Lamentarsi è qualcosa che tutti facciamo a vari livelli: che si tratti di brontolare quando si è in coda in mezzo al traffico, o alla cassa di un supermercato, sentiamo tutti la necessità di sfogarci, dare fuoco alle polveri di tanto in tanto. Questo è naturale e salutare. Come per la rabbia, non è mai bello “imbottigliare” i propri sentimenti. Tuttavia, quando lamentarsi diventa un’abitudine, allora sì che può nuocere a molti aspetti della nostra vita, da quello professionale a quello relazionale.
Lamentarsi per mezz’ora al giorno danneggia il cervello
Una ricerca dell’Università di Stanford ha dimostrato che lamentarsi continuamente riduce l’ippocampo, un’area del cervello che è fondamentale per la risoluzione dei problemi e il pensiero intelligente. Danneggiare l’ippocampo è pericoloso, soprattutto se si considera che è una delle aree cerebrali primarie distrutte dall’Alzheimer.
Dalla ricerca è emerso che le lamentele ripetute “ricablano” il cervello, in modo tale da creare un’attitudine vera e propria al lamento, indipendentemente da quello che ci accade intorno. In pratica lamentarsi diventa un comportamento “predefinito” e ciò cambia di molto il modo in cui le altre persone ci percepiscono: ecco manifestarsi il pericolo per le nostre relazioni sociali. D’altronde, chi ama frequentare persone che si lamentano continuamente?
Sfortunatamente, questo non è l’unico effetto negativo del lamentarsi: quando ci lamentiamo, il corpo rilascia l’ormone dello stress, il cortisolo. Quest’ormone è utile nelle situazioni in cui è effettivamente necessario entrare in una modalità di lotta o fuga, ma diventa nocivo se viene rilasciato nel corpo su base regolare. Il cortisolo, infatti, può causare ipertensione, colesterolo alto, diabete, obesità, malattie cardiache e può persino aumentare le possibilità di avere un ictus. Lamentarsi è quindi qualcosa che fa molto più male che bene.
Lamentarsi: come invertire la rotta
La tendenza a lamentarsi spesso può essere un’abitudine difficile da rompere, perché saranno stati creati dei percorsi neurali che non andranno via da soli. Ma la buona notizia è che ci sono cose che possiamo fare per riqualificare il nostro cervello verso la positività. Eccone quattro.
Tieni un diario delle lamentele – Le persone “lamentose” in genere hanno la tendenza a lamentarsi con chiunque. Se fai parte di questo gruppo di persone, prova a non dire più nulla e a scrivere in un diario i tuoi pensieri e l’oggetto del tuo lamento. Fare ciò ti permetterà di uscire dalla spirale negativa della lamentela, senza coinvolgere o dare fastidio ad altri. Sul tuo diario puoi anche rispondere a queste domande: “Che cosa sta succedendo ora?”, “Come mi fa sentire ciò?”, “Come voglio proseguire?”.
Spostati fisicamente – Quando possibile, il modo migliore per interrompere il ciclo di lamentele è spostarsi da dove si è. L’attività fisica immediata è la cosa migliore da fare. Se non puoi farlo in quel preciso momento, trova il modo di andare su e giù per le scale. Anche una passeggiata quotidiana di 30 minuti può aiutarti a liberare la tua mente dalla negatività e a darti una nuova prospettiva.
Verifica la tua lista di amici – Il vecchio detto “la miseria ama la compagnia” è attinente all’argomento: se ti circondi di persone che hanno la tua stessa propensione a lagnarsi, vi “nutrirete” reciprocamente. Il risultato sarà una spirale di lamentele, che potrebbe rivelarsi impossibile da evitare. Nota se, dopo essere stato in compagnia di amici o colleghi, il tuo umore è migliorato o peggiorato. Se vale l’ultima ipotesi, prendi in considerazione una rivalutazione del tempo da trascorrere in compagnia di alcune persone.
Assegnati una penalità per ogni volta che ti lamenti – Ecco un esercizio utile per smettere di lamentarti. Tutto quello che devi fare è mettere da parte un barattolo e inserirvi 2 euro, ogni volta che ti lamenti di qualcosa. Il denaro che metti in quel barattolo ti ricorda che lamentarsi ha un costo.
Alla fine di ogni mese, con il denaro accumulato nel vaso contribuisci a un’organizzazione benefica che vorresti sostenere. Questo sistema ti costringe a realizzare consapevolmente ciò che stai facendo, il che rende più facile correggere la tua mentalità.
Lamentarsi: lo si fa spesso su cose che si possono cambiare
E’ curioso, normalmente le persone si lamentano del lavoro, delle loro relazioni, degli amici, del loro peso, della noia o del loro disordine. Tutte queste cose sono mutevoli.
Si possono trovare un lavoro migliore e nuovi amici. Ci si può trasferire in un’altra città. È possibile modificare la dieta e il programma di allenamento e perdere peso. Possiamo chiedere quello che vogliamo. Come diceva la grande Maya Angelou, “Se qualcosa non ti piace, cambiala. Se non puoi cambiarla, cambia il tuo atteggiamento. Non lamentarti.” Invece, la maggior parte delle persone trova più facile lamentarsi che intraprendere azioni scomode, le quali produrranno ciò che vogliono veramente. Quando ci ritroviamo a lamentarci, proviamo a chiederci: “Che cosa preferirei o sperimenterei? E come potrei crearlo?”. E poi facciamolo.