Non capita tutti i giorni di essere accolti da una mucca ad una conferenza stampa ma, a ben pensarci, la vera protagonista della presentazione della nuova linea di gelati dell’Agrigelateria sull’Aia di Corte Fenilazzo, era proprio lei.
Gioioso, mai nome fu più indicato, è infatti una linea di gelati prodotti all’insegna del benessere, oltre che della qualità, che nasce dalle materie prime: il latte delle mucche allevate dalla famiglia Cavalieri con metodi naturali, la frutta e le verdure di stagione, in gran parte coltivate dalla stessa azienda e le altre materie prime (come la vaniglia e il cacao) acquistate da fornitori selezionati. Tutto questo racchiuso in un gelato ricco di fibre, che non contiene grassi idrogenati, né glutine, né saccarosio e, pertanto, può essere gustato anche da chi soffre di intolleranze alimentari. Un prodotto quindi che non solo soddisfa il palato più esigente, ma è attento al benessere e alla salute dei consumatori.
L’idea di produrre gelato nasce dal fortunato incontro della famiglia Cavalieri con Donata Panciera, un’esperta nell’arte della gelateria con alle spalle 120 anni di storia familiare, che oltre alla passione e alle ricette ereditate dal nonno (pasticcere a Vienna) conserva una cura maniacale per il processo produttivo. Tutta la lavorazione si svolge infatti a Corte Fenilazzo, in un ambiente sterile e sotto la sua attenta supervisione.
Grazie al latte prodotto dalle mucche di razza frisona e bruna alpina, allevate secondo i principi antichi, di cui una buona parte diventa ottimo gelato, e alla fantasia e continua ricerca di Donata, arrivano nei banchi frigo (a pochi passi dal laboratorio) vaschette con gusti davvero sfizioso: basilico e lime in estate, zucca e castagne in autunno, oltre ai gusti tradizionali ma con quella cremosità e quel sapore deciso che solo un gelato artigianale è in grado di offrire.
Una gioia per il palato appunto che merita il viaggio fino alla Desenzano del Garda dove oltre allo spettacolo della natura si viene accolti in un ambiente che trasuda passione per la terra e per la natura. Una passione che va incoraggiata perché, da sempre, l’agricoltura è stata il pilastro della nostra economia unita alle bellezze del territorio e ai sapori che tutto il mondo ci invidia.