’ideale è applicare questi succedanei delle lacrime prima di uscire, in modo che durante l’esposizione alle polveri gli occhi siano il più idratati possibile. Tuttavia, se il disturbo persiste, meglio consultare un oculista per verificare che non si tratti di altro, come una congiuntivite allergica”.

E’ comunque importante adottare anche soluzioni semplici che, a detta dellìesperto, migliorerebbero la qualità dell’aria, a beneficio non solo di polmoni e bronchi, ma anche degli occhi. “È necessario intervenire con misure drastiche e non temporanee per migliorare la qualità dell’aria per impedire che la situazione di emergenza diventi routine. Tra questi bloccare l’accesso al centro storico a mezzi molto inquinanti come i bus turistici, che spesso sostano con il motore acceso, producendo grandi quantità di polveri sottili. Un’altra soluzione facilmente attuabile potrebbe essere il lavaggio frequente delle arterie più trafficate della città, soprattutto nei periodi di piogge scarse. Gli pneumatici, infatti, transitando sull’asfalto, non solo rilasciano a loro volta una patina di materiale inquinante, ma risollevano anche le polveri già presenti nell’aria e sedimentate al suolo”, conclude il professor Nucci.

 

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »