Tricogramma e mineralogramma: i test sui capelli che parlano di salute
Non tutti sanno che esistono alcuni test diagnostici che possono essere considerati altrettanto se non, in alcuni casi, persino più accurati delle normali analisi del sangue.
Ci focalizzeremo, quindi, sul tricogramma e sul mineralogramma.
Il tricogramma
Il tricogramma, o analisi dei capelli, è un test che permette di esaminare lo stato di salute dei capelli il cui processo naturale si articola nelle fasi di crescita, involuzioni e riposo, rispettivamente conosciute come anagen, catagen e telogen. Attraverso questo test si determina, quindi, non solo lo stato di salute generale dei capelli, ma anche eventuali condizioni anomale o persino malattie del cuoio capelluto, come per esempio
- a) l’alopecia areata, una patologia in cui la caduta dei capelli (o altri peli del corpo) si manifesta tipicamente a chiazze ossia circoscritta in specifiche aree e
- b) l’alopecia diffusa che, al contrario indica una caduta dei capelli (defluviumo effluvium) distribuita su tutto lo scalpo.
Per sottoporsi al tricogramma, bisogna attendere almeno dalle 2 alle 3 settimane dall’ultima tinta e dai 5 ai 7 giorni dall’ultimo lavaggio. L’esame consiste nella epilazione, ossia rimozione dal cuoio capelluto, di circa 50-70 capelli con una pinza con la quale vengono rimosse anche le radici.
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Il risultato dell’esame dei capelli al microscopio permette di avere informazioni sulla crescita del capello e sulle condizioni sia del suo fusto sia della sua radice. In un soggetto sano ed in assenza di patologie del cuoio capelluto, circa l’80% dei capelli risulterà in crescita, quindi nella fase anagen, circa l’1% in quella di transizione, quindi catagen, e la percentuale rimanente nella fase di riposo o telogen. Nel caso la percentuale di capelli in questa fase superasse il 20% ciò potrebbe indicare una condizione di alopecia androgenetica o calvizie.
Il mineralogramma
È un modo per verificare eccessi e carenze nutrizionali ma anche il livello di tossicità accumulato nell’organismo.
Noto anche come Analisi Minerale Tissutale, il test è molto semplice e del tutto indolore. Basta tagliare alla radice una piccolissima ciocca di capelli (ne basta circa un grammo) che verranno poi sottoposti a un esame di spettrofotometria atomica.
Tramite questo test è possibile individuare la presenza, la quantità e la qualità dei vari minerali (oligoelementi) assimilati dal corpo e, quindi, in base alla loro carenza o al loro eccesso, stabilire anche il tasso metabolico basale, ossia il numero di calorie di cui il corpo ha bisogno per eseguire le sue funzioni essenziali, volte a sostenere la stessa vita, e che includono
- respirazione,
- circolazione sanguigna,
- produzione cellulare,
- elaborazione e metabolizzazione delle sostanze nutritive assorbite e
- sintesi proteica, cioè il processo biochimico mediante cui l’informazione genetica contenuta nel DNA tramite il messaggero mRNA, ossia l’acido ribonucleico, viene convertita in proteine.
Non solo per i capelli
Identificare eventuali eccessi o carenze di minerali è fondamentale non solo ai fini della valutazione dello stato di salute dei capelli di per sé, ma anche e soprattutto per determinare la presenza di sostanze nocive, quindi tossiche e persino cancerogene, che possono compromettere oltre al naturale processo di crescita dei capelli, anche e soprattutto lo stato di salute generale dell’individuo.
I livelli dei minerali nei capelli superano di gran lunga quelli contenuti nel sangue in quanto durante la loro crescita il flusso sanguigno deposita nel follicolo pilifero (la struttura particolare della pelle che genera le cellule che costituiranno il pelo) e nel fusto del capello i vari elementi nutritivi e tossici che ha trasportato. Questi ultimi vengono quindi incorporati e saldati fermamente all’interno del capello.
La raccolta e le analisi minerali dei capelli seguono dei protocolli rigorosi che includono gli stessi criteri e la stessa diagnostica di laboratorio richiesti, e conseguentemente applicati, per l’esame dei metalli nel sangue e nell’urina. (Fonte: Jenkins DW. Toxic Metals in Mammalian Hair and Nails. EPA Report 600, 1979)
Nel prossimo articolo esamineremo in che modo l’Analisi Minerale Tissutale può aiutare nell’ identificare condizioni di deficit e/o di eccessi nel corpo, consentendoci di intervenire prontamente per salvaguardare la nostra salute o ripristinarla.
IMPORTANTE
Le informazioni contenute nel presente articolo hanno solo scopo informativo e non sono da considerarsi assolutamente parere medico. Qualunque sia il vostro problema di salute, consultate prima il vostro medico. Per quanto riguarda l’attuale emergenza COVID-19 contattate gli organi competenti.