Sarebbero almeno 20 milioni gli italiani che in estate soffrono d’insonnia. In effetti, le alte temperature disturbano il sonno. Ma la colpa non è solamente del caldo. Ecco quali sono gli altri responsabili delle notti agitate e le soluzioni per tornare ad avere sonni tranquilli.
Il ruolo del caldo e dell’umidità
Sicuramente, fra i motivi più frequenti dell’insonnia estiva ci sono le alte temperature. Ma non è solo il caldo a rendere difficoltoso il riposo, anzi, spesso è più l’umidità a causare problemi. Se è molto alta, infatti, fa percepire al nostro organismo più gradi di quanti ce ne siano in realtà e ostacola alcune funzioni come la respirazione o la circolazione. Per combattere l’insonnia da caldo è fondamentale arieggiare la stanza da letto, ma senza esagerare. La temperatura ideale dovrebbe aggirarsi intorno ai 18- 20 gradi, mentre il tasso di umidità dovrebbe essere pari a circa il 45%. In certi casi può rendersi necessario l’utilizzo di umidificatori o condizionatori. Per avvertire meno il caldo è utile, poi, fare una doccia prima di mettersi a letto oppure bagnarsi i polsi. Non bisogna dimenticarsi di bere molto, per evitare che il sonno possa essere disturbato dalla disidratazione. Anche il letto ha la sua importanza: l’ideale è dotarsi di materassi in lattice o con lastre forate per migliorare la traspirazione e di lenzuola in lino o cotone, due materiali che donano una sensazione di freschezza.
Quando c’è troppo rumore
Anche l’inquinamento acustico può disturbare il sonno sia nelle sue fasi iniziali sia in quelle più profonde, causando insonnia. Questo fattore diventa particolarmente problematico in estate non solo perché si tende a fare più chiasso (si esce di più, si fa tardi nei locali notturni), ma anche perché, lasciando le finestre aperte a causa del caldo, si è maggiorante esposti al rumore. Come fare allora? L’ideale sarebbe sistemare la camera da letto in una zona tranquilla e isolata della casa, magari in una stanza che dà sul cortile piuttosto che sulla strada. Se non è possibile, almeno d’estate si potrebbe spostare il letto in una zona silenziosa (basta anche solo una brandina). In alternativa, via libera ai tappi per le orecchie, che attutiscono i suoni.
L’insonnia può derivare da una dieta scorretta
L’insonnia estiva può essere collegata all’alimentazione. Durante i mesi belli, infatti, si tende a mangiare in modo più disordinato e tardi, impegnando lo stomaco per diverse ore e ostacolando così il riposo. Per non correre rischi, è importante cenare almeno due ore prima di andare a dormire, evitando piatti troppo elaborati o molto ricchi di grassi che richiedono una digestione laboriosa. Attenzione, poi, alla carne: contiene la tirosina, un aminoacido che interviene come stimolante dei processi mentali, favorendo l’insonnia. Per il pasto serale è meglio preferire verdure, pasta e riso: insieme alle banane, sono ricchi di un precursore della serotonina, sostanza che a livello cerebrale induce il sonno e ha un effetto sedativo. Se prima di andare a letto si avverte il classico “buco allo stomaco” orientarsi su un bicchiere di latte caldo, che sembrerebbe favorire il sonno.
Anche il nervosismo è causa di insonnia
Il caldo eccessivo, la lontananza di persone care partite per le vacanze, l’impossibilità di lasciare le città possono esasperare stati d’animo come nervosismo, ansia e depressione, che influiscono negativamente sul sonno. Per scaricare lo stress prima di dormire si può ricorrere a un metodo di rilassamento (come training autogeno, yoga, meditazione), che diminuisce la tensione muscolare. In alternativa, può essere utile bere un infuso caldo a base di camomilla, valeriana, melissa o passiflora: sono erbe sedative e antispasmodiche che inducono il sonno, in quanto rilassano tutto l’organismo. Anche un pediluvio caldo di 10 minuti aiuta ad allontanare il nervosismo. Una volta nel letto è bene concentrarsi sulla respirazione, che deve essere lenta e profonda. Si può provare, infine, a eseguire questo esercizio. Contrarre e poi rilassare la muscolatura di braccia, collo, spalle, volto, schiena e gambe.
Attenzione ai ritmi sregolati
Durante la bella stagione la vita sociale diventa decisamente più attiva: si esce di più, si incontrano nuove persone. Il risultato è che si conduce uno stile di vita più disordinato e si rincasa sempre tardi. Può quindi essere difficile riposarsi o riposarsi bene (si ha un sonno leggero, che risulta meno ristoratore di quello normale). Chi soffre di insonnia, invece, deve cercare di avere orari regolari, deve cioè coricarsi e alzarsi più o meno alla stessa ora: così il corpo si dà una sorta di ritmo che lo aiuta a rispettare le fasi sonno-veglia.