Uno spray nasale per combattere la depressione nella sua forma “maggiore”.
Efficacia, rapidità e una diversa modalità di somministrazione sono tra le principali caratteristiche.
Un vero e proprio antidepressivo spray nasale dedicato alle persone affette “da un episodio di disturbo depressivo maggiore che non risponde agli attuali trattamenti“.
Grazie al suo meccanismo d’azione e alla specifica modalità di somministrazione per via intranasale, rappresenta un’innovazione nella strategia terapeutica.
La depressione maggiore
“La depressione, manifestandosi attraverso sintomi fisici, emotivi e cognitivi, rappresenta la prima causa di disabilità, e a livello europeo si stima ne soffrano circa 40 milioni di persone”, dicono gli esperti di Janssen.
“Per quanto riguarda l’Italia la prevalenza è del 5%, pari a circa 3 milioni di persone di cui 1 milione colpito da disturbo depressivo maggiore (MDD) e solo circa la metà riceve diagnosi e trattamento adeguati“.
La depressione maggiore viene definita come un disturbo dell’umore caratterizzato da periodi di malessere continuativo della durata di almeno due settimane, definiti episodi depressivi.
Durante la fase acuta di un episodio depressivo il paziente manifesta tipicamente:
- un importante calo del tono dell’umore
- apatia
- riduzione di interesse nei confronti di tutte le attività
- ridotta capacità di concentrazione
- debolezza
- alterazioni del ritmo sonno-veglia
- alterazioni dell’appetito
- pessimismo
- sensi di colpa
- fino a cambiamenti nel contenuto del pensiero, idee di morte, ideazione suicidaria e tentativi di suicidio.
“Il trattamento della malattia depressiva necessita di una maggiore integrazione del sistema che si occupa di salute mentale e il coinvolgimento di tutti gli attori scientifici e istituzionali, per fare squadra nell’interesse dei pazienti”, dice Antonio Vita, direttore del dipartimento di Salute mentale di Brescia e vice presidente della Società italiana di psichiatria (Sip).
“Solo così infatti possiamo pensare di contrastare in modo adeguato la depressione severa che è una patologia che ha il maggior impatto sulla vita quotidiana in termini di sofferenza clinica del paziente, utilizzo delle risorse farmacologiche, perdita di giornate di lavoro, perdita di giornate di lavoro dei familiari, difficoltà nella diagnosi precoce della malattia, e scarsa compliance dei pazienti alle terapie”.
Lo spray nasale
Avere a disposizione nuovi farmaci, che agiscano in modo diverso, rappresenta una possibilità di cura in più per le persone affette dalla patologia, in modo tale da migliorare gli esiti clinici del TRD (depressione resistente al trattamento), come appunto fa lo spray nasale.
La molecola infatti appartiene alla categoria degli antagonisti del recettore N-metil-D-aspartato (NMDA) e, agendo con un meccanismo d’azione innovativo sui circuiti cerebrali del glutammato, è in grado di ripristinare le connessioni cerebrali tra le diverse aree del cervello.
“Con il suo meccanismo d’azione unico, lo spray nasale è in grado di essere più efficace delle attuali terapie oggi in uso“, spiega Andrea Fagiolini, docente ordinario di psichiatria all’Università di Siena e direttore del dipartimento della salute mentale e degli organi di senso dell’ospedale Santa Maria delle Scotte
“Infatti, a differenza di altre molecole, che impiegano diverse settimane nel raggiungere l’effetto desiderato, il farmaco in questione agisce in maniera rapida sui sintomi depressivi.
Mantenendo inoltre, l’effetto sul lungo periodo e riducendo nettamente il rischio di ricaduta (del 51% tra i pazienti con remissione stabile e del 70% tra i pazienti con risposta stabile)”.
Approvato da Aifa, lo spray è già disponibile in Italia.
Viene somministrato nei centri di cura, in combinazione con un antidepressivo SSRI (inibitori selettivi del reuptake di serotonina) o SNRI (inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina).