Sebbene sia ormai consolidata nella mente di ognuno di noi, l’idea che il ketchup abbia origini statunitensi e che si sia affermato sulle nostre tavole come tanti altri alimenti figli della rivoluzione industriale, la famosa salsa ha origini ben più antiche.
Le prime notizie del ketchup risalgono addirittura agli inizi del rinascimento quando, in Europa, arrivò dall’oriente una salsa a base di pesce (utilizzata in Cina già da secoli) che iniziò ad essere modificata con diversi ingredienti dagli chef europei.
Solo agli inizi del 1800, negli Stati Uniti, nacque la famosa salsa a base di pomodoro che venne successivamente modificata con l’apporto di aceto e zucchero che la rese celebre e famosa tanto da arrivare invariata nella ricetta, fino ai giorni nostri.
Perché consideriamo il ketchup in alimento 0 in condotta?
Seppur i suoi ingredienti principali siano il pomodoro, l’aceto e gli aromi naturali, il ketchup contiene grandi quantità di zucchero e come sappiamo lo zucchero è responsabile di diverse patologie come il diabete e l’obesità.
Anche il pomodoro impiegato nella preparazione poi, non ha una provenienza dichiarata in etichetta e per ragioni economiche, potrebbe provenire da paesi sottosviluppati che non abbiano regole stringenti sull’igiene e soprattutto sull’impiego di fitofarmaci, fertilizzanti e anticrittogamici.
L’uso dei conservanti poi (una confezione di ketchup ha una shelf life di circa un anno), non è di certo un toccasana per la salute.
Analizziamo la lista degli ingredienti di una bottiglietta di classico ketchup
I primi tre ingredienti sono:
- il concentrato di pomodoro, l’acqua e l’aceto di alcol, tutti di origine naturale e non dannosi per l’organismo.
- A seguire troviamo purtroppo lo zucchero, per legge non ci è dato sapere la quantità ma ci è sufficiente pensare a quanto risalti il dolce in questa salsa per farci l’idea delle proporzioni.
- Il sale è il quinto ingrediente subito dopo lo zucchero. Sappiamo benissimo di come l’industria utilizzi zucchero e sale in modo chimicamente perfetto per ottenere palatibilità e gustosità che creano assuefazione e dipendenza nel consumatore. Inoltre il sale serve all’industria come conservante ma sappiamo quanto sia dannoso per l’organismo.
- Amido modificato al sesto posto. Il termine modificato ci fa drizzare le orecchie… Si tratta del comune amido, utilizzato come addensante che, viene sottoposto a modifiche chimico fisiche per poter mantenere le sue funzioni anche dopo i processi industriali a cui è sottoposto il ketchup nelle fasi di produzione che, altrimenti andrebbero perse. L’EFSA, l’agenzia europea per la sicurezza sul cibo, ha dichiarato sicuro per la salute l’amido modificato.
- Spezie
- Sorbato di potassio. Anche qui il nome induce qualche dubbio. Si tratta di un sale utilizzato come conservante nelle preparazioni acquose. Anche per il sorbito di potassio, l’agenzia europea per la sicurezza alimentare ha dichiarato la non pericolosità.
- Aroma. Non segue la nostra amata parolina magica ‘’naturale’’ il che significa aromi artificiali sintetizzati chimicamente in laboratorio.
- Edulcorante (saccarina di sodio). Ancora dolcezza?! Si tratta di un dolcificante artificiale, la saccarina è impiegata dall’industria per il suo alto potere dolcificante e basso costo. La sicurezza della saccarina come di altri dolcificanti artificiali è dubbia seppure consentita entro alcuni limiti di consumo giornaliero.
Alternative casalinghe al ketchup
A differenza di altri prodotti industriali, preparare il ketchup in casa è davvero facile. Avremo il vantaggio di utilizzare materie prime fresche e di provenienza certa. Avremo la facoltà di sostituire lo zucchero e i dolcificanti artificiali con altre fonti di dolce e non utilizzare conservanti poiché potremo prepararci la nostra salsa, tutte le volte che vogliamo.
Salsa ketchup homemade
Scottare i pomodori freschi e frullarli fino ad ottenere una salsa cremosa. Aggiungere aceto di vino, un pizzico di sale e zucchero ed aggiungere una spolverata di peperoncino in polvere.