Acqua della Senna: il caro prezzo dei Giochi olimpici 2024
L’uguaglianza è uno dei pilastri di valori che sorreggono il tempio delle Olimpiadi. Una parola, l’egalitè, di cui i nostri ‘cugini d’oltralpe’ vanno molto fieri.
Eppure, come si può parlare di uguaglianza se un atleta viene messo nelle condizioni di competere al meglio in una determinata disciplina, e un altro finisce in ospedale semplicemente per aver accettato di gareggiare nelle acque della Senna?
Un tema assai dibattuto, quello dell’utilizzo della Senna per alcune competizioni sportive. L’incertezza, infatti, ha regnato quasi fino all’ultimo minuto.
Il 17 luglio scorso, sembrava che il ‘tuffo’ di Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, potesse sancire definitivamente la balneabilità della Senna dopo anni e anni di divieti.
Eppure abbiamo assistito a una Nazione come il Belgio che ha ritirato la propria squadra, atleti finiti in ospedale, e infine il para-triathlon (Paralimpiadi) posticipato proprio in questi giorni per un deterioramento della qualità dell’acqua della Senna dovuto al maltempo: tutto questo racconta una storia ben diversa.
Ma com’è possibile? Si chiederanno alcuni. Sono stati spesi quasi 1,5 miliardi di euro per garantire condizioni ottimali.
Qualcosa è andato storto. O, forse, non poteva proprio esser raddrizzato.
È stato dato il ‘via libera’ correttamente per nuotare nella Senna?
I lavori per ripulire la Senna in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024 sono stati effettivamente molto intensi, con investimenti significativi per migliorare la qualità dell’acqua.
L’obiettivo era rendere il fiume idoneo per le competizioni sportive, in particolare per il nuoto in acque libere, e per garantire che la Senna potesse essere utilizzata anche dopo le Olimpiadi per attività ricreative.
“Tuttavia, nonostante gli sforzi, ci sono stati ancora problemi riguardanti la qualità dell’acqua. In alcuni momenti, soprattutto dopo forti piogge, l’acqua non ha raggiunto i livelli di qualità desiderati a causa degli scarichi non trattati che finiscono nel fiume. Questi problemi hanno sollevato dubbi sulla sicurezza delle condizioni per gli atleti e sulle capacità di rispettare gli standard previsti. Il via libera per le competizioni è stato dato, ma con alcune riserve. Le autorità hanno garantito che le condizioni sarebbero state monitorate attentamente, e che sarebbero state prese tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza degli atleti. Tuttavia, non tutti erano convinti che le condizioni fossero ideali, con alcuni esperti che hanno sottolineato che il fiume poteva non essere ancora pronto per eventi di questa portata senza rischi per la salute, così come poi si è verificato”, spiega Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA).
Nonostante quindi gli sforzi messi in campo dalla Municipalità di Parigi e dal Comitato Olimpico per rendere balneabili le acque della Senna, il rischio zero non esiste in un fiume che attraversa una metropoli come è Parigi.
Avvelenamento del cane: sintomi e pronto intervento
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La situazione è la stessa anche in altre città?
Avvelenamento del cane: sintomi e pronto intervento
La Senna, come molti fiumi che attraversano grandi città, ha storicamente sofferto di un elevato livello di inquinamento, dovuto a una combinazione di fattori tra cui scarichi urbani e industriali (per decenni, le acque reflue non trattate sono state scaricate direttamente nel fiume, contribuendo all’inquinamento chimico e biologico), acque piovane (durante le forti piogge, le acque piovane possono trasportare oli, metalli pesanti e altri inquinanti dalle strade al fiume), navigazione e attività portuali (le attività umane lungo il fiume, come il traffico delle navi, contribuiscono all’inquinamento con scarichi di carburanti e altri rifiuti), insufficiente infrastruttura di trattamento delle acque (la mancanza di adeguate infrastrutture per la gestione delle acque reflue e delle acque piovane ha peggiorato la situazione).
“La situazione non è unica della Senna; molti altri fiumi che attraversano grandi centri urbani in tutto il mondo affrontano problemi simili, come il Tamigi a Londra, il Danubio a Vienna e il Tevere a Roma. Questi fiumi sono
spesso soggetti a un inquinamento diffuso per via della densità abitativa e delle attività industriali nelle aree circostanti. Tuttavia, il grado di inquinamento e le strategie di mitigazione possono variare notevolmente a seconda delle risorse disponibili, delle politiche ambientali e dell’impegno delle autorità locali“, aggiunge Miani.
Quali patogeni e agenti contaminanti si celano nelle acque della Senna?
“L’Escherichia coli (E. coli) è un batterio comune che può indicare la presenza di contaminazione fecale nell’acqua. La presenza di E. coli in quantità elevate può causare infezioni gastrointestinali e altri problemi di salute. I livelli di E. coli possono aumentare a causa di diversi fattori, come le piogge intense che causano il dilavamento di acque reflue non trattate o di scoli agricoli. Oltre all’E. coli, ci sono altri patogeni che potrebbero essere presenti nella Senna e rappresentare un rischio per la salute. Tra questi, Norovirus (un virus che può causare gastroenteriti, spesso trasmesso attraverso acque contaminate), Salmonella (un altro batterio che può causare gravi infezioni gastrointestinali), Giardia (un parassita che può provocare diarrea e altri disturbi intestinali), Leptospira (un batterio che causa la leptospirosi, una malattia che può essere grave e si diffonde attraverso l’urina di animali infetti, topi e ratti in primis)”, afferma l’esperto.
Le acque della Senna, come molti corpi idrici urbani, sono soggette a varie forme di inquinamento, sia di origine umana che animale.
Le autorità sanitarie monitorano la presenza di questi patogeni, ma evitare completamente il rischio è difficile, specialmente in ambienti naturali aperti come un fiume.
I contaminanti chimici
Oltre ai contaminanti biologici un fiume può contenere contaminanti chimici che rappresentano un rischio meno immediato rispetto a quelli microbiologici, ma non per questo meno pericoloso.
“I rischi a lungo termine legati all’esposizione a queste sostanze includono effetti dannosi sulla salute, come malattie croniche e potenziali disturbi endocrini. Per esempio, l’esposizione a metalli pesanti può portare a problemi neurologici, renali e immunologici, mentre i pesticidi possono avere effetti tossici sul sistema nervoso e riproduttivo“, aggiunge il Presidente Sima.
Rispetto al passato, i fiumi odierni sono più o meno ‘puliti’?
In passato, i fiumi che attraversavano le città erano spesso più inquinati rispetto a oggi, soprattutto durante il periodo dell’industrializzazione tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Durante questa epoca, le grandi industrie e fabbriche riversavano spesso i loro rifiuti direttamente nei corsi d’acqua senza alcun trattamento, poiché le leggi ambientali e le tecnologie di depurazione erano quasi inesistenti o rudimentali.
L’inquinamento derivava non solo dalle industrie chimiche, tessili e metallurgiche, ma anche dalla mancanza di sistemi fognari adeguati, che portava al rilascio di acque reflue urbane nei fiumi. Questo contribuiva a livelli molto elevati di inquinanti chimici e biologici nelle acque fluviali.
Oggi, grazie a leggi ambientali più severe, tecnologie avanzate di trattamento delle acque e una maggiore consapevolezza dell’importanza della conservazione ambientale, la qualità dell’acqua nei fiumi cittadini è generalmente migliorata, anche se l’inquinamento rimane una sfida, specialmente nelle aree più densamente popolate o industrializzate.
Depurare le acque di un fiume come la Senna è un processo destinato a durare nel tempo?
“La depurazione di un fiume è generalmente considerata un impegno a lungo termine, che richiede sia interventi iniziali intensivi sia un monitoraggio e una manutenzione continui per garantire che il fiume rimanga in buone condizioni ecologiche nel tempo. Questo perché i fiumi sono sistemi dinamici, continuamente influenzati da fattori esterni come l’inquinamento, le attività agricole, industriali e urbane, nonché da eventi naturali come piogge e inondazioni. Il processo di depurazione di un fiume può includere diverse fasi, come la rimozione dei rifiuti solidi, il trattamento delle acque reflue, il ripristino delle sponde e la reintroduzione di flora e fauna locali. Anche dopo aver completato un intervento di depurazione, è necessario monitorare regolarmente la qualità dell’acqua e mantenere gli interventi di gestione per prevenire nuovi episodi di inquinamento“, spiega Miani.
Come ridurre al minimo i rischi se si decide di nuotare in un fiume?
Immergersi in un fiume può essere un’esperienza piacevole, ma è importante prendere alcune precauzioni per evitare infezioni e malattie, indipendentemente dalla qualità apparente dell’acqua.
Ecco quali sono i consigli dell’esperto.
Fiumi cittadini
- Evitare il contatto con ferite aperte (l’acqua dei fiumi cittadini può contenere batteri e virus, quindi è meglio evitare l’immersione se si hanno tagli o abrasioni).
- Non ingerire acqua (evitare di bere o ingerire accidentalmente l’acqua del fiume, poiché può essere contaminata da agenti patogeni o sostanze chimiche).
- Evitare l’immersione dopo piogge forti (le piogge possono aumentare il deflusso di contaminanti dalle strade e dalle fogne nel fiume).
- Informarsi sulla qualità dell’acqua (verifica se ci sono segnalazioni o avvisi di inquinamento per il fiume in cui ci si intende immergersi).
- Fare una doccia subito dopo l’immersione (lavarsi subito dopo può aiutare a rimuovere eventuali contaminanti dalla pelle).
- Indossare calzature adatte (questo protegge da possibili oggetti taglienti o da superfici scivolose sul fondo del fiume).
Fiumi fuori città (per esempio di montagna)
- Verifica delle condizioni locali (anche se generalmente più puliti, i fiumi di montagna possono essere inquinati da attività umane o dalla fauna locale, per esempio escrementi animali).
- Attenzione alle alghe e alla vegetazione (alcuni fiumi possono sviluppare alghe che possono essere irritanti o tossiche).
- Evitare l’acqua stagnante (anche nei fiumi di montagna, l’acqua stagnante può favorire la proliferazione di batteri e parassiti).
- Usare filtri per bere l’acqua (se decidiamo di bere l’acqua del fiume, è consigliabile utilizzare filtri o sistemi di purificazione per evitare l’ingestione di parassiti come Giardia).
- Osservare la fauna (la presenza di molti insetti o animali morti può essere un segnale di problemi di qualità dell’acqua).
- Considerare le temperature dell’acqua (nei fiumi di montagna, l’acqua può essere molto fredda, aumentando il rischio di ipotermia se vi si rimane immersi a lungo).
Copertina Foto di Alejandro Aznar: https://www.pexels.com/it-it/foto/citta-torre-eiffel-francia-punto-di-riferimento-20413635/
Foto di Frans van Heerden: https://www.pexels.com/it-it/foto/figura-olimpica-720456/
Foto di Polina Chistyakova: https://www.pexels.com/it-it/foto/citta-torre-eiffel-francia-punto-di-riferimento-14544821/