Vanlife: il camper diventa stile di vita
Nell’immaginario comune, i viaggi in camper richiamano sensazioni di libertà pura, di romantiche avventure ed esplorazioni alla scoperta di meraviglie naturali.
Tracciare a proprio piacimento l’itinerario, lasciarsi guidare dal cuore di fronte a un bivio, portarsi dietro la propria casetta come una chiocciola e dormire sotto le stelle.
“Il van rientra in un segmento di mercato in forte espansione”, spiega Gloria Oppici, Project leader di Fiere di Parma.
“Perché permette di conciliare diverse esigenze.
Si guida agevolmente come un’auto, si può parcheggiare senza difficoltà e ha consumi inferiori rispetto ai mezzi classici.
Pur essendo di dimensioni contenute è perfettamente attrezzato e quindi consente di partire sia per weekend all’ultimo minuto che per itinerari più impegnativi.
È molto apprezzato perché dà una risposta concreta alle nuove esigenze di vivere a contatto con la natura, di dedicarsi del tempo libero in contesti straordinari, di mettere al centro le proprie passioni, dalle avventure di esplorazione ai viaggi di scoperta, alle attività outdoor, trekking, bike, surf e molto altro”.
Viaggi in camper: tutto quello che avreste voluto sapere
Dopo i vagheggiamenti iniziali, sorgono le prime domande concrete: come funziona il water? Posso parcheggiare ovunque? Ci staremo davvero tutti là dentro, cani inclusi?
È proprio per sciogliere questi dubbi che Yescapa, piattaforma europea di camper sharing, ha raccolto alcune domande utili e curiose sui viaggi in camper, fra le più gettonate dai non-camperisti.
Per tutti quelli che sentono il richiamo di questa modalità di viaggio, ma hanno bisogno di fare un po’ di chiarezza mentale, ecco quindi una breve guida alla vanlife e su tutto ciò che comporta.
Perché se negli on the road è vero che l’importante è il viaggio, ancor più della destinazione, è meglio partire preparati e pronti a tutto.
Sono libero di parcheggiare dove voglio?
Quando si viaggia in camper, ci si sente cittadini del mondo, a casa ovunque.
Ma proprio ovunque può essere considerato casa?
Se è vero che questa tipologia di viaggio è sinonimo di libertà, non si possono piantare le tende proprio dappertutto.
Secondo il codice della strada, si può dormire in camper per strada a patto che il veicolo sia regolarmente parcheggiato in sosta in contesti cittadini o residenziali, senza però accamparsi.
Per quanto l’idea sia allettante, niente tavolini, sedie o sdraio in giro, quindi.
Se si decide di optare per questa soluzione, sono sicuramente utili le aree di sosta attrezzate o camper service, punti di appoggio dove è possibile avere accesso all’acqua pulita e svuotare gli scarichi.
Ma per chi volesse concedersi qualche comodità in più, resistendo all’impulso di prenotare una notte in un villaggio all inclusive, si può scegliere un campeggio, area dedicata alla sosta dei veicoli ricreazionali con servizi come l’accesso all’acqua, servizi igienici, pozzetti di scarico per le acque grigie, colonnine elettriche e, soprattutto, l’indispensabile connessione wifi.
Posso portare a bordo il mio zoo domestico?
La vanlife si potrebbe paragonare a una chiocciola: ci si porta dietro tutto l’essenziale per sentirsi a casa, pur spostandosi continuamente.
Un viaggio in camper si può quindi paragonare a un piccolo trasloco: ma in quel minuscolo spazio vitale, ci starà davvero tutto tutto?
Valigie, bambini e animali domestici vari ed eventuali al seguito?
Ogni tipologia di veicolo ricreazionale è ideale per una tipologia di viaggiatori: e forse stupirà scoprire che non tutti quelli che infatti comunemente chiamiamo “camper” lo sono effettivamente.
Per quelli per cui le dimensioni non sono tutto e preferiscono maggiore praticità, la soluzione ideale è il van.
Le sue misure ridotte ne fanno un vero e proprio passe-partout, in perfetto equilibrio tra abitabilità a bordo e mobilità, ed è quindi la scelta più amata dalle giovani coppie.
Il camper, invece, è sinonimo di funzionalità e comfort ed è il più scelto dalle famiglie: i (più o meno) piccoli camperisti a due o quattro zampe ameranno partire all’avventura a bordo di un camper, senza problemi di spazio.
Infine, a metà strada tra il van e il camper è disponibile anche una terza tipologia di veicoli, il furgone camperizzato.
Compromesso ideale tra comfort abitativo e dimensione del veicolo, per esempio per gruppi di amici che vogliano spazio ma maggiore maneggevolezza.
Qualunque opzione scegliate, non preoccupatevi: sotto alle 3,5 tonnellate, vi basterà semplicemente la Patente B.
Vanlife: perché i camper sono bianchi?
Se pensando ai bus inglesi viene subito in mente il colore rosso e mentre l’arancione e il verde si abbinano rispettivamente ai tram milanesi e romani, il bianco è il colore predominante nel mondo camper e affini.
Ma perché?
Un quesito sempre gettonatissimo, che trova una risposta non tanto nell’estetica, quanto nella funzionalità dei veicoli.
Il colore bianco è scelto principalmente per evitare che l’abitacolo si surriscaldi eccessivamente e garantire temperature interne miti anche durante le stagioni più cocenti.
Quindi, se all’esterno potreste comunque cuocere un uovo sul cofano, non rischierete di fare la stessa fine dentro.
Se è vero che i camper sono molto richiesti per viaggi nella bella stagione, dai viaggi on the road per ammirare la fioritura in primavera fino al foliage in autunno, è naturalmente possibile anche viaggiare in inverno, con le giuste accortezze a livello di riscaldamento, coibentazione e gomme invernali.
In questo caso, il vostro bianco compagno di avventure sarà perfetto per mimetizzarsi in mezzo alla neve.
Mi dovrò nutrire solo di scatolette?
Ammettiamolo, agli italiani piace mangiare bene, anche in viaggio.
Ma come conciliare un viaggio on the road con questo lato da buongustai?
Questo dilemma è divisivo per i camperisti e ha infatti dato vita a diverse scuole di pensiero.
Da una parte c’è chi si porta dietro tutto da casa, ma proprio tutto, per cucinare sempre in viaggio risparmiando soldi e tempo.
Al polo opposto si trova invece chi opta per una vacanza total relax, preferendo spendere di più per mangiare sempre fuori ed evitare così le incombenze legate alla cucina.
Se nel primo caso è essenziale organizzare al meglio le scorte con prodotti a lunga conservazione e cucinare il più possibile piatti pre-partenza da congelare.
Nel secondo si porta con sé solo lo stretto indispensabile per tuffarsi poi alla scoperta di ristoranti e trattorie locali, senza doversi preoccupare di pile di pentole e piatti da lavare.
Un’interessante via di mezzo può essere comprare prodotti freschi e a km0 lungo il percorso e prepararli poi nella propria cucina di bordo.
Per chi scegliesse la via più parsimoniosa, la regola aurea è: semplificare.
Dato lo spazio ridotto, gli attrezzi da cucina devono essere ridotti il più possibile.
Sono consigliabili quindi gli oggetti pieghevoli come gli scolapasta o le ciotole in silicone, oggetti impilabili come le pentole da campeggio, e piatti, posate e bicchieri in plastica dura o in latta.
Vanlife: e il bagno?
Di Bagno con la B maiuscola ce n’è uno, quello di casa propria, tutti gli altri sono solo surrogati temporanei.
Un pensiero condiviso da molti, gli stessi che considerano questo delicato argomento come discrimine tra una vacanza rilassante e un vero e proprio disastro.
Le domande che sorgono spontanee sono tante: come funziona il wc? Dove finisce lo scarico? Si può fare la doccia? E il bidet?
Per quanto riguarda il wc, quello installato sui camper non è particolarmente diverso da quello domestico.
L’unica differenza sta nel sistema di scarico, che non è collegato al sistema fognario, ma fa confluire in una cisterna di raccolta le cosiddette “acque reflue” (note anche con il nome di “acque nere”).
Questa cisterna può essere poi svuotata tramite un tubo in apposite aree attrezzate o, in caso sia un serbatoio a cassetta estraibile, anche in un normale bagno.
Mai scaricare illegalmente i propri liquami, pena salate multe.
Anche per la doccia non avrete problemi: i camper sono dotati di docce interne collegate a una cisterna d’acqua, composte da un soffione e di un piano di appoggio.
Nel caso dei van, i cugini più compatti dei camper e quindi senza doccia interna, si può comunque prenotarne uno con doccino esterno, un po’ spartano ma sempre molto utile.
Ultimo, ma non per importanza, il bidet, elemento irrinunciabile per gli Italiani.
Anche in questo caso, la furbizia del camperista ha portato nel tempo a preferire al bidet vero e proprio l’idroscopino, cioè il doccino igienico con pulsante di erogazione dell’acqua che aiuta a condensare le funzioni vitali, senza sacrifici.
I camper si possono condividere?
Questo è un trend in continua crescita: quello del camper sharing, la condivisione di veicoli ricreazionali.
Non si tratta di invitare sconosciuti sul proprio van o di imbucarsi sul camper di qualcun altro per passare insieme le vacanze, ma è la possibilità di prendere a noleggio il veicolo di privati o, viceversa, di mettere a disposizione il proprio veicolo in periodi di inutilizzo.
Questa soluzione è possibile, e su vari siti è anche possibile scegliere il modello, i posti letto, i costi, le disponibilità e altro
Tumore della vescica: i migliori alimenti da assumere in terapia
Il tumore della vescica consiste nella trasformazione maligna delle cellule che rivestono la superficie interna della vescica…Mare, montagne o colline: alcuni itinerari in Italia per un viaggio in camper
Tumore della vescica: i migliori alimenti da assumere in terapia
Che sia per un weekend o per intere settimane, la voglia di un viaggio sulle quattro ruote più comode che ci siano, non finisce mai.
Partire alla scoperta dei paesi più belli d’Italia, spingersi in parchi incontaminati ad alta quota o rilassarsi davanti a un tramonto sul mare.
Di mete stupende per i camperisti ce ne sono molte, eccone alcune.
Toscana
La Toscana è da sempre una delle mete preferite per chi viaggia in camper.
Percorrere le colline punteggiate dagli alti cipressi della Val d’Orcia, scoprire i borghi toscani poco conosciuti della Val Tiberina o godere del mare della Versilia sono solo alcune delle esperienze che si possono fare.
Un itinerario da fare assolutamente è quello alla scoperta dei borghi e delle spiagge (se viaggi in estate) della Maremma.
Se invece desideri rilassarti nelle acque termali, a Saturnia esistono le Cascate del Mulino, completamente gratuite e all’aria aperta.
Dimenticate la fretta e dedicatevi interamente al buon cibo, ai tramonti e alla scoperta di questo pezzo d’Italia che tra mare e colline ha molto da offrire.
Trentino
Se per te viaggiare in camper significa staccare totalmente e stare il più possibile a contatto con la natura, la Val Pusteria è la meta ideale.
Questa è la zona dei laghi incantati, delle montagne scenografiche e dei borghi tipici.
La Val Pusteria è anche ben organizzata per accogliere i camperisti provenienti da tutta Europa, infatti ci sono molti campeggi.
Non si può parlare di questa meta senza nominare i laghi, che sono forse i più belli del nostro paese: Braies, Dobbiaco, Misurina e il lago di Antorno sono dei capolavori naturali, circondati dalla rigogliosa vegetazione, che li rende luoghi speciali per condividere momenti romantici in coppia oppure per ritrovare sé stessi.
Protagoniste della valle sono le Tre Cime di Lavaredo, le vette più belle delle Dolomiti.
Infine ci sono i caratteristici borghi di San Candido e l’elegante Brunico, dove ci si può fermare per assaggiare dei deliziosi piatti tipici.
Puglia
Spiagge bianche e campeggi all’ombra dei pini marittimi, la Puglia è tutta da scoprire.
Una prima tappa da segnalare è lo sperone d’Italia, il verde promontorio circondato dal Mare Adriatico, famoso per i suoi panorami selvaggi e i suoi profumi tutti mediterranei.
Un’altra meta da non perdersi è la Valle d’Itria, la zona che si trova tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, caratterizzata dalla presenza dei trulli, le tipiche case a cono, dei muretti a secco, delle masserie e degli ulivi secolari.
Visitare in camper questa zona ti darà la libertà di fermarti nei piccoli paesini che profumano di tradizioni e usanze tramandate nei secoli.
Una tappa obbligatoria spetta ad Alberobello, la città dove si possono ammirare i trulli dal 1986 Patrimonio UNESCO.
Locorotondo è invece il borgo dei tetti aguzzi (le cummerse nel dialetto locale), tipico per i suoi edifici di colore bianco, così come Cisternino e Ostuni, quest’ultimo ricco di monumenti di grande pregio artistico.
Partite a cuor leggero, qui sbagliare strada è impossibile.
Sardegna
Per chiunque voglia viaggiare in camper, la Sardegna rimane la meta perfetta per un on the road alla scoperta delle calette nascoste che custodiscono spiagge mozzafiato.
Sostare in camper in Sardegna risulta meno facile rispetto alle altre regioni, per via di molti divieti, e anche trovare l’acqua potabile è una grande sfida.
Ma se avete qualche settimana a disposizione e tanta voglia di godervi una delle isole più belle del Mediterraneo, questo è il viaggio che fa per voi.
Partite da Olbia e iniziate il periplo della stupenda Sardegna, passando da luoghi meravigliosi come Capo Coda Cavallo, Costa Rei, Villasimius, il golfo di Oristano, Stintino e molti altri, fino ad arrivare nella bella Sassari o proseguire ancora oltre verso La Maddalena.
La Sardegna è prova di camper e a prova di cartolina.
Umbria
Cosa c’è di più bello che guidare in totale libertà all’interno del polmone verde d’Italia?
Girare l’Umbria in camper è un’esperienza che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita.
Data la sua piccola estensione, potresti pensare di percorrere tutta la regione, fermandoti nelle città e nei paesini più caratteristici.
Oltre a visitare posti fantastici, in Umbria potrai gustare degli ottimi prodotti enogastronomici.
Tappe obbligatorie nella provincia di Terni sono Orvieto, la città che possiede una delle cattedrali più belle d’Italia, Narni, che ha ispirato le “Cronache di Narnia” e alcuni borghi nascosti dell’Umbria, quali Amelia, Ficulle e Allerona.
Nel perugino si trovano alcune delle città più belle del Paese, quali Perugia, Assisi, Gubbio, Foligno e Spoleto, e si possono assaggiare degli ottimi vini scoprendo le cantine del Sagrantino di Montefalco e Bevagna.
Inoltre, sempre a Perugia, si trova il Lago Trasimeno, una magnifica area naturale protetta dove si affacciano paesini meravigliosi quali Castiglione del Lago e Passignano sul Trasimeno.
Vanlife: il mezzo più ricercato, perfetto per le vacanze, il tempo libero, ma anche per la vita di tutti i giorni
Il turismo cambia volto.
Un nuovo modo di viaggiare e di vivere la vacanza prende piede.
Meno programmata, più libera e soprattutto open air.
La crescita del turismo all’aria aperta, top trend dell’estate 2021 non si arresta.
Un sondaggio lanciato dal Salone del Camper nel mese di aprile evidenzia che l’estate 2022 sarà in camper, in Italia, al mare e con la bici al seguito.
La richiesta di mezzi è in continuo aumento e le nuove esigenze si rivolgono soprattutto a veicoli agili, compatti, che consentono di muoversi in città, ma anche di dedicarsi alle proprie attività preferite nel tempo libero e in vacanza: è il momento della generazione Van.
Vita da camper: il sondaggio
I turisti itineranti in Europa sono circa 20 milioni.
Il parco circolante di camper e di caravan è di circa 6 milioni e centomila veicoli ricreazionali.
La vacanza in camper o in caravan è diventata molto cool.
Lo scorso anno, secondo i dati di campeggi.com, ha registrato un aumento del 40%.
Se fino a qualche tempo fa si trattava di una scelta legata a un turismo lento e con grande disponibilità di tempo, adesso si parla di una vera e propria scelta di vita legata a esigenze e sensibilità nuove.
Il contatto con la natura, la libertà di muoversi senza troppi vincoli, il benessere regalato dal concedere del tempo a se stessi e ai propri interessi e passioni.
La conferma arriva da un sondaggio lanciato dal Salone del Camper nel mese di aprile tra i suoi visitatori: l’estate 2022 sarà in Italia, al mare, possibilmente per 2 settimane e con la bici al seguito.
Il 70,52% del panel ha affermato che sceglierà l’Italia per le vacanze.
Il 43,89% si fermerà in campeggio, mentre il 38,58% sceglierà le aree di sosta.
Il 46,73% partirà in coppia e il 43,38% in famiglia, trascorrendo fuori casa un periodo piuttosto lungo che va dalle due settimane (33,65%) e oltre (33,72%).
La meta preferita è il mare, scelto dal 56,53% degli intervistati, seguito dalla montagna (19,57%), mentre il 15,44% si dedicherà alla visita delle città d’arte.
Gli intervistati optano comunque per trasformare lo stesso itinerario che li porterà alla meta finale in tante piccole vacanze.
Lo sport più praticato durante queste ferie è la bici per il 43,80%, seguito dal trekking ed escursionismo per il 35,25%.
Vanlife: il camper diventa stile di vita
Il Van è simbolo di libertà, voglia di viaggiare, senza vincoli e pensieri.
Oggi però si affaccia una nuova Van generation: attiva, amante dello sport, alla ricerca del bello e del benessere.
La voglia di libertà resta, ma cambiano le esigenze e la molteplicità dell’utilizzo.
Lo smart working, per molti, da necessità temporanea è diventato una modalità operativa stabile.
Ed ecco quindi la scelta di attrezzare questi mezzi compatti per le esigenze di lavoro.
Si sceglie una destinazione, si parte e si decide di lavorare ogni giorno di fronte a un nuovo panorama.
Anche il tempo libero è vissuto in modo diverso.
Il van è un mezzo agile, che consente di muoversi facilmente nei viaggi itineranti di città in città, ma anche di andare alla scoperta di borghi antichi o spostarsi dal mare alla montagna rapidamente nel corso dello stesso fine settimana.
Compatto e di dimensioni contenute viene spesso scelto come strumento di mobilità tout court.
Può essere utilizzato tutti i giorni in città, ma è attrezzato per vivere il tempo libero.
Dà la possibilità di partire all’ultimo minuto, magari dopo una settimana di lavoro, per concedersi una pausa rigenerante, dedicandosi alle proprie passioni.