Mano, patologie collegate: è davvero tutta colpa del mouse?

Mano, patologie collegate: è davvero tutta colpa del mouse?

La mano: un arto determinante, per tutte le caratteristiche a essa fornite dall’evoluzione. Appoggiarsi, stringere, gesticolare, scrivere: a queste azioni si è aggiunto l’utilizzo dei device moderni. Secondo opinioni diffuse, le problematiche che interessano la mano sarebbero strettamente connesse all’avvento delle nuove tecnologie. Ma quando il mouse non c’era, la mano, il nostro insostituibile organo prensile, era maggiormente preservata?

Patologie della mano: di che cosa si parla

Di che cosa si parla? Dito a scatto, sindrome del tunnel carpale, rizoartrosi: in sintesi, le patologie Mano, patologie collegate: è davvero tutta colpa del mouse?dilaganti tra i professionisti.

Ma… attenzione: personal computer, smartphone, tablet e, dulcis in fundo, il mouse, sono innocenti. Il loro utilizzo scorretto non è la causa della condizione patologica. Semmai, la aggrava.

Giorgio Pajardi, direttore dell’Uoc di Chirurgia e Riabilitazione della mano dell’ospedale San Giuseppe, gruppo MultiMedica, Università di Milano, si è espresso in questo modo: “Nel caso specifico di computer e mouse, risalgono agli anni ’90 negli Usa le prime cause intentate da dipendenti che imputavano a questi strumenti la causa di problemi a mani e polsi. La maggior parte di queste, però, si conclusero con la vittoria dell’azienda accusata. È bene sottolineare, infatti, come non sia lo strumento tecnico in quanto tale a causare il danno, bensì l’utilizzo della mano, organo di presa per definizione, in modo scorretto. A lungo, si può manifestare un’alterazione degenerativa, ovvero l’artrosi, non riferibile all’età ma a un utilizzo sbagliato dell’arto. Una delle forme artrosiche più frequenti collegata a un errato e prolungato carico è l’artrosi trapezio-metacarpale, ovvero dell’area dove il pollice si unisce alla mano. Le tecnologie che indubbiamente possono portare un’aggravante in questo senso sono i cellulari e i tablet, che richiedono di reggere lo strumento e digitare allo stesso tempo, talvolta con la stessa mano, senza un piano di appoggio, come accade invece con la tastiera del computer sulla scrivania”.

Mano: patologie spontanee

Abbiamo preso in considerazione le patologie della mano indicate come spontanee: quelle di origine non traumatica, come il dito a scatto o la sindrome del tunnel carpale. Si tratta di condizioni che si presentano a causa di gesti scorretti compiuti ripetutamente. Teniamo in mano il mouse molto più spesso del cibo. Ma il nodo non è la causa del gesto, ma il fatto che il gesto sia scorretto.

“Si crea un insano circolo vizioso in cui il paziente ha un disturbo anche grave, ma non se ne prende carico, perché lo considera legato a un fattore esterno al proprio corpo. Se poi il problema diventa ingestibile, si reca dal medico, restando tuttavia convinto di non poter guarire a causa del proprio lavoro. Fino ad arrivare ai casi in cui la condizione di malattia viene sfruttata per ottenere vantaggi, come invalidità, benefit o privilegi sul posto di lavoro, legati a patologie specifiche alla mano. Naturalmente, un conto è che la richiesta arrivi da chi svolge lavori cosiddetti manuali, un altro è che a pretenderla sia un impiegato o chiunque svolga professioni a prestazione intellettuale”.

Mano: pazienti non collaborativi

A che cosa porta la convinzione sulla base della quale la patologia sarebbe correlata all’attività lavorativa? Avviene che il paziente non sia collaborativo con lo specialista. Se non c’è la convinzione di poter guarire, non può esserci neanche la motivazione necessaria ad affrontare, per esempio, un periodo riabilitativo strutturato. Che cosa farà l’individuo in questione? Si limiterà a indossare un tutore notturno e una volta tornato il dolore darà la colpa al lavoro, senza cercare una guarigione definitiva.

Mano, patologie collegate: è davvero tutta colpa del mouse?Giorgio Pajardi conclude il discorso con queste parole: “È fondamentale stimolare chi è colpito da determinate patologie a informarsi correttamente su come correggerle, al di là della propria attività quotidiana. Se pensiamo, ad esempio, alla mano del musicista, non è detto che il violinista in quanto tale debba essere colpito da patologie al polso o che il chitarrista soffra di rizoartrosi. Non sono il lavoro o lo sport che creano il problema ma la predisposizione e una delle applicazioni della mano che il paziente compie quotidianamente in modo errato. È chiaro che, se passa la maggior parte della giornata a ripetere lo stesso gesto, peggiorerà la situazione già patologica. Purtroppo, la quasi totalità delle professioni prevede l’utilizzo del pollice o della mano. Se la colpa fosse da imputare al lavoro, quindi, molti pazienti non potrebbero più svolgere alcuna attività. Per fortuna non è così”.

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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