Scuola materna

Scuola materna: ecco come affrontare l’inserimento

Settembre è tempo di campanelle che suonano. Non solo per i bambini più grandi, ma anche per quelli piccoli, alle prese con il primo anno di scuola materna. Se una piccola minoranza di bimbi vive con gioia i primi giorni dell’asilo, la maggior parte si dispera. Ecco perché mamma e papà devono armarsi di pazienza e prepararsi ad affrontare urla, pianti e capricci. Del resto, si tratta solo di una situazione temporanea. Ecco alcuni consigli per “sopravvivere” a questa fase.

Un po’ di paura è normale

I bambini non amano i cambiamenti e, di fronte a una novità, di qualsiasi tipo, spesso reagiscono agitandosi e innervosendosi. Anche quando si tratta di iniziare la scuola materna, molti si comportano in questo modo. Del resto, è comprensibile: devono passare da giornate scandite dalla presenza della mamma o di una figura famigliare e trascorse a casa, a giornate da condividere con altri bambini, in spazi nuovi e con adulti che non conoscono.

Meglio iniziare a giugno

Per questa ragione, è importante fare le cose con calma, senza accelerare i tempi. Se possibile, bisognerebbe approfittare dell’opportunità offerta da molte scuole, che già a giugno dell’anno precedente organizzano degli Open day: si tratta di una o più giornate nelle quali i bambini, accompagnati dai genitori, possono visitare la scuola materna, rendersi conto di come sono disposti i vari ambienti, conoscere le insegnanti e gli altri bambini. In alcuni casi, durante questi incontri, i piccoli possono giocare con la pasta sale, le tempere, il pongo, iniziando quindi a prendere confidenza con i materiali che useranno poi nel resto dell’anno. In questo modo, a settembre l’impatto è meno scioccante.

La scuola materna va affrontata a piccoli passi

Solitamente i bambini iscritti al primo anno non iniziano subito con il full-time. Durante i primi giorni, rimangono alla scuola materna solo qualche ora. I tempi e i modi variano da struttura a struttura. In questo modo i bimbi più piccoli possono abituarsi alla nuova situazione in tutta tranquillità e i più grandi non vengono traumatizzati in modo eccessivo dai loro pianti. Mamma e papà non devono agitarsi se il proprio figlio fatica ad abituarsi alla scuola materna: non tutti i bambini, infatti, affrontano allo stesso modo la nuova esperienza. Se molti, dopo due settimane di adattamento, sono pronti per un inserimento completo, alcuni hanno bisogno di più tempo.

In alcuni casi serve qualche giorno in più

Se il piccolo piange a lungo, non mangia, ha un atteggiamento negativo può darsi che non sia ancora pronto per il tempo pieno. In questi casi, sono le maestre stesse a suggerire un inserimento più graduale e a consigliare ai genitori come comportarsi al meglio. Mamma e papà non devono allarmarsi: è un fatto del tutto normale, legato al carattere del bambino, al processo di crescita, all’ambiente esterno. Anche in queste situazioni devono fidarsi della maestra. Possono farle presente le difficoltà del bambino, per esempio che quando torna a casa non mangia, è triste o fa i capricci, ma devono evitare di agitarsi e magari di pensare di non mandarlo più alla scuola materna. Parlando con la maestra, possono trovare la soluzione migliore.

8 consigli per i genitori

  1. Il bambino va preparato per tempo all’esperienza della scuola materna. Mamma e papà devono spiegare al piccolo, già qualche mese prima dell’inizio della scuola, che cosa succederà. Con pazienza devono fargli capire che la scuola materna è un bel luogo, che le maestre sono brave, che gli altri bambini diventeranno ottimi compagni di gioco.
  2. Chiarire al piccolo che cosa farà la mamma mentre lui è a scuola: lo aiuta a non sentirsi abbandonato e a capire che i genitori non possono sempre occuparsi di lui.
  3. È importante che mamma e papà ascoltino ciò che viene suggerito loro dalle insegnanti: si tratta di professioniste preparate che sanno perfettamente come gestire le varie situazioni, quindi, non c’è nulla da temere.
  4. Non contraddire la maestra davanti ai bambini, in caso contrario i piccoli perdono fiducia nell’insegnante.
  5. Quando si accompagnano i bambini alla scuola materna non abbracciarli o tenerli troppo in braccio, altrimenti il distacco è più difficile. Inoltre, in questo modo si possono turbare anche i bambini che sono già arrivati e che hanno già salutato i loro genitori.
  6. Se il bambino piange e urla, non farsi intenerire, ma lasciarlo alle maestre, le quali eventualmente sanno riconoscere le situazioni critiche e avvisare i genitori. Se le insegnanti dicono che è tutto normale, non bisogna preoccuparsi.
  7. Imparare a fidarsi della maestra e a lasciarle le redini della situazione. Le maestre non sono rigide, ma molto flessibili. Se il bambino non vuole giocare o dormire, all’inizio non lo forzano, ma gli danno tempo e modo di abituarsi alla nuova realtà. Solo dopo un po’ e se si rendono conto che quelli del bambino sono capricci, adattano una linea un po’ più dura, ma mai aggressiva. Quindi, non bisogna temete alcunché.

About Silvia Finazzi

Giornalista freelance dal 2001, giornalista professionista dal 2008, web writer e copywriter dal 2010, scrive principalmente di salute, medicina, attualità, benessere, tecniche naturali, alimentazione, psicologia e maternità. Attualmente, è caporedattore del free press Io Bimbo Magazine, collabora con il sito www.bimbisaniebelli.it, il magazine www.modaacolazione.com, il settimanale Viversani&belli e il mensile Come Stai. Inoltre, svolge attività di web writer, content editor e copywriter per diverse aziende. Ha scritto diversi libri e volumi e ha vinto quattro premi giornalistici.

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