Alimenti 0 in condotta. Caramelle, dolce veleno soprattutto per i bambini
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Alimenti 0 in condotta. Caramelle, dolce veleno soprattutto per i bambini

06/05/2020
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Non c’è cosa più amata dai bambini e non solo! Utilizzate come premio dagli adulti, persino dai medici come antidoto alla paura (“se fai il bravo, ti do la caramella’’), infilate nella calza della befana in quantità esagerata e sempre disponibili a casa dei nonni. Ma le caramelle sono davvero innocue per la salute?

E perché sono così desiderate da grandi e piccini? Perché rappresentano una così attraente prelibatezza tanto da essere considerate un premio? Probabilmente la risposta è nella storia di questo alimento.

Nell’antichità erano solo per pochi

Le caramelle che oggi conosciamo sono il risultato di diversi processi industriali che dal dopoguerra ad oggi hanno amplificato di volta in volta le diverse caratteristiche sensoriali modificando sapore, colore, odore e consistenza. Le antenate delle caramelle erano però cosa decisamente diversa. I primi crociati di ritorno dal continente asiatico introdussero i primi pezzi di canna da zucchero che erano soliti masticare tal quali. Questi pezzi di canna avevano un sapore così dolce da essere paragonato al miele, l’unico dolcificante conosciuto dell’epoca.

Come per le spezie, anche la canna da zucchero era un prodotto raro e costoso che solo le classi più abbienti potevano permettersi. Proprio da questa condizione, è probabile che nacque il desiderio compulsivo delle masse verso le caramelle.

A livello nutrizionale le caramelle sono un alimento valido?

I nutrienti che costituiscono le moderne caramelle sono rappresentati per la quasi totalità da carboidrati e grassi, purtroppo parliamo di zuccheri semplici e grassi saturi.

Ci sono poi una serie di additivi alimentari che seppur considerati sicuri in piccole quantità dalle autorità di controllo, costituiscono davvero una miscela di ingredienti che poco hanno a che vedere con la natura.

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Caramelle alla frutta? Non proprio

Analizziamo la lista degli ingredienti di un tipo di caramelle con il nome che richiama la frutta cercando di capire quanta frutta realmente ci sia al loro interno, le Fruit-tella:

  1. Il primo ingrediente è lo sciroppo di glucosio, praticamente una soluzione di acqua e zucchero. Lo zucchero è responsabile sia direttamente che indirettamente di numerose patologie, dall’obesità che a sua volta è causa di altre patologie, al diabete anch’esso precursore di molte altre malattie.
    Inoltre lo zucchero crea dipendenza e carie ai denti.
  2. Il secondo ingrediente è lo zucchero. Saccarosio, il comune zucchero da cucina. Vale quanto già detto per lo sciroppo di glucosio.
  3. Al terzo posto troviamo un grasso saturo e totalmente idrogenato! L’olio di cocco, di per se un grasso saturo che può depositarsi nei vasi sanguigni dando origine a vere e proprie placche con innalzamento del colesterolo cattivo LDL. L’idrogenazione è un processo chimico che cambia la conformazione molecolare e dona all’olio di cocco la capacità di resistere a temperature altissime, si parla di resistenza a 220 gradi centigradi, condizione molto favorevole alle lavorazioni industriali. L’idrogenazione è però un altro fattore di rischio per l’organismo. Aumenta ancor di più la presenza di grassi saturi mettendo l’organismo più a rischio verso le malattie dell’apparato cardiovascolare.
  4. Il succo di frutta che da il nome alle caramelle, è presente solo al quarto posto in ordine di presenza e per una quantità pari al 3%.
  5. Al quarto posto troviamo l’acido citrico, un correttore di acidità indispensabile per abbassare il PH del prodotto aumentandone la shelf life. Si tratta in sostanza di succo di limone.

Seguono una serie di ingredienti in quantità minori:

  • La gelatina alimentare indispensabile per dare consistenza semisolida a questo tipo di prodotto. Non viene specificato però se si tratti di gelatina di origine animale o di origine vegetale. Oltre che una scelta etica del consumatore (vegano o vegetariano), che ha diritto di conoscere la natura degli ingredienti, potremmo avere, a seconda dell’origine dell’ingrediente, diversi tipi di reazioni nell’organismo, sia positive che negative infatti, la gelatina di origine animale è ottenuta con molecole di tessuto connettivo (collagene) che a livello di antiossidanti e di sintesi proteica svolge un ruolo benefico ma potrebbe, in dosi massicce creare problemi digestivi, intolleranze o allergie. Se si tratta invece di gelatina ottenuta da molecole vegetali, potrebbe apportare discreti benefici senza comprovati effetti collaterali.
  • Glicerolo, agisce da umidificante per non far asciugare il prodotto e lasciare intatte le caratteristiche volute dal produttore. Si tratta di un grasso solubile dal sapore dolce. Un consumo eccessivo di questa sostanza può portare a gonfiore intestinale, nausea, vomito, diarrea e mal di testa.
  • Concentrati vegetali. Si tratta, come suggerisce il nome stesso, di concentrati di verdure, in particolare, nel nostro caso si tratta di carote e sambuco. Hanno il ruolo di coloranti. E’ allo studio l’effetto che questi coloranti sull’essere umano, ottenuti sì da vegetali ma con solventi e processi chimici.
  • Aromi (fortunatamente) naturali.
  • Gelificanti. Gomma arabica, un ingrediente naturale estratto da piante specifiche e la destrina, una gomma ottenuta chimicamente in laboratorio dalla gelificazione degli amidi. Entrambi servono per conferire consistenza gommosa a queste caramelle.
Daniele Sciotti, biologo nutrizionista, dott. in Scienze della nutrizione umana Origini contadine e un amore incondizionato per la dieta mediterranea. Nato a Velletri, in provincia di Roma, da sempre a contatto con il verde e la natura di quei meravigliosi luoghi ricchi di tanta storia e soprattutto di tradizioni, inizia lo studio della scienza dell’alimentazione dopo aver sofferto di obesità. Una laurea magistrale in scienze della nutrizione umana conseguita presso l'Università San Raffaele di Roma Una laurea in scienze dell’alimentazione e gastronomia presso l’Università San Raffaele di Roma. Iscritto all’ordine nazionale dei biologi a seguito del superamento dell’esame si stato presso l’università di Tor Vergata Roma. "100 Alimenti 10 e lode" è la sua prima opera letteraria pubblicata ad agosto 2020.

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