Alimenti 10 e lode. Peperoncino piccante: morso bollente
Il peperoncino piccante, tanto caro ai popoli del Mediterraneo, proviene dal sudamerica e fu Cristoforo Colombo a introdurla nel vecchio continente nel 1500 dopo la scoperta delle Americhe. Reperti archeologici rinvenuti in Messico e risalenti al 5500 a. C ci danno il primo periodo storico in cui collocare le prime apparizioni del peperoncino. Come per moltissime altre specie, anche per il peperoncino i primi usi sono di tipo terapeutico infatti veniva impiegato in antichità per aiutare la digestione, e superare le malattie invernali ed i reumatismi, veniva inoltre impiegato per conservare il cibo.
Peperoncino piccante, peperone e pepe
Al suo arrivo in Europa, il peperoncino piccante non impiegò troppo tempo per essere utilizzato in cucina infatti, la somiglianza con il suo parente peperone abbreviò i tempi fisiologici legati alla diffidenza verso nuove specie provenienti da mondi lontani. Grazie al sapore di ‘fuoco’, il peperoncino venne da subito impiegato come spezia per insaporire le pietanze infatti, la pianta cresceva molto bene in Italia e se ne poteva ottenere una grande quantità a prezzi bassissimi, sostituì cosi spezie molto più costose come il pepe e la cannella, il nome peperoncino infatti sembrerebbe derivare proprio dal sapore molto simile a quello del pepe.
Esistono moltissime specie di colori e forme diverse sulle quali poter fare la classificazione ma, l’ìndice su cui puntare per la realizzazione della classifica è sicuramente quello della piccantezza infatti, la capsaicina, una particolare sostanza contenuta nel peperoncino responsabile del sapore piccante, varia per quantità da specie a specie e sulla quale è stato possibile realizzare una vera e propria scala detta appunto scala di Scoville.
Misurare il dolore permette di impostare meglio la terapia
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10 buoni motivi per consumare peperoncino piccante
Misurare il dolore permette di impostare meglio la terapia
1 Aiuta nel dimagrimento. Il sapore piccante inibisce il senso di fame, la capsaicina stimola la digestione e la produzione di succhi gastrici favorendo la digestione.
2 Ricco di antiossidanti, vitamine (A,B,C,D, e vitamina E), zinco, rame, magnesio e potassio ed ancora in significativa presenza il calco ed il ferro. L’insieme di tutti questi elementi, protegge l’organismo dalla formazione dei radicali liberi e da malattie degenerative.
3 La capsaicina aiuta a tenere bassi i livelli di glucosio nel sangue, il peperoncino è dunque un ottimo alleato contro il diabete.
4 Aiuta a migliorare la circolazione sanguigna perché vasodilatatore naturale, mantiene inoltre in salute i vasi sanguigni rendendoli elastici
5 Riduce il colesterolo LDL
6 E’ un ottimo rimedio per le congestioni nasali e tutte le problematiche respiratorie legate ai malanni stagionali, è sufficiente anche solo respirane l’odore.
7 E’ sicuramente un antidepressivo, ne è la prova l’allegria che fa scaturire durante una bella cena in compagnia, questo è provato scientificamente, responsabili sono le endorfine rilasciate dal nostro organismo quando assumiamo la capsaicina.
8 Disintossicante e depurativo, il piccante infatti favorisce la sudorazione provvedendo di fatto in questo modo all’eliminazione delle tossine.
9 E’ un antibatterico naturale, per questo viene impiegato come conservante nelle carni, nei formaggi ed in molti altri alimenti, sull’uomo svolge un ruolo di protezione contro le malattie infettive.
10 Pur essendo piccante, il peperoncino è un antidolorifico. Anche se appena consumato o applicato sulla pelle da sensazione di bruciore, con il passare dei minuti il bruciore diminuisce e l’effetto analgesico si manifesta. Molte creme, unguenti e pomate analgesiche sono a base di peperoncino.
Tabella nutrizionale del peperoncino
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 26 kcal |
Proteine | 1.80 g |
Carboidrati | 3.80 g |
di cui zuccheri | 1.50 g |
Grassi | 0.20 g |
Di cui saturi | 0 |
Di cui monoinsaturi | 0 g |
Di cui poli-insaturi | 0.2 g |
Fibre | 1,5 g |
Sodio | 7 mg |
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