La salsa barbecue ha origini davvero molto recenti, la sua nascita, negli U.S.A. infatti è molto verosimilmente databile a cavallo tra il 1800 ed il 1900, in piena rivoluzione industriale. Una sua antenata potrebbe essere una salsa a base di burro ed erbe aromatiche con cui gli americani erano soliti condire le carni arrostite. Se analizziamo infatti tutte le ricette disponibili in rete o nei ricettari, per preparare una salsa barbecue in casa, gli ingredienti sono davvero semplici e naturali.
Sono infatti sufficienti salsa di pomodoro, aglio, cipolla, aceto, senape, zucchero, burro, peperoncino, sale e pepe… una bella omogenizzazione e la salsa è fatta.
Salsa barbecue: da semplice a complicata
Come sempre purtroppo, quando a metterci lo zampino è l’industria alimentare, sono gli ingredienti semplici e naturali a farne le spese, sono infatti presenti solo in minima parte o sotto forma di estratti, lasciando il posto ad additivi chimici che assolvono la funzione di conservanti, edulcoranti, coloranti, insapiditori, e altri assolutamente non naturali.
Analizziamo insieme l’etichetta degli ingredienti di una comune confezione di salsa barbecue acquistata al supermercato precisando che gli ingredienti possono variare da marchio a marchio.
Troppi ingredienti per la salsa barbecue!
- Il primo ingrediente è il fruttosio, un monosaccaride che viene assorbito direttamente dall’organismo per via cellulare facilitata. Abbiamo imparato orami quanto gli zuccheri aggiunti (non presenti naturalmente nei alimenti), siano dannosi per l’organismo in quanto possono causare diverse patologie come il diabete e l’obesità che a loro volta possono portare ad altre patologie anche gravi.
- Il secondo ingrediente in ordine di presenza è l’acqua che a questo punto paghiamo a caro prezzo visto il costo di questi prodotti.
- Al terzo posto abbiamo ancora dello zucchero aggiunto sotto forma di sciroppo di glucosio.
- Solo al quarto posto se escludiamo l’acqua, troviamo un ingrediente naturale che è l’aceto di mele.
- Concentrato di pomodoro al quinto posto.
- Al sesto posto abbiamo un ingrediente davvero molto particolare… l’aroma fumo! Ma che cos’è? come si fa? Ma l’affumicatura non è un processo naturale di conversazione e aromatizzazione? A quanto pare, l’industria ha trovato un metodo chimico per dare ai prodotti quel tipo di odore e sapore. In teoria si tratta di un aroma ottenuto attraverso un processo di distillazione dei vapori prodotti dalla combustione del legno quindi nulla di allarmate. Sappiamo però che l’affumicatura, sia tradizionale che chimica è oggetto di discussione riguardo all’effetto che ha sulla salute dell’uomo.
- Segue ancora come ingrediente, l’estratto di lievito che l’industria utilizza come insaporitore, serve praticamente a dare il tipico retrogusto umami della carne.
- Abbiamo poi il sale, purtroppo anche il sale aggiunto agli alimenti è molto dannoso per l’organismo perché precursore di tante patologie, le più significative, provocate da questo ingrediente, sono quelle dell’apparato cardiocircolatorio come l’ipertensione, l’ictus e l’infarto.
- Ora riflettiamo sul prossimo ingrediente ‘’estratti in proporzione variabile di alimenti vegetali’’ , sono i nostri cari ingredienti naturali come il limone, l’aglio, la cipolla ed i peperoncino che ci eravamo preparati per fare la salsa casalinga. Probabilmente noi li avremmo utilizzati come ingredienti principali legati alla salsa di pomodoro, l’industria li mette in fondo alla lista e sotto forma di estratti.
- Troviamo al penultimo posto un ‘’vecchi caro amico’’, il colorante caramello, anch’esso oggetto di discussione e studi da parte degli organi internazionali di sicurezza alimentare che lo consentono a determinati livelli di assunzione.
- In fine, Aromi (senza la scritta aggiuntiva ‘’naturali’’, quindi sintetizzati in laboratorio), una serie di addensanti che servono per dare la tipica consistenza alla salsa e due conservanti espressi in sigla, E211, E202. Questi conservanti sono rispettivamente il benzoato di sodio (E211) che agisce da battericida ed il sorbito di potassio (E202) che agisce sostanzialmente da antimuffa. Sono conservanti consentiti per legge con limiti di consumo giornaliero che di solito non raggiungiamo con il normale utilizzo alimentare di questi prodotti.
Cosa dice l’EFSA sull’affumicatura
A seguito della valutazione di nuovi dati, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha aggiornato il suo parere sulla sicurezza di due aromatizzanti di affumicatura utilizzati nell’Unione europea. In base alle nuove informazioni fornite, gli esperti dell’EFSA affermano che, all’uso e ai livelli d’uso proposti, Fumokomp non suscita timori per la sicurezza. Nuovi dati su Zesti Smoke Code 10 determinerebbero, tuttavia, un margine di sicurezza ancora insufficiente, ragion per cui l’EFSA ha concluso che il suo utilizzo suscita timori sulla sicurezza per gli usi e ai livelli d’uso proposti. La consulenza dell’EFSA aiuterà i responsabili delle politiche a redigere un elenco di aromatizzanti di affumicatura ammessi nell’UE.
Trasformiamo il rito del barbecue
Dopo aver analizzato gli ingredienti della salsa barbecue potremmo già fare un paragone con la salsa preparata in casa di cui abbiamo parlato sopra, rendendoci conto di come sia completamente diversa questa preparazione industriale.
In conclusione, premettendo che le carni cotte ad alta temperatura devono essere consumate con moderazione perché questo metodo di cottura può dimostrarsi molto pericoloso per la salute, se decidiamo di insaporire con della salsa, potremmo prepararci una sana e sfiziosa salsa babercue casalinga con ingredienti freschi e naturali.