Dalle Langhe i primi vini “Low Histamines”, a basso contenuto di istamina

Dalle Langhe i primi vini “Low Histamines”, a basso contenuto di istamina

Mentre per chi soffre d’intolleranze alimentari da cibi solidi e in particolare di chi è affetto da celiachia  e carenza di istamina il mercato ha da tempo risposto con prodotti ad hoc anche a livello di grande distribuzione, per chi soffre di intolleranza alimentare al vino, ben poco si è fatto e ancor meno se ne sa e solo oggi si comincia a parlarne.

Infatti si è cominciato a parlare di intolleranza alimentare legata al vino, individuando una correlazione tra questa e le istamine, l’emicrania e il mal di testa.

Istamina: conosciamola meglio

Dalle Langhe i primi vini “Low Histamines”, a basso contenuto di istaminaL’istamina è un’ammina biogena che si trova nel vino e in altri prodotti alimentari ottenuti da processi di fermentazione, responsabile di reazioni allergiche e di disturbi, come la cefalea tipica dell’assunzione di alcool, ma anche prurito, dermatiti, crisi respiratorie simil asmatiche, oltre che flatulenza, colite, meteorismo e diarrea, sintomi che variano in base alla concentrazione della sostanza e alla sensibilità individuale alle istamine, l’intolleranza alla quale è come una ridotta capacità dell’organismo di smaltire un eccesso della stessa.La cosiddetta società dell’opulenza è abituata da decenni ad abusi di alimenti ad alto contenuto istaminico, che provocano un’intolleranza temporanea oppure il deficit di un enzima specifico, la DAO, che agisce a livello dell’intestino tenue degradando l’istamina in quella che in ambito medico viene definita intolleranza permanente.

Oggi, l’1,5% circa della popolazione mondiale ha un malfunzionamento dell’enzima DAO, mentre il 15% soffre di emicrania e mal di testa, per lo più causate da intolleranza alimentare provocata principalmente dalle istamine; particolarmente a rischio sono le donne di mezza età: il 70% circa delle persone intolleranti alle istamine è di sesso femminile.

L’ istamina è presente anche nel vino, soprattutto quello rosso, con alti tannini e affinato in legno; i vini rossi normali variano da una media di 4 mg/litro a 20 mg/litro di istamine.

Istamina, poca è meglio

Da qualche tempo alcune nazioni europee hanno iniziato a raccomandare un livello massimo d’istamina per il vino: in Germania il tetto massimo è di 2 mg/l, in Olanda 3 mg/l, in Francia 8 mg/l e in Svizzera 10 mg/l, ma in Italia per ora non esistono limiti.

Per le persone affette da un deficit enzimatico la cefalea si può manifestare anche dopo ridotte assunzioni di vino, fino a certi casi limite dov’è impossibile berne anche poco se non a rischio di mal di testa, rush cutanei e coliti.

In coloro i quali hanno questo tipo di patologia, l’utilizzo di un vino a basso contenuto di istamina riduce in modo significativo la possibilità di una reazione avversa, permettendogli di ottenere una sensibile riduzione dell’intensità e della frequenza dei sintomi.

Finalmente, dopo 5 anni circa di ricerca, sviluppata dal consulente internazionale di vini Sebastiano Ramello con medici ed esperti enologi, è stato creato “Low Histamines“, un brand che attesta i vini a basso contenuto di istamina, il cui livello massimo consentito è 0,5 mg/l.

Dalle Langhe i primi vini “Low Histamines”, a basso contenuto di istaminaI primi vini al mondo certificati “Low Histamines”, con un contenuto di istamina inferiore a 0,5 mg/litro arrivano dalle Langhe, dall’azienda vinicola Veglio Michelino & Figlio di Diano D’Alba.

La loro è un’azienda a conduzione famigliare da cinque generazioni che riserva un’attenzione quasi maniacale al vino e ai suoi profumi, che si è avvalsa della collaborazione e consulenza per più di un anno dell’enologo Osvaldo Veglio, che ha seguito l’intera filiera di produzione dalla vigna alla cantina, elaborando un metodo per abbassare in modo naturale l’istamina nel vino, stabilizzandone i valori senza modificare in laboratorio la qualità e le caratteristiche del prodotto.

I primi vini a basso contenuto di istamina per chi soffre d’intolleranza alimentare al vino prodotti dall’azienda piemontese sono il Dolcetto d’Alba doc, il Barbera d’Alba doc e il Diano d’Alba.

About Massimo Tommasini

Massimo Tommasini, esperto in editoria aziendale e ambiente

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