Prevenzione come obiettivo. Marco Alloisio nella lotta contro i tumori
Prevenzione come obiettivo. La lotta contro i tumori ha protagonisti: individui che si impegnano in prima persona in quest’ambito.
Persone che vigilano e agiscono, operando contro questa piaga del genere umano e muovendo pedine importanti su tale scacchiera: promuovendo, appunto, la prevenzione.
Grazie a tali soggetti e alla loro maniera di interagire con i pazienti, è sempre più facile sconfiggere il cancro.
Il professor Marco Alloisio è presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) di Milano.
E’ responsabile della chirurgia toracica dell’ospedale Humanitas di Rozzano.
E’ autore o coautore di oltre cento pubblicazioni scientifiche per esteso su riviste internazionali indicizzate su Pubmed.
Il suo settore principale di interesse clinico e scientifico è rappresentato dalla patologia toracico-polmonare: tumore del polmone, tumori del mediastino, tumori dell’esofago, neoplasie della mammella, mesotelioma pleurico e patologie neoplastiche della colonna vertebrale. Nei primi anni di attività Marco Alloisio ha acquisito esperienza in tutti i campi della chirurgia toracica e generale; negli ultimi anni si è particolarmente dedicato alla chirurgia degli stadi avanzati del tumore polmonare e dei tumori mediastinici, ma anche all’utilizzo delle tecniche mini-invasive, robotica e videotoracoscopica, per gli stadi iniziali del tumore del polmone.
Ha partecipato a campagne di screening per il tumore polmonare di rilievo internazionale (progetto Dante); al momento è impegnato all’analisi del ruolo dell’infiammazione nel tumore polmonare e nel mesotelioma. Una ulteriore linea di studio è la ricerca delle cellule tumorali circolanti (Ctc) nel tumore polmonare, mediante tecnologia Iset, da poco importata in Humanitas.
Abbiamo raggiunto e intervistato il professore nel suo ambiente di lavoro. Ecco le sue parole.
Prevenzione e miglioramento dello stile di vita sono gli obiettivi sui quali puntare, nel suo operato come presidente della lega tumori. In che cosa bisogna adoperarsi nello specifico?
Da circa tre anni nel mondo occidentale stiamo assistendo in campo oncologico a qualcosa di sensazionale. A fronte di un certo aumento di incidenza di alcune forme tumorali, dovute essenzialmente all’incremento dell’età media della popolazione e delle diagnosi sempre più precoci, assistiamo ad una riduzione significativa della mortalità.
Tutto ciò è dovuto certamente al miglioramento delle terapie siano esse mediche, chirurgiche e radioterapiche ma anche alla diffusione della cultura della prevenzione primaria. Oltre tre tumori su dieci possono essere evitati mettendo al centro dell’attenzione una dieta sana ed equilibrata, eliminando il fumo, riducendo il consumo di alcol, esponendoci con moderazione ai raggi solari e mantenendoci fisicamente attivi.
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L’esercizio fisico è fondamentale per riuscire a tenersi in forma. Ma se non siete riusciti ad…Prevenzione innanzi tutto. Come saranno potenziati i servizi dell’Associazione?
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La sezione milanese della Lega italiana per la lotta contro i tumori è da molti anni attiva non solo in campo di prevenzione primaria ma anche in campo di diagnosi precoce. Nei sedici spazi prevenzione sparsi sul territorio di Milano e Provincia, oltre a portare avanti con convinzione i messaggi sui corretti stili di vita, si effettuano circa 120.000 prestazioni di diagnosi precoce in campo dermatologico, senologico, ginecologico, nella prevenzione dei tumori del cavo orale, visite urologiche e visite pneumologiche strettamente correlate ai centri antifumo. Per questa importante attività ci si avvale di macchinari all’avanguardia. Cito solo il fatto che ci stiamo dotando di nuovi mammografi digitali dotati di tomosintesi che consentono, grazie ad una ricostruzione tridimensionale delle immagini, un aumento della accuratezza diagnostica delle neoplasie mammarie soprattutto nelle giovani donne.
Non soltanto prevenzione. Lei si occupa di neoplasie polmonari primitive e secondarie, sia con tecnica aperta, sia con tecnica mini-invasiva videoassistita. Potrebbe illustrarci un intervento la cui descrizione è interessante e utile?
Oltre al ruolo di presidente della sezione milanese della Lega tumori, svolgo l’attività di chirurgo oncologo in campo senologico ma soprattutto chirurgico toracico. Quando molti anni fa ho intrapreso da giovane medico questa mia attività di chirurgo, non avrei mai ipotizzato i progressi tecnologici e clinici a cui stiamo assistendo. In campo senologico le percentuali di guarigione con interventi sempre più “gentili” superano ormai il 90%. Diagnosi sempre più precoci di tumori polmonari che ce li fanno scoprire ad uno stadio iniziale, ci consentono interventi oncologici di chirurgia maggiore ovvero lobectomie polmonari (asportazione di un lobo polmonare) o pneumonectomie (asportazione di un intero polmone) con dissezione dei linfonodi locoregionali con tecnica mini invasiva sia essa videoassistita o robotica . Piccoli accessi chirurgici che si tramutano in una riduzione dei tempi di degenza, del dolore postoperatorio, di una soddisfazione estetica e di un rapido ritorno ad una normale attività lavorativa. Anche per i tumori polmonari al I stadio le probabilità di guarigione sfiorano ormai l’80%.
Si sente sempre più spesso parlare di prevenzione terziaria. Ci può dire in che cosa consiste e chi sono i soggetti a cui è rivolta?
La prevenzione terziaria si occupa dei lungo sopravviventi oncologici, cioè dei soggetti che hanno sviluppato un tumore e che lo hanno sconfitto. In Italia quasi 4 milioni di persone vivono attualmente con una precedente diagnosi di cancro, negli Stati Uniti sono quasi 20 milioni. Questi numeri sono destinati a salire, dal momento che oggi oltre il 60% delle persone che si ammalano di tumore vivranno più di 5 anni.
La complessità dei problemi percepiti e vissuti dal soggetto guarito dal tumore, è da alcuni anni oggetto di attenzione a livello internazionale.
Quello che stiamo iniziando a fare è di occuparci del soggetto guarito dal cancro sia dal punto di vista organico che psicologico. Prevenzione e identificazione di nuovi tumori, sorveglianza delle recidive, interventi sugli effetti a lungo termine del tumore e delle terapie, coordinamento tra gli specialisti e i medici di medicina generale al fine di garantire tutti i bisogni dei soggetti guariti dal tumore, sono i campi principali di interesse clinico.