Borragine: è un’erba spontanea che cresce nei campi sodivi. Viste le sue numerose proprietà curative, oggi viene anche coltivata. E’ originaria dell’europa orientale e dell’Asia, ma è diffusa in tutta Europa e nel resto del mondo. Deve il suo nome probabilmente al latino medioevale: si utilizzava il termine ‘’borus’’ per indicare dei manti di lana. La foglia della borragine infatti ricorda un po’ la lana, per via della peluria che la ricopre. Un’altra teoria vede invece l’origine araba del nome: con il termine ‘’abu-arac’’ (fonte di sudore), si faceva riferimento al potere sudorifero della pianta. Poi il termine si è trasformato in ‘’borrago’’ durante il Medioevo. In antichità erano già ben note le proprietà della borragine tanto che gli Egizi, i Romani e i Greci la utilizzavano a fini medici, come antipiretico, vista la stimolazione del sudore che questa pianta esercita. Veniva utilizzata inoltre per combattere i malanni stagionali e la depressione: sembra infatti che tra le tante virtù, quest’erba abbia anche quella di essere un anti-depressivo.
Nel Medioevo, la borragine veniva consigliata alle puerpere, perché si pensava stimolasse la produzione di latte materno, cosa che fece attribuire alla pianta l’appellativo di ‘’erba delle balie’’. Ad uso alimentare, della pianta vengono consumate le foglie e i fiori, ma è possibile trovare in erboristeria perle di olio di borragine o olio vegetale, estratti dai semi della pianta. E’ bene precisare che la borragine non è ritenuta un’erba officinale, poiché ad alte concentrazioni sembrerebbe tossica: è bene quindi non eccedere nel consumo.
Il sapore della foglia cruda ricorda il cetriolo, ma è preferibile mangiarne piccole quantità crude (magari in insalata, in inverno quando non abbiamo i cetrioli), vista la presenza di una tossina, che ad alte concentrazioni potrebbe incidere negativamente sul fegato. Da cotta può essere impiegata in moltissimi modi, dalla preparazione di ripieni per pasta all’uovo, mischiata magari a della ricotta, passando per frittate, risotti, tisane. Può essere mescolata al misto di verdure. Una preparazione davvero molto sfiziosa e tipica del Lazio per la vigilia di Natale prevede la realizzazione di frittelle di borragine, che si preparano adagiando sulla foglia un filetto di acciuga e della mozzarella. La foglia poi, dopo la guarnizione, viene arrotolata su se stessa, passata nella pastella e fritta. Anche i fiori sono commestibili e vengono utilizzati in cucina, principalmente per guarnire e abbellire i piatti. Vengono spesso usati per colorare e abbellire i dolci, visto che il fiore mantiene il suo colore blu, anche dopo la cottura. Dai semi della pianta si ricava invece il prezioso olio, ricco di acidi grassi Omega 6, che si può acquistare comodamente in erboristeria.
10 buoni motivi per mangiare la borragine
1. La borragine ha proprietà antipiretiche, è in grado di stimolare la sudorazione e far abbassare la febbre.
2. Contrasta e lenisce i dolori da ciclo mestruale, grazie alla presenza di particolari ormoni vegetali. Aiuta inoltre a regolarizzare il ciclo e migliorare tutti i sintomi negativi, legati alla fase premestruale.
3. Aiuta a contrastare i malanni stagionali, la tosse secca e agisce da espettorante.
4. E’ una pianta dalle proprietà nervine, in grado di stimolare il corpo e la mente in caso di stress, depressione, tristezza e spossatezza.
5. La borragine è una pianta ricca di acidi grassi polinsaturi, condizione che la rende una alleato formidabile per la salute del cuore e di tutto l’apparato cardiocircolatorio.
6. E’ un valido antinfiammatorio naturale.
7. Contrasta patologie come l’ipertensione e la sintesi di colesterolo ‘’cattivo’’ LDL.
8. La borragine ha proprietà diuretiche e depurative.
9. E’ particolarmente ricca di mucillagini e fibre, condizione che la rende un ottimo alleato per contrastare la stipsi e migliorare i transiti intestinali.
10. La borragine è alleata della nostra bellezza. Il suo olio, applicato sulla pelle contrasta eritemi, eczemi, acne, macchie cutanee, psoriasi, dermatiti e smagliature. Inoltre, rassoda, contrasta le rughe e ringiovanisce la pelle.
Tabella nutrizionale della borragine
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 21 kcal |
Proteine | 1,8 g |
Carboidrati | 3,06 g |
Di cui zuccheri | 0 g |
Grassi | 0,7 g |
Di cui saturi | 0,17 g |
Di cui mono-insaturi | 0,21 g |
Di cui poli-insaturi | 0,1 g |
Fibre | 1,4 g |
Sodio | 8o mg |
Perché non consumare la borragine
Come già anticipato, è bene non eccedere nel consumo di borragine (soprattutto da cruda), perché possiede tossine pericolose per il fegato.
Anche se nel Medioevo si credeva che questa pianta stimolasse la secrezione di latte materno (in effetti ha poteri ormonali sulla donna), è bene non consumarla durante le fasi di allattamento, a causa della sua proprietà nervina.
E’ sconsigliata a tutte quelle persone che soffrono di emofilia o che assumono farmaci anticoagulanti: la pianta potrebbe amplificare l’effetto dei farmaci e fluidificare ulteriormente il sangue.
Anche chi ha problemi di fegato dovrebbe astenersi dal consumo della borragine, a causa della tossina dell’alcaloide pirrolizidina, che ha effetto tossico sulla ghiandola epatica.