La dermatite atopica è una malattia infiammatoria che colpisce la pelle e che si manifesta come un eczema. Un eritema di questo tipo presenta, in genere, chiazze arrossate e piccole vescicole, inoltre, rende la cute secca e pruriginosa. L’incidenza della dermatite è in costante aumento, soprattutto nei pazienti più piccoli. Recenti studi hanno dimostrato che, nei paesi industrializzati, ne soffre il 20% dei bambini. Generalmente, però, la dermatite si estingue entro i primi 5-7 anni di vita o durante l’adolescenza, ma può anche prolungarsi oltre o avere inizio proprio in età adulta.
Tutta colpa di una predisposizione
Nell’eczema atopico, la reazione della barriera cutanea è dovuta ad un’alterazione genetica che predispone lo strato corneo dell’epidermide e il film idrolipidico di protezione ad interagire in modo anomalo con i fattori ambientali, provocando un’esagerata risposta immunitaria che causa l’infiammazione cutanea.
Dermatire atopica: si cura in base all’intensità
Data la natura infiammatoria della dermatite atopica, è utile ricorrere ad antiinfiammatori e immunomodulanti locali, come cortisonici, tacrolimus, pimecrolimus. È anche consigliato utilizzare emollienti ed idratanti con formulazioni che si avvicinino il più possibile alla composizione dei grassi cutanei, alterati dalla patologia nella maggior parte dei pazienti.
L’eczema atopica può manifestarsi in forma lieve, ma può anche provocare un prurito molto intenso, colpendo un’ampia area della cute. In questi casi, la patologia comporta una consistente diminuzione della qualità di vita dei. Nei casi più gravi, è quindi necessario ricorrere a trattamenti generali, come l’esposizione a lampade che emettono raggi UV, cortisonici per via generale e ciclosporina, che possono protrarsi anche per diversi mesi.
E’ importante sottolineare che i trattamenti con radiazioni ultraviolette non vengono eseguiti con le lampade all’interno dei comuni centri estetici, ma devono essere utilizzate sotto stretto controllo medico, in strutture specializzate. Oggi si utilizzano soprattutto sorgenti di NB-UVB (cosiddetto UVB a banda stretta; NB= narrow band) e di UVA1.
Quando la dermatite atopica è correlata ad altre infiammazioni
Recentemente, diversi studi hanno indicato la dermatite atopica come malattia infiammatoria generale per la compresenza, statisticamente significativa, di altre malattie flogistiche, come l’artrite reumatoide, la depressione, disturbi cardiovascolari, il diabete e patologie infiammatorie del tratto intestinale.
Mediante una piattaforma nazionale online, uno studio multicentrico italiano sta raccogliendo dati clinici, epidemiologici e anamnestici riguardanti pazienti adulti con dermatite atopica al fine di comprendere al meglio una patologia tanto complessa, frequente e limitante, per la vita del paziente. Inoltre, poiché le caratteristiche cutanee degli adulti sono molto variabili e questa dermopatia si presenta con sintomi diversi, la nascita di una rete informatica non è solo importante come piattaforma di confronto per i ricercatori, ma anche consentire una migliore educazione e supporto per il paziente, affinché possa affrontare al meglio la dermatite atopica.
Dermatite atopica: si punta di più alla prevenzione
Le principali novità in questo campo riguardano sia la ricerca sia la prevenzione del disturbo.
E’ stato dimostrato che, la pelle del paziente affetto da dermatite atopica, produce numerose interleuchine (IL), di cui alcune (IL-4 e IL-13) determinano l’infiammazione, il prurito e la tendenza della cute ad infettarsi poichè inibiscono il sistema primordiale di difesa dell’organismo, garantito dalla corretta produzione di peptidi antimicrobici. Recentemente, è stato dimostrato che particolari globuli bianchi, i linfociti Th17, sono tra i fattori determinanti della dermatite atopica. Infatti, i loro livelli altalenanti contribuiscono all’infiammazione e alla difesa dalle infezioni.
Allo studio, per il futuro, la messa a punto di farmaci bio(tecno)logici, estremamente selettivi, che saranno in grado di inibire i principali fattori che causano l’infiammazione della dermatite atopica.
Nel trattamento della dermatite atopica anche la biancheria ha la sua importanza
L’eczema atopico è caratterizzato da frequenti recidive che possono essere tenute sotto controllo facendo attenzione anche ai tessuti scelti per i propri indumenti. Per anni il cotone è stato l’unico tessuto veramente confortevole per i problemi degli atopici. Oggi, per ridurre la sensibilità e l’irritabilità della pelle, sia in casi cronici che acuti, sono consigliati seta privata della sericina, polipropilene, fibre con ioni d’argento, ma vanno tenute d’occhio anche cuciture ed etichette esterne che causano sgradevoli sfregamenti.
Aggiornamento settembre 2020
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