Moretto di Brisighella: è un carciofo che nel corso dei secoli non ha subito miglioramenti genetici. Storicamente il carciofo è presente già dai tempi dei Greci e degli Egizi, che lo impiegavano per scopi medici e non in cucina. Le proprietà officinali di questa pianta erano ben note a questi popoli. Chi invece, in antichità, già utilizzava il carciofo in cucina erano gli Arabi. Il termine carciofo infatti sembrerebbe derivare dal termine arabo ‘’karshuf’’ o ‘’karshaf’’. I Romani utilizzavano questa pianta sia per scopi curativi, sia in cucina. Dai Romani in poi, in Italia (e quasi soltanto nel nostro Paese, che ne è il primo produttore al mondo), la pianta di carciofo ha subito variazioni genetiche, fino a regalarci la pianta e la sua squisita inflorescenza, così come la conosciamo.
Moretto di Brisighella: è un’eccezione
Un’eccezione è fatta però per un particolare tipo di carciofo che ha mantenuto intatto negli anni il suo genoma, tanto da essere ritenuto oggi un “autoctono nell’autoctono”. Si tratta del piccolo carciofo Moretto di Brisighella, borgo in provincia di Ravenna. Questa varietà di carciofi deve le sue particolarità organolettiche al tipo di terreno da cui prende vita, i “calanchi”. Si tratta di particolari zone del comune di Brisighella, con conformazione gessosa del terreno, eroso dagli agenti atmosferici e dallo scorrere delle acque: condizioni tali da garantire al carciofo Moretto un’ottima esposizione al sole e la disponibilità di minerali. Questi ultimi sono in grado di conferire all’ortaggio i suoi tipici aromi, che non si riscontrano in nessun’altra varietà.
La pianta può raggiungere l’altezza di un metro e mezzo, a forma di cespuglio, con un aspetto prettamente selvatico. Predilige i terreni argillosi e ricchi di silice, tipici proprio della zona di Brisighella. L’inflorescenza, il carciofo Moretto, ha un colore viola dai riflessi dorati. E’ molto più piccolo rispetto ai suoi fratelli, come carciofi i sardi o i romaneschi. Presenta un gusto appena amaro, ma davvero delizioso.
Moretto di Brisighella: è rimasto immutato nei secoli
A preservare questo meraviglioso dono della natura, ci sono circa trenta produttori locali, su di una superficie di 5 ettari: coltivatori a cui è stato attribuito il titolo di “custodi del carciofo Moretto”. Si tratta di veri e propri guardiani e preservatori, di un tesoro che deve essere tramandato alle generazioni future. Bisogna valorizzare un prodotto rimasto immutato nei secoli.
In onore di questa piccola celebrità, protagonista di questo territorio, ogni anno, nel mese di maggio, viene istituita la sagra del carciofo Moretto di Brisighella, dove è possibile trovare moltitudini di bancarelle con prodotti tipici della zona: uno su tutti, l’olio extravergine d’oliva, compagno di viaggio in tavola del Moretto. Durante la sagra c’è la possibilità di degustare le bontà di questo generoso territorio e il Moretto viene presentato in una moltitudine di ricette.
Moretto di Brisighella e olio Evo
Il miglior modo per degustare il Moretto, a detta dei brisighellesi, è crudo o leggermente lessato e condito semplicemente con sale e olio. Una condizione in cui è possibile apprezzare tutte le caratteristiche: sia dell’olio, sia del carciofo. Ci sono tante altre sfiziose ricette, che vedono protagonista il Moretto, come per esempio tagliolini con calamari e Moretto, mezzelune con Moretto e formaggio di fossa, insalatina di Moretto con formaggio caprino, strudel al moretto, paste ripiene al carciofo e moltissime altre… Per scoprirle non ci resta che visitare la sagra.
10 buoni motivi per mangiare carciofi
- Ottimi alleati per contrastare la sintesi del colesterolo LDL ‘”cattivo”, favorire la sintesi del colesterolo HDL ”buono’‘. Riducono i trigliceridi e fanno benissimo alla salute del nostro fegato.
- Hanno un effetto benefico sull’apparato cardiovascolare e quindi contribuiscono a contrastare malattie come l’ictus e l’Alzheimer e tenere in salute il cuore.
- Aiutano a regolare la pressone sanguigna.
- L’alto contenuto in fibre li rende ottimi ortaggi da inserire nelle diete dimagranti. Infatti, oltre a fornire nutrienti preziosissimi, danno senso di sazietà. Se consumati crudi (parti tenere), in piccole quantità prima del pasto, migliorano la digestione.
- Aumentano la diuresi, contribuendo a purificare l’organismo dalle tossine.
- Gli antiossidanti contenuti nel carciofo, l’acido pantotenico e l’acido caffeico, prevengono e combattono alcuni tipi di cancro.
- Allevia l’acidità di stomaco.
- E’ un ottimo regolatore intestinale, sia nei casi di diarrea, sia nella stitichezza. Contribuisce inoltre al trattamento del colon irritabile.
- I carciofi contrastano la formazione dei calcoli alla cistifellea.
- Con le foglie del carciofo si possono ricavare degli estratti utili ad alleviare le indigestioni e a migliorare la salute di pelle, unghie e capelli.
Ecco i nutrienti presenti nel carciofo
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 47 kcal |
Proteine | 3.3 g |
Carboidrati | 11 g |
di cui zuccheri | 1 g |
Grassi | 0,2 g |
Di cui saturi | 0 g |
Di cui monoinsaturi | 0 g |
Di cui poli-insaturi | 0,1 g |
Fibre | 5 g |
Sodio | 94 mg |
Perché non mangiare i carciofi
In caso di calcoli o restringimento delle vie biliari, i carciofi devono essere consumati con moderazione.
Per le donne in fase di allattamento, è sconsigliato consumare i carciofi, perché inibiscono la secrezione del latte.
Naturalmente sono assolutamente vietati per i soggetti affetti da allergia al nichel e alle asteracee.