Voglia di tatuaggio? E’ un’idea migliore scegliere la stagione estiva, rispetto a quella invernale. Se pensate che sia preferibile, invece, optare per i primi freddi, state seguendo un luogo comune: è possibile soddisfare il desiderio di impreziosire la propria pelle, finalmente scoperta. Claudio Pittan è uno dei più celebri tatuatori d’Italia e ha esperienza trentennale in quest’ambito. In Italia, è un punto di riferimento per appassionati e neofiti. Queste le sue parole in argomento: “L’unica cosa importante è rispettare le corrette norme di igiene e di protezione, valide in ogni stagione dell’anno, e usare sempre buonsenso. Anzi, spesso è meglio farsi tatuare d’estate che non d’inverno”.
Perché fare questa scelta? Innanzitutto è fondamentale il processo di guarigione del tatuaggio, che facilmente può essere compromesso, durante la stagione fredda, dall’irritazione che consegue al contatto con indumenti sintetici o in lana. Cotone, lino e altre fibre naturali costituiscono la base dei look estivi: il problema, dunque non si pone “in the summertime”. La pelle deve essere sempre a contatto con l’aria, al fine di accelerare la sua cicatrizzazione ed evitare lo sfregamento con i vestiti.
Il tatuaggio e la pelle (in estate e in inverno)
Durante l’inverno, il corpo è spesso trascurato: risulta coperto da strati di indumenti. Di conseguenza, il derma ne risente in termini di idratazione e di cura. In estate, il desiderio di mostrarsi più scoperti prevede una maggiore attenzione riservata al corpo, che si traduce in accorgimenti dedicati e a un maggiore uso di creme idratanti che, soprattutto in presenza di tatuaggi, sono una vera panacea. Quando si parla di tatuaggi, del resto, è la pelle la discriminante del discorso e la protagonista.
Il periodo critico del tatuaggio
Il periodo “critico” per il tatuaggio dura una settimana, in ogni stagione: questo, all’incirca, è il tempo che richiede la guarigione della pelle, trascorso il quale l’epidermide è di nuovo come prima e non richiede particolari attenzioni, salvo l’uso di una protezione solare a schermo totale, contro le scottature che potrebbero colpire la pelle nuova. E’ buona norma mettere sempre la crema su tutti i tatuaggi, più o meno recenti: in tal modo il colore non sbiadirà, a causa dei raggi del sole. Che cosa avviene alla pelle quando il tatuaggio nuovo sta guarendo? Essa si indurisce e crea una leggera crosticina, come quella di un graffio, che pian piano si esfolia per fare affiorare la pelle tatuata, lucida e leggermente grinzosa. Che fare in questo periodo? Bisogna applicare soltanto crema neutra al pantenolo o prodotti equivalenti ed evitare il contatto con l’acqua di mare o il cloro delle piscine, che rischierebbero di provocare un’irritazione.
Tatuaggi: piccole accortezze che salvano la pelle
Le accortezze che salvano la pelle sono valide 365 giorni all’anno, con il sole o con la neve: con i tatuaggi, le cure e le attenzioni devono aumentare sempre. Il tatuaggio sarà più bello e la pelle risulterà in salute. Per finire, diamo di nuovo la parola all’esperto.
Claudio Pittan ha aggiunto: “L’unica vera regola che mi sento di dare, indipendentemente dal periodo dell’anno in cui decidere di fare un tatuaggio, è quello di scegliere uno studio di tattoo che rispetti tutte le norme igieniche e sanitarie, oltre a un tatuatore referenziato”.