Curare un raro tumore toracico: il primo intervento in Italia è stato un successo
Salute

Curare un raro tumore toracico: il primo intervento in Italia è stato un successo

02/09/2024
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La Chirurgia Toracica dell’Ospedale Civile di Baggiovara (diretta dal prof. Pier Luigi Filosso) , la Cardiochirurgia dell’Hesperia Hospital di Modena e la Chirurgia Plastica del Policlinico di Modena (Diretta dal prof. Giorgio De Santis, hanno effettuato un difficilissimo intervento per asportare un tumore che infiltrava lo sterno, parte del torace sinistro e i grossi vasi del torace in un uomo di 43 anni.

L’intervento ha comportato la ricostruzione tramite protesi dello sterno e di parte del torace. Si è trattato del primo intervento di questo genere svolto in Italia, tra i pochissimi svolti al mondo. Il paziente sta bene e sarà ovviamente seguito dal punto di vista clinico e radiologico nei prossimi mesi.

“Ancora una volta la Sanità Modenese ed Emiliana hanno dato prova di essere proiettate nel futuro della Medicina e della Chirurgia. La Chirurgia Toracica di Baggiovara risponde ai bisogni dell’oncologia avanzata non solo locali ma anche di pazienti che provengono da altre Regioni, specializzandosi sempre più in casi estremamente complessi, la cui gestione è appannaggio solo di strutture in grado di garantire elevatissimi standard di qualità e assistenza, soprattutto grazie alla multidisciplinarietà delle specialità via via coinvolte”, si è complimentato il Direttore generale, dottor Claudio Vagnini.

Un rarissimo tumore maligno

tumore al pancreas“Il paziente, residente in Puglia si era rivolto al nostro reparto circa un anno fa, a causa di una tumefazione anteriore dell’emitorace destro, al di sotto della quale veniva scoperta con la TAC una voluminosissima massa tumorale del mediastino profondamente infiltrante la parete toracica, lo sterno, i grossi vasi toracici ed il cuore. Abbiamo subito sospettato che si trattasse di una forma di Linfoma, ma la biopsia chirurgica ha evidenziato un Seminoma primitivo del mediastino. Si tratta di una rarissima patologia maligna, con pochi casi descritti in Letteratura scientifica, la quale in quel momento risultava purtroppo inoperabile a causa della sua invasività. I Colleghi Oncologi Pugliesi hanno preso in carico la cura del paziente, con l’indicazione a rivalutare la lesione dopo l’esecuzione di 4 cicli di chemioterapia“, spiega il prof. Pier Luigi Filosso, Direttore della Chirurgia Toracica dell’Ospedale Civile.

“Il chirurgo plastico ha isolato e predisposto due lembi muscolari vascolarizzati rispettivamente a sinistra il muscolo pettorale a destra il  grande dorsale , che, basculati sul loro peduncolo artero-venoso hanno ricoperto completamente la struttura protesica sintetica proteggendola dalla esposizione e dalle infezioni“, spiega il prof. Giorgio De Santis.

La successiva TAC di controllo ha evidenziato come la massa, pur infiltrando ancora lo sterno, parte dell’emitorace destro e sinistro ed i grossi vasi del torace, risultava ridotta dimensionalmente, per cui si poneva indicazione alla sua asportazione chirurgica, unica opzione terapeutica a nostra disposizione.

“Le difficoltà intrinseche dell’intervento erano date dall’invasività locale del tumore: occorreva riuscire ad asportarlo completamente, resecando parte dello sterno, della parete toracica anteriore, giungendo a stretto contatto con il pericardio, il cuore, l’aorta ed i grossi vasi del torace. Occorreva poi anche ripristinare adeguatamente il ‘vuoto’ lasciato dalla resezione sternale e delle coste, ridando integrità e rigidità fisiologiche alla parete toracica“, aggiunge il prof. Alessandro Stefani, Chirurgia Toracica.

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L’idea di creare una protesi su misura

L’idea è stata quella di ‘creare’ una protesi ‘custom made’, disegnata appositamente per il paziente con tumore, stamparla in 3D e costruirla con materiale biocompatibile, in grado di non creare problemi di rigetto all’organismo del paziente stesso.

Sulla base delle immagini TAC del torace realizzate dalla Radiologia di Baggiovara, si ‘disegnava’ l’area del torace del paziente soggetta alla chirurgia e gli Ingegneri procedevano con il disegno del nuovo sterno e parete toracica anteriore da sostituire. Nasceva così la protesi in materiale biocompatibile (Titanio e PEEK), importata in Italia dalla Ditta VEGA di Bollate (Milano).

“A questo punto eravamo pronti a intervenire chirurgicamente in equipe con i cardiochirurghi dell’Hesperia e i chirurghi plastici del Policlinico, con cui abbiamo una consolidata collaborazione, per procedere all’asportazione del manubrio e di parte del corpo sternale invasi dal tumore, allargando la resezione a parte della II e III costa destra e sinistra e di parte delle due clavicole”, aggiunge il prof. Filosso.

Il post intervento

Il paziente, trasferito nell’immediato postoperatorio nella Rianimazione dell’Hesperia Hospital è stato estubato nella stessa serata e trasferito nel Reparto di Chirurgia Toracica di Baggiovara vigile e cosciente nella seconda giornata.

Le dimissioni sono avvenute nell’ottava giornata postoperatoria in perfette condizioni: attualmente si trova con la sua famiglia in Puglia.

“La durata e la complessità dell’intervento ha richiesto un proporzionale impegno per il delicato mantenimento dell’equilibrio delle funzioni respiratorie e cardiovascolari durante il corso di tutte le sue fasi, con le diverse specificità chirurgiche che si sono alternate. La collaborazione multidisciplinare di tutta l’equipe di professionisti e la corretta ‘preparazione-studio’ di questo caso, associata a un’adeguata gestione del dolore post-operatorio, ha permesso un decorso privo di complicanze maggiori e una rapida mobilizzazione e autonomizzazione del paziente“, conclude il Dr. Marco Meli, Anestesista di Hesperia Hospital

Copertina Foto di Павел Сорокин: https://www.pexels.com/it-it/foto/chirurghi-che-eseguono-interventi-chirurgici-2324837/

Foto di RF._.studio: https://www.pexels.com/it-it/foto/ritaglia-il-medico-con-lo-stetoscopio-che-si-prepara-per-un-intervento-chirurgico-in-ospedale-3825586/

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