Ogni quanto tempo bisogna sottoporsi all’esame del sangue? E’ una delle domande che spesso ci facciamo o che rivolgiamo al nostro medico curante. La crisi economica, che ha investito anche l’area sanitaria, ci ha costretto a riturre al minimo i test necessari per la diagnosi e prevenzione delle malattie più diffuse, per questo i medici di base devono limitarsi a prescrivere  gli esami ritenuti indispensabili per quel paziente, caso per caso. Ma la risposta corretta alla nostra domanda è che l’esame del sangue dovrebbe essere eseguito almeno due volte all’anno e, dopo una certa età (50 anni circa), o in presenza di qualche acciacco, meglio se trimestralmente. Le analisi del sangue rappresentano un’informazione fondamentale per controllare e mantenere lo stato di salute e di benessere.

Talvolta, però, tendiamo a sottovalutare l’importanza dell’esame del sangue e rimandare il prelievo per una serie di ragioni. Queste per esempio.

  1. Mancanza di tempo per andare prima dal medico a farsi fare la prescrizione, poi per la prenotazione, poi per il prelievo e, infine per il ritiro del referto con i risultati dell’analisi.
  2. A volte si preferisce vivere nell’incertezza piuttosto che affrontare la realtà, anche se questo comporta dei rischi per la salute.
  3. Paura. Sembra impossibile ma è proprio così. Molte persone evitano l’esame del sangue per timore di provare dolore ma anche per evitare la cosiddetta ansia da camice bianco.

Per evitare tutti questi “falsi” problemi, l’alternativa è  l’ autoanalisi del sangue, che si esegue direttamente in farmacia. La procedura è semplice, basta una  goccia di sangue capillare prelevata dal polpastrello, per effettuare un esame del sangue di prima istanza. Attenzione, questi test non hanno la pretesa di sostituire le analisi che prescrive il medico e che si effettuano in laboratorio. Forniscono però al medico un’ informazione indispensabile che, insieme all’esame obiettivo del paziente e all’anamnesi, gli permette di prevenire o di identificare un disturbo o, più semplicemente, di controllare come sta andando una terapia. In ogni caso, sarà il medico a valutare se prescrivere al paziente analisi più approfondite e specifiche o altri test diagnostici.

I vantaggi

  • Non c’è bisogno della prescrizione. E’ il farmacista che ti suggerisce quali parametri controllare
  • E’ indolore. Il fastidio è paragonable a quello che si prova con una puntra di spillo.
  • E’ semplice: si deposita una goccia di sangue su una striscia reattiva che viene poi introdotta nello strumento di analisi. Il risultato si legge sul display.
  • L’esame del sangue è rapidissimo: in meno di 5 minuti si esegue e si hanno i risultati

I limiti

  • Pur essendo sicuro e affidabile, non sempre è possibile avere risposte dettagliate come con i classico prelievo. Non tutte le farmacie, per esempio forniscono le due frazioni del colesterolo (HDL-LDL).
  • Ha un costo per ciascun parametro preso in analisi (4/5 euro circa). Bisogna considerare però che il servizio sanitario prevede comunque il pagamento del ticket.

L’esame del sangue in farmacia è “auto”

“In pratica è il farmacista a guidare i gesti del paziente, per questo si chiama autoanalisi”, spiega il dottor Raffaele Sardu, farmacista a Pozzomaggiore, in provincia di Sassari.

Quante volte bisogna fare l'esame del sangue? In farmacia quando vuoi“Ciò nonostante, questo tipo di esame ci consente di individuare anche malattie asintomatiche, escludere la presenza di malattie croniche o ereditarie, confermare un sospetto, prevenire le complicanze di uno squilibrio, ma anche semplicemente rassicurare il paziente circa un sintomo. Personalmente consiglio almeno la valutazione di cinque parametri, quelli base: glicemia, transaminasi, colesterolo, trigliceridi ed emoglobina”.

E gli esempi non mancano di certo. “Vi sono alcuni disturbi importanti, come il diabete, ma anche alcuni tumori, problemi ai reni e altri che evidenziano livelli alterati di  glucosio nel sangue (glicemia).  Nella maggior parte delle malattie a carico delle vie biliari e del fegato vi è quasi sempre un’ alterazione dei valori di gamma glutamil-transferasi (GGT) e transaminasi (GPT e GOT). Mentre colesterolo e trigliceridi devono essere regolarmente controllati perché legati al rischio cardiovascolare: malattie coronariche, infarto ma anche ictus. E poi ci sono pazienti che lamentano astenia, stanchezza inspigabile, pallore e debolezza. In questi casi può essere utile analizzare l‘emoglobina: quando è troppo bassa si tratta di anemia”.

Auto esame del sangue. Che succede dopo?

Naturalmente tutto dipende dal risultato. ” Se il paziente non ha sintomi particolari e gli esami risultano nella norma, il farmacista si limita a incoraggiarlo a seguire uno stile di vita sano e, eventualmente, a ripetere il test dopo sei mesi o un anno. Se invece i parametri sono alterati è necessario approfondire o apportare dei cambiamenti”, dice il dottor Sardu. “Se la glicemia è alterata, io consiglio sempre di rivolgersi al medico curante e preventivare una visita dal diabetologo. Altre volte, come nel caso dei trigliceridi o delle transaminasi, i valori alterati dipendono da cattive abitudini: l’abitudine di consumare bevande alcoliche o una dieta eccessivamente ricca di grassi. La prima cosa da fare, in questi casi, è modificare drasticamente lo stile di vita. Anche un elevato tasso di colesterolo può essere l’indicatore importante di un comportamento alimentare scorretto, ma spesso dipende anche da un problema metabolico. Quante volte bisogna fare l'esame del sangue? In farmacia quando vuoiIn questi casi possiamo consigliare degli integratori alimentari, omega 3 (per i trigliceridi) o delle statine naturali come l’Armolipid Plus”.

In ogni caso è opportuno seguire i suggerimenti del farmacista: se ci consiglia di rivolgerci al nostro medico per approfondire, non possiamo restare impassibili.

Esame del sangue: un consiglio

L’auto esame del sangue può essere effettuato in qualsiasi momento della giornata. Teniamo presente, però che alcune sostanze contenute nel cibo possono alterare i risultati, quindi è opportuno sottoporsi all’auto prelievo lontano dai pasti.

Inoltre bisogna tener presente che dopo un sforzo fisico prolungato, come un allenamento o una gara, alcuni valori potrebbero essere falsati.