Vuoi essere felice? Impara a dominare la tua scimmia
Nella filosofia buddista, la mente umana viene spesso paragonata ad una scimmia. Secondo questa teoria, così come le scimmie saltano da un ramo all’altro e sono sempre agitate, allo stesso modo la mente scimmia salta da un pensiero all’altro e in questo modo ci rende stanchi, confusi, oltre che infelici.
Il continuo passare da un pensiero all’altro in maniera frenetica, crea una giungla di grovigli: i pensieri si intrecciano e si sovrappongono, e alla fine si finisce per avere una terribile sensazione di vuoto.
La scimmia ci sottrae energie
Avete presente quando ci si siede alla scrivania con l’intento di fare un determinato lavoro, e ci si collega un attimo on line per vedere la posta elettronica? Spesso è il momento in cui la mente scimmia prende il sopravvento, si finisce per guardare la posta, controllare i social, cliccare su quel link interessante….e così, alla fine, non abbiamo neanche iniziato il lavoro per cui ci siamo seduti alla scrivania.
Peggio ancora della mente scimmia è la mente scimmia spaventata: in questo caso nella nostra testa spunteranno una serie di pensieri casuali, tutti incentrati sul perché non possiamo fare una cosa e su cosa succederà di conseguenza. Diventiamo abilissimi a spaventarci da soli prevedendo catastrofi e fallimenti continui.
Gestione obesità: in aiuto arriva un dispositivo medico virtuale
Superato lo scoglio di decidere di mettersi a dieta, c’è quello poi di mantenerla. Impresa molto…Per vivere serenamente: dobbiamo domare la nostra scimmia
Gestione obesità: in aiuto arriva un dispositivo medico virtuale
Sì, perché se non impariamo a controllare i nostri pensieri, ci troveremo con una mente impazzita, incapace di concentrarsi su un unico pensiero ma sempre in movimento da uno all’altro senza possibilità di prendere coscienza di qualsivoglia aspetto della vita. E di conseguenza, senza la possibilità di concentrarci su ciò che ci rende felici.
La buona notizia è che l’antidoto anti-scimmia esiste, e non ci costerà nulla se non pochi momenti della nostra giornata. E si ripaga da solo, perché investendo questi pochi momenti, riusciremo a mandare via le scimmie dalla nostra testa e avremo più tempo di qualità.
Piccoli trucchi per domare la scimmia della nostra mente
Tieni un diario: la scrittura ci obbliga a portare l’attenzione esattamente sulla pagina che stiamo scrivendo, e c’è un innegabile potere delle parole che consente alla chiarezza di prendere il posto della confusione.
Medita: ci vuole pratica per non sentirsi ansiosi, ma bastano pochi minuti al giorno per imparare ad osservare i nostri pensieri e lasciarli andare.
Respira: prenditi 5 minuti e inspira consapevolmente la pace attraverso il naso poi espira stress e tensioni attraverso la bocca. La respirazione consapevole ci permette di calmarci immediatamente.
Cammina: la natura è una grande guaritrice, quindi, appena puoi, trova il tempo di stare un po’ in mezzo alla natura, fermo o in movimento, e lascia che la natura ti avvolga.
Fai un bagno rilassante: acqua calda e profumata, in un ambiente silenzioso, acquieta immediatamente la mente. Nel silenzio del nostro relax possiamo ascoltare le nostre paure, e quando riusciamo a riconoscerle, le stesse paure perdono automaticamente potere. Quando i bambini sono agitati i pediatri consigliano di far loro un bel bagno caldo, funziona anche con gli adulti.
Prenditi del tempo: ci vuole poco. Basta prendersi, ogni giorno, pochi minuti per stare da soli con se stessi, nei quali respirare profondamente e lasciare che i pensieri fluttuino lontani. Il fine ultimo è non pensare, perché, secondo i monaci buddhisti, se nessuno trattiene i pensieri, questi spariscono.
Fa la cuccia, scimmia!
Dopo qualche giorno vi renderete conto di avere una mente più libera: la vostra scimmia è stata sedata e con questo nuovo set mentale potrete iniziare a focalizzarvi solo sui pensieri positivi e sul fatto di essere più felici. Sapete come diceva Julie de Lespinasse?
“Se puoi ottenere tranquillità e calma, sii certo di aver catturato la felicità”, insomma, è un po’ come dire che la serenità assomiglia molto alla felicità.