Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: Bracciano
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Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: Bracciano

31/12/2017
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Sulla sponda occidentale del lago omonimo, detto anche Lago Sabatino, Bracciano, in provincia di Roma, è un bel borgo tipicamente medioevale, ospitale e tranquillo.

Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: BraccianoAbitato fin dall’epoca etrusca e successivamente dai romani, come testimoniano i tanti ritrovamenti dei siti archeologici nei dintorni, custoditi nel Museo Civico del paese, Bracciano inizia la sua storia conosciuta in epoca medioevale quando, sulle colline circostanti alcuni nobili vi costruirono alcuni castelli per difende le popolazioni dalle invasioni saracene.

Nel XVI secolo, grazie alle nobili frequentazioni romane, il piccolo borgo si sviluppò e prosperò, anche con l’avvio di attività produttive quali la lavorazione del ferro e dello zolfo, l’arte tipografica e la lavorazione degli arazzi, iniziando la sua espansione territoriale all’esterno delle mura.

Bracciano, il castello

Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: BraccianoL’elemento preponderante dell’epoca a Bracciano è il quattrocentesco castello Orsini-Odescalchi, attorno al quale si è sviluppato il piccolo borgo, circondato da una cerchia di mura fortificate.

Da uno dei suoi bastioni, il Belvedere della Sentinella, è oggi un piacevolee frequentato luogo di sosta ed incontro dal quale si gode un meraviglioso panorama sulla campagna circostante e sul lago.

Il borgo medioevale, arroccato sulla collina, è piena di vicoli pittoreschi e silenziosi, dove si respira un’atmosfera particolare, antica.

All’interno della cinta muraria si trova il quattrocentesco convento di S. Maria Novella, oggi sede del Museo Civico e dell’Archivio Storico Comunale ed alcune caratteristiche case-torri.

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Bracciano, il lago e il Parco Naturale

Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: BraccianoNei dintorni del paese è stato istituito il Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano, per garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione del territorio e delle risorse naturali e culturali del vasto comprensorio dei Monti Sabatini.

All’interno di quest’area si trovano la “Caldara di Manziana“, caratterizzata dalla presenza di acque sulfuree e di boschetti di betulle e la zona umida delle “Pantane e Lagusiello” di Trevignano, zona di rifugio per gli uccelli acquatici.

Trattandosi di una località turistica nota e soprattutto poco distante da Roma, Bracciano ed il territorio del lago ha moltissimi ristoranti e trattorie dove si possono mangiare piatti preparati con ingredienti locali.

Bracciano, la gastronomia

Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: BraccianoUno di questi è il pesce del lago, in particolare anguilla, la tinca, il persico sole, il luccio, la carpa, il pesce persico, il coregone e il lattarino, ma anche formaggi ovini e caprini come ricotta, primo sale e caciofiore stagionati e speziati provenienti dall’allevamento delle aziende agricole e casearie.

Cinghiali, funghi, tartufi, castagne e prodotti del sottobosco arrivano invece dai boschi vicini, mentre la carne bovina proviene dai diversi allevamenti di razza maremmana, tipica dell’alto Lazio.

Anche l’allevamento dei maiali è una realtà consistente, dato che con quest’ultimo, cotto nei forni a legna, si fa la porchetta, uno dei prodotti più caratteristici dell’intero Lazio e della bassa Toscana.

Massimo Tommasini, esperto in editoria aziendale e ambiente

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