Produzioni casearie trentine: scoperti batteri benefici nei formaggi
Produzioni casearie trentine: uno studio recente mette in risalto la presenza di batteri benefici. Il formaggio, come è noto, è salutare se assunto nell’ambito di un’alimentazione bilanciata, nelle giuste quantità. In questo caso, esiste una certificazione in più: l’alimento avrebbe un effetto anche sull’umore dell’individuo. Di recente, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige ha condotto una ricerca scientifica, identificando i batteri utili in formaggi a latte crudo prodotti in provincia di Trento.
Produzioni casearie trentine: riscontrate proprietà calmanti
Aggiungiamo i dettagli. Come si chiamano i due superbatteri che entrano in scena? Parliamo dello “Streptococcus thermophilus 84C” e del “Lactobacillus brevis DSM 32386”. Essi sono registrati in una banca dati ad hoc e ora risultano di proprietà Fem. Sono in grado di produrre elevate concentrazioni di Gaba. Che cos’è? Si tratta di un neurotrasmettitore. Che caratteristiche ha? Ha proprietà calmanti. Aiuta quindi a dormire, riduce gli stati di ansia e il mal di testa provocato da sovra-eccitamento. E’ un aiuto, al fine di riacquistare la tranquillità E ancora: favorisce il sistema gastrointestinale e può collaborare all’abbassamento della pressione sanguigna nelle persone ipertese. E’ un toccasana e può essere immediatamente disponibile in un alimento: secondo quanto risulta, non è necessario nessun farmaco.
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Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Microbiology. I ricercatori hanno lavorato presso i laboratori di Microbiologia dell’Unità di Nutrizione e Nutrigenomica del Centro ricerca e innovazione. Il dipartimento di Agronomia animali alimenti risorse naturali e ambiente (Dafnae) dell’Università di Padova ha collaborato, in particolare, nella fase di caseificazione. L’Unità di Chimica vitienologica e agroalimentare del Centro trasferimento tecnologico ha dato il proprio contributo, invece, nella fase chimico-analitica. Che cosa è avvenuto? Nei laboratori di San Michele sono state studiate 36 formaggelle sperimentali, che sono state addizionate con questi batteri benefici per la salute umana. Come sono stati scoperti i batteri? Grazie all’analisi di un centinaio di campioni di latte e formaggio, provenienti da malghe e caseifici trentini. Uno screening a tappeto su più di 500 batteri è stato messo a punto al fine di trovare questi microbi buoni, utili nel quadro di una dieta equilibrata.
Produzioni casearie trentine: ecco come si sono svolte le analisi
Come si sono svolte le analisi? La ricercatrice Elena Franciosi si è espressa in questo modo: “In questo studio è stata testata la capacità dei due ceppi di produrre Gaba (ricordate il neurotrasmettitore con proprietà calmanti?) in formaggi a latte crudo. A tale scopo, sono state prodotte 36 formaggelle. Queste ultime sono state stagionate per 2, 9 e 20 giorni. Sono state poi analizzate con tecniche di ultima generazione. E’ stato riscontrato che i formaggi prodotti con i due ceppi batterici (chiamati Cri) contenevano quantità di Gaba più elevate, se paragonati ai formaggi prodotti utilizzando ceppi batterici commerciali. In conclusione, i dati hanno dimostrato che i due ceppi Cri sono dei candidati molto validi per la produzione di prodotti caseari funzionali. Ulteriori studi sono tuttora in corso, al fine di ottimizzare ed incrementare la loro capacità di produrre Gaba anche in formaggi a latte pastorizzato”.