Fino a qualche anno fa si pensava che il Parkinson fosse una malattia tipica della terza età. Oggi i dati epidemiologici indicano che il maggior numero di casi si manifesta intorno ai 60 anni, cioè ancora in piena età lavorativa, mentre il 10% dei pazienti manifesta i sintomi della malattia già intorno ai 40 anni.
Senza contare che, il disturbo neurovegetativo, in realtà, insorge molto tempo prima della comparsa dei sintomi (anche dieci anni ) e può manifestarsi con segnali atipici, come la riduzione del gusto e dell’olfatto, la stipsi, disturbi del sonno, cambiamento della voce, eccesso di sudorazione, depressione.
Non è tutto. Esiste una causa genetica che determina l’insorgere del Parkinson addirittura intorno ai 30, 40 anni: “Diversi ricercatori sostengono che la malattia sia il risultato della combinazione di una predisposizione genetica e di fattori ambientali, ancora oggetto di studio”, dichiara il professor Giovanni Abbruzzese professore ordinario di Neurologia del Dipartimento di Neuroscienze all’Università di Genova. Circa il 20% delle forme giovanili sono causate da una mutazione genetica. Resta poi un 80% di forme giovanili la cui causa rimane sconosciuta, ma si pensa a un’interazione fra geni e fattori ambientali.
Oggi, grazie all’osservazione clinica e all’impiego di strumenti diagnostici moderni, è possibile identificare la malattia in fase precoce con un margine d’errore inferiore all’1%.
Fortunatamente i pazienti più giovani non soffrono di tutte le tipiche patologie della terza età, questo contribuisce a favorire un decorso più graduale e una lenta progressione del Parkinson.
“D’altra parte, però, la comparsa precoce comporta una convivenza con la malattia decisamente più difficile, con ripercussioni negative sulla vita professionale e sociale”, continua Abbruzzese.
La diagnosi precoce dellla malattia è sicuramente il mezzo più efficace per combatterla, altra cosa fondamentale è rivolgersi a centri medici specializzati. Il Parkinson infatti, rimane una malattia poco conosciuta dai pazienti, che spesso la confondono con l’alzheimer, e difficile da gestire per i medici non specializzati.
La malattia, la sua diffusione, la prevenzione, la diagnosi precoce e le prospettive terapeutiche saranno al centro della quinta Giornata Nazionale di sensibilizzazione sul Parkinson del 30 Novembre 2013 promossa dal Comitato Limpe e Dismov-Sin. Per tutte le informazioni utili, basta cliccare qui.