Ictus e Coronavirus,se compaiono i sintomi bisogna rivolgersi al 112
E’ importante che in questi giorni non si verifichi alcun calo degli accessi al Pronto Soccorso in chi manifesta sintomi che possono essere “campanelli d’allarme” di un ictus cerebrale. La preoccupazione maggiore è che le persone, pur riconoscendo i sintomi, tardino a rivolgersi al 112 per paura di essere infettate in ospedale dal Coronavirus.
L’emergenza del contagio coronavirus e relativo affolamento a tutti i triage di qualsiasi Pronto Soccorso, non può risparmiare chi potrebbe avere un ictus in corso che, per nessun motivo, deve perdere tempo prezioso. E’ questo il messaggio che A.L.I.Ce Italia ODV (Federazione di associazioni di volontariato) promuove in un momento delicato come questo, invitando a riconoscere tempestivamente i sintomi legati all’ictus per chiamare il 112 e successivo smistamento alla stroke Unit di riferimento.
“Come ben sappiamo l’ictus è una patologia tempo-correlata. I risultati positivi che possono essere ottenuti grazie alla disponibilità delle terapie disponibili (trombolisi e trombecromia meccanica) dipendono dalla precocità con cui si interviene”, spiega Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia ODV. “E’ dunque fondamentale riconoscere il prima possibile i sintomi e chiamare immediatamente il 112 in modo da poter arrivare velocemente in Ospedale. In questo modo è infatti possibile ridurre il rischio di mortalità, ma soprattutto gli esiti di disabilità, spesso invalidanti, causati da questa malattia”.
Ictus e coronavirus: sintomi da riconoscere tempestivamente
- non riuscire a muovere o muovere con minor forza un braccio o una gamba o entrambi gli arti dello stesso lato del corpo
- avere la bocca storta
- non riuscire a vedere bene metà o una parte degli oggetti
- non essere in grado di coordinare i movimenti o di stare in equilibrio
- non comprendere o non articolare bene le parole
- essere colpito da un violento e molto localizzato mal di testa, diverso dal solito
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Se compare anche uno solo di questi sintomi, è necessario chiamare subito il 112 in quelle regioni dove è attivo il numero unico di emergenza (o il 118) perché è fondamentale portare la persona nei centri organizzati per il trattamento, cioè le Unità Neurovascolari (Centri Ictus – Stroke Unit).
L’ICTUS IN NUMERI
L’ictus cerebrale, nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie Quasi 000 italiani ne vengono colpiti ogni anno e la metà dei superstiti rimane con problemi di disabilità anche grave In Italia, le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 1 milione, ma il fenomeno è in crescita sia perché si registra un invecchiamento progressivo della popolazione sia per il miglioramento delle terapie attualmente disponibili.