Cinzia Mammoliti : laureata in Giurisprudenza nel 1993 con perfezionamento in Criminologia, Psicopatologia forense e Psicologia criminale, si occupa di consulenza e formazione dopo aver lavorato per molti anni con donne e minori vittime di violenza.
Con queste parole la scrittrice si presenta a chi approda, attraverso chissà quali percorsi, al suo sito, un non-luogo accogliente in cui ci viene indicata la strada per affrontare le nostre debolezze e difficoltà di carattere psicologico, senza neanche il senso di timore che ci assale all’atto del suonare il campanello dello studio di uno psicoterapeuta.
La sua specializzazione nel settore l’ha portata a confrontarsi con persone che hanno molto sofferto nella loro vita ( ovviamente, chi gode di ottima salute psicologica non sente il bisogno di un aiuto a vivere) e a mettere nero su bianco una casistica di attacchi e contrattacchi.
L’ultimo suo lavoro, “Non mi freghi più. Prontuario operativo per difendersi da manipolatori relazionali, narcisisti patologici, psicopatici & Co.”, analizza da un ulteriore punto di vista l’influenza tossica che esercitano persone da lei definite killer dell’anima, capaci di un lavoro tanto subdolo quanto efficace a danno delle loro (spesso) inconsapevoli vittime.
Poiché la favoletta che recita “a Natale siamo tutti buoni, dal 7 gennaio giù la maschera e si ritorna ad essere ciò che si è realmente” non incanta più nessuno, non sarebbe male mettere nella sporta dei doni anche questo veloce prontuario, da regalarsi in primis o da regalare a chi vive non lontano da noi e, soprattutto, vive male.
Cinzia Mammoliti, il primo passo da fare è conoscere la vera natura delle persone
Scritto con uno stile poco incline alla bella forma fine a se stessa, privo degli scrupoli del politicamente corretto (dire e non dire, proprio come fanno i manipolatori), il manuale entra subito nel vivo, partendo dal presupposto che ci è dato difenderci solo a fronte della conoscenza consapevole di chi ci è ostile, dopo averne reso inoffensive le armi.
Secondo Cinzia Mammoliti, la prima credenza da abbattere è quella che chiunque rivesta un ruolo professionale o una posizione sociale importante sia ipso facto una brava persona.
In realtà sotto la superficie patinata si nasconde spesso un “vampiro energetico”, che si nutre della disponibilità altrui, aumentando smisuratamente la propria autostima mentre annienta quella altrui. Esercita la sua violenza psicologica trasformandosi in manipolatore relazionale, forte della sua posizione e del “principio di autorità” che gli consente spesso di agire indisturbato.
“Il mondo è pieno di idioti e questi ricoprono spesso cariche importanti: quant’è tristemente vera questa considerazione di Cinzia Mammoliti, i cui esempi sono quotidianamente sotto i nostri occhi, se solo ci sforziamo di tenerli aperti!
Basta nascondere la testa sotto la sabbia, è il momento di dire loro “non mi freghi più”, la colorita espressione che la Dottoressa ha scelto come titolo del suo manuale.
Una società come la nostra, fondata nei secoli su famiglia e religione, trascina il retaggio del suo passato faticando, per esempio, a dichiarare apertamente che la famiglia, in alcuni casi, è “la prima e più importante sede di scollamento dai nostri reali bisogni”. Troppe volte gli stessi genitori fagocitano i loro figli per la propria autocelebrazione, vivono in essi la vita che avrebbero voluto ignorando i loro reali desideri, generano adulti infelici, fragili e insoddisfatti.
Sono essi i manipolatori più difficili da combattere, perché per farlo dobbiamo andare contro i nostri stessi sentimenti, contro un amore che sentiamo dovuto comunque e sempre.
Spostando l’attenzione dai legami parentali alle relazioni d’amore il discorso si fa ancora più chiaro, dal momento che tutti o quasi tutti siamo passati attraverso una relazione d’amore che ha generato sofferenza, dove il partner si faceva desiderare, si negava, spariva e ricompariva, mettendo in atto una diabolica e sofisticata tecnica di manipolazione.
Sono uomini e donne che giocano al gatto e al topo e sono capaci in questo modo di soggiogare gli altri tenendoli legati a sé in relazioni di durata anche pluridecennale, sebbene le occasioni di sofferenza non siano certo poche.
Sta a noi scindere un simile tipo di legame, anche se ci viene chiesto di pagare un conto molto salato: dobbiamo trovare il nostro benessere, negli affetti e nel lavoro, e sottrarci a quello altrui, quando è imposto.
Cinzia Mammoliti identifica i caratteri dei manipolatori e ci indica come combatterli
Siamo tutti manipolatori potenziali, di ciò dobbiamo farci una ragione: sin da quando, in culla, abbiamo pianto sino allo sfinimento per attirare l’attenzione dei nostri neo-genitori e farci prendere tra le braccia ci siamo comportati come tali, spinti dall’impulso al ben-essere.
Crescendo, la maggior parte di noi ha accantonato questo atteggiamento, ma qualcuno lo ha portato al parossismo, credendosi vicino alla perfezione e servendosene in ogni contesto a lui favorevole.
Narcisista ed egocentrico, un simile soggetto possiede scarsa intelligenza emotiva, è immaturo e inaffidabile e ha rispetto solo per i suoi bisogni, soffre di invidia e gelosia nei confronti degli altri ma nega costantemente di avere simili caratteristiche.
A questo proposito Cinzia Mammoliti è esaustiva e chiara nell’elencare tipologie di individui con cui si ha quotidianamente a che fare, con una chiara distinzione tra chi soffre di disturbi psichiatrici e chi no. I soggetti biologicamente sani che mettono in atto efficaci abilità manipolatorie vivono vicino a noi e spesso con noi e sono capaci di distruggere relazioni che avrebbero potuto essere sane e soddisfacenti.
Se si tratta di uomini (come sembra essere nella maggioranza dei casi) scatta nella donna la sindrome della crocerossina, altamente autodistruttiva, perché individui di tal fatta non cambiano il loro modo di essere, impongono il cambiamento agli altri.
Essi non ascoltano realmente, non comunicano nei modi tradizionali, aggrediscono verbalmente e schiacciano nell’angolo la loro vittima, che perde sempre più fiducia in se stessa, lasciandosi avvolgere dalle spire del manipolatore. Il soggetto manipolato deve trovare il mezzo a lui più congeniale per sottrarsi allo stress e alle conseguenze psicosomatiche che ne derivano, per recuperare un’adeguata qualità della vita.
Di manipolazione relazionale, ci dice la dottoressa Cinzia Mammoliti, ci si può ammalare anche seriamente, se non si riesce a interrompere relazioni tossiche, ad allontanarsi da chi ci fa del male, a girare le spalle per sempre a chi ci procura sofferenza e stress.
In conclusione del suo manuale, agile e chiaro affinchè sia alla portata dei non specialisti e possa essere d’aiuto a tutti, vengono fornite le indicazioni pratiche, una sorta di kit di sopravvivenza per il manipolato consapevole, desideroso di spezzare il legame con il manipolatore: certo non sarà facile, ma la contro-manipolazione può essere molto efficace se si impara ad ignorarlo, a destabilizzarlo col silenzio, a dichiarare col linguaggio del corpo di aver raggiunto finalmente l’indifferenza nei suoi confronti.
Così, protetta dalla sua corazza emotiva, la vittima tornerà a riprendersi la sua vita dopo aver rimodulato la sua autostima e aver compreso l’efficacia, ad esempio, della tecnica della pietra grigia.
Solo allora, non prima, potrà davvero guardare serenamente negli occhi il suo mancato interlocutore e dirgli “ non mi freghi più, hai giocato con la mia vita e i miei sentimenti, hai fatto sì che io mi colpevolizzassi ma adesso basta, davvero non mi freghi più”.
TITOLO : Non mi freghi più
EDITORE : Autoprodotto
PAGG. 144, EURO 14,00