Obesità: danneggia le connessioni tra neuroni
Salute

Obesità: danneggia le connessioni tra neuroni

29/11/2015
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L’obesità danneggia il cervello. Poniamo che una dieta ricca di grassi ci faccia diventare obesi: le connessioni tra neuroni incominciano a consumarsi. La memoria decade e con essa le funzioni cognitive. Non si tratta, tuttavia, di un processo irreversibile: tornare a una dieta con pochi grassi e a un peso normale inverte la tendenza e ci fa tornare intelligenti come eravamo.

Uno studio in questo senso è stato attuato su cavie presso il Medical college of Georgia. Pubblica la ricerca la rivista Brain, behavior, and immunity.

L’obesità danneggia il cervello: come avviene il processo

Bisogna sapere che le cellule della microglia sono formate da macrofagi specializzati nel proteggere i neuroni del sistema nervoso centrale: fagocitano, cioè in pratica ingeriscono i rifiuti e garantiscono la corretta funzione dei neuroni.

Che cosa avviene quanto i topi diventano obesi? Un’infiammazione cronica è prodotta dal troppo grasso presente nel corpo: le cellule della microglia sono stimolate e determinano una risposta autoimmune. Cominciano a ingoiare sinapsi e noi smettiamo di apprendere efficacemente.

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L’obesità danneggia il cervello: come si è svolta la ricerca

Un gruppo di topi ha seguito una dieta con il 10% delle calorie provenienti da grassi saturi; nella dieta del secondo gruppo, invece, i grassi saturi arrivavano al 60%.
Sono trascorse dodici settimane. Un fenomeno è apparso chiaro nell’ippocampo dei topi diventati obesi: numero e funzioni delle sinapsi si erano ridotti ed erano aumentate le citochine infiammatorie, che le cellule della microglia producono quando la loro reazione è eccessiva. Si è corsi ai ripari e sono stati messi a dieta parte dei topi obesi: dopo due mesi la tendenza era stata invertita. Il gruppo di topi che aveva continuato a seguire una dieta ricca di grassi, d’altro canto, perdeva ancora sinapsi.

L’obesità danneggia il cervello: La parola all’esperto

Il dottor Alexis M. Stranahan, del dipartimento di Neuroscienza e Medicina rigenerativa del Medical College alla Georgia Regents University, si è espresso in questo modo:

“La microglia mangiando le sinapsi contribuisce alla perdita di queste ultime e a un deterioramento cognitivo connesso all’obesità. Da un lato, è spaventoso, ma è anche reversibile: ciò significa che se torni a una dieta a basso contenuto di grasso, anche se non cancelli completamente l’adipe, puoi invertire completamente questi processi cellulari nel cervello e mantenere la cognizione”.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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