Daniela Rossi, un affascinante percorso tra psicologia e fisica quantistica
Dire che Daniela Rossi sia una scrittrice è riduttivo ed impreciso, perché è molto di più: psicologa, giornalista, scrittrice di romanzi e autrice di saggi, pittrice, fotografa e amante appassionata del mondo, al punto di voler trasmettere questa sua passione anche ai suoi lettori.
Daniela Rossi è l’esemplificazione del concetto in base al quale siamo anche ciò che sappiamo: le sue conoscenze ad amplissimo raggio le hanno permesso la scrittura di “Materia che sogna”, un saggio ricchissimo di spunti e citazioni in cui riflette sull’essere umano, fatto di materia ma dotato di facoltà straordinarie che gli consentono di sognare, di avere una coscienza, di possedere migliaia di ricordi e di vivere esperienze ancora non del tutto razionalmente spiegabili.
Il saggio è il risultato di quarant’anni di letture, come la stessa autrice afferma, che l’ hanno avvicinata ai mostri sacri della fisica moderna così come ai pensatori che hanno lentamente svelato, a partire dall’inizio del secolo scorso, i meccanismi della nostra mente, le strade a volte lineari ma più sovente tortuose del nostro pensare.
Un’intervista a Daniela Rossi
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La tecnologia sta cambiando stile di vita e abitudini di molte persone. Laptop e computer sono… Come e perché è passata da una scrittura narrativa ad una prettamente espositiva, saggistica?
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Sono una lettrice di saggi e le storie che ho raccontato nei libri precedenti credo lo lascino intuire. Ho approfondito la psicologia dei personaggi, la loro filosofia di vita. Può essere che il lettore non sia venuto a sapere se il protagonista era biondo o castano, elegante oppure no o come fosse esattamente l’ambiente in cui si muoveva ma ne ha conosciuti i pensieri più intimi, le motivazioni, le dipendenze, i desideri e i timori. In questo nuovo libro oltre ai contenuti psicologici e filosofici, ci sono ampi riferimenti alla fisica. Era importante affrontare un argomento tanto vasto con rispetto e cautela. Ho scritto questo libro attingendo alle mie letture nel campo delle scienze e all’esperienza come psicologa e giornalista.
Come ritiene di poter associare fisica quantistica e psicologia, due ambiti apparentemente privi di connessione?
Ho potuto farlo perché la necessità di una connessione è stata dichiarata più volte in ambito scientifico, ad esempio da Albert Einstein, del quale è noto il lato profondamente umano e Neil Turok, attualmente uno dei più importanti fisici del mondo. Il primo ha scritto che la nostra epoca è caratterizzata da meravigliosi successi nel campo delle scoperte scientifiche ma che né questi né le loro applicazioni tecniche possono garantirci da soli un’esistenza dignitosa se non si tiene presente la dimensione individuale e morale. Il secondo ha auspicato che tutti possano guardare il mondo come lo guardano oggi i fisici quantistici, in modo olistico e lungimirante. Secondo Turok occorre collegare le scoperte della fisica per la comprensione della realtà con le nostre possibilità e caratteristiche di esseri umani. E’ sua anche la frase che ho scelto di inserire nell’ultimo capitolo del mio libro per il suo valore etico: “ E’ venuto il momento di mettere in connessione la nostra scienza con la nostra umanità e di far sì che entrambe mirino più in alto. Se solo potessimo collegare la nostra intelligenza al nostro cuore si spalancherebbe la porta verso un futuro più luminoso”.
Quale convinzione ha ricavato in seguito alle esperienze personali che racconta nel libro?
Nessuna certezza riguardo a dimensioni che un individuo consapevole dei limiti umani può avere la presunzione di negare o affermare. Ne ho ricavato però la convinzione che sia importante e necessario approfondire la ricerca e lo studio riguardo alle nostre possibilità percettive e ad alcuni stati di coscienza estremamente interessanti. Il progresso scientifico esige un realistico impegno per la conoscenza anche in questo ambito. Occorre lo stesso genio e lo stesso coraggio che ha avuto Freud quando ha guardato ai sogni come a un’opportunità per la ricerca in un’epoca in cui era imbarazzante anche il solo farvi riferimento.
La materia che sogna siamo noi ?
Sì e per certi versi siamo ancora un affascinante mistero. La scienza studia la materia di cui siamo fatti ma non sa ancora darci risposte riguardo alla coscienza, alle considerazioni metafisiche, al bisogno di trascendenza, alle grandi aspirazioni, alla dimensione artistica. E non è chiaro come possano i nostri processi biologici, che pure individuati singolarmente risultano comprensibili, tradursi tutti insieme in un’esperienza soggettiva coerente. La fisica quantistica ha ampliato il nostro sapere ma ha diminuito la convinzione, che gli scienziati prima avevano, di poter arrivare davvero a capire la natura. E tutti noi abbiamo con l’intero universo un rapporto molto più strano di quanto potessimo immaginare.
Daniela Rossi si muove tra fisica e metafisica
Da quanto detto si evince con chiarezza come sia necessario muoversi con cautela nel testo, data la ricchezza dei suggerimenti in esso contenuti.
Daniela Rossi ricorda come la presunzione dell’uomo di conoscere la verità ultima sia sempre esistita, come uomini della portata di Galileo Galilei siano stati considerati addirittura eretici, anziché scienziati, ma sottolinea anche il fenomeno contrario, ovverosia come alcune religioni e filosofie abbiano offerto grandi spunti alla scienza, allargandone i confini.
D’altra parte non possono essere ignorati fenomeni come i segnali “a distanza” che permettono comunicazioni mai avvenute in altro modo, come quelle tra una madre e un figlio, ad esempio, capaci di “sentire” l’accadere di un fatto nel momento stesso del suo essere.
Suggestioni? Qualcuna, forse, ma difficile pensare che lo siano tutte, solo perché la scienza non sa spiegarle.
Lo stesso Freud basò i suoi studi su quanto di più soggettivo possa esistere, cioè i sogni, elaborando teorie che, benchè oggi superate, aprirono la strada a scienze umane capaci di interpretare (e a volte guarire) stati mentali precedentemente ignoti.
Non siamo solo costituiti di razionalità, Daniela Rossi lo sottolinea ripetutamente nel corso della sua esposizione, ma anche di una parte irrazionale difficile da imbrigliare, capace di manifestarsi in modi diversi, come successo all’autrice che ci mette a conoscenza anche di sue intime esperienze personali.
Mai come oggi, d’altra parte, l’umanità sembra protendersi alla ricerca di risposte non scontate: sono stato “altro” prima di ciò che sono ora? Posso davvero ritornare a ripercorrere le mie vite precedenti o sentirmi, in casi specifici, capace di abbandonare il mio corpo per osservarlo dall’esterno?
Il rischio di cadere nelle spire dei cialtroni è reale, se non si è supportati da adeguate conoscenze sul contesto in cui questi dubbi sono possibili, e l’autrice ne è consapevole, ma questo non deve impedire la volontà di continuare a cercare delle risposte al momento ancora ignote.
“Il cervello caratterizza psichicamente ogni apparenza sensoriale e sappiamo che le emozioni più controllate, i desideri e le paure inconsce, possono agire sulla psiche, tanto da coinvolgere o ingannare i sensi.
La mente elabora il materiale conoscitivo secondo l’insieme di operazioni che chiamiamo pensiero: seleziona, semplifica, astrae, corregge, confronta, analizza o sintetizza, distingue o inserisce in un contesto.
I nostri sensi, variabili nel tempo e nell’arco della vita, possono essere condizionati da ricordi oppure confusi da false immagini, inoltre colgono solo una parte dei fenomeni che ci circondano, tanto che a volte ricorriamo all’intuito per integrarli.” (pag. 84)
Noi siamo tutto questo e anche di più: vale dunque la pena continuare a interrogarci, a cercare risposte, a tentare definizioni che valgano universalmente, a studiare noi stessi (siamo l’unica specie vivente a cui ciò sia concesso).
Il saggio di Daniela Rossi può essere di stimolo e di aiuto, per chiunque voglia intraprendere l’impervio sentiero della comprensione.
TITOLO : Materia che sogna
EDITORE : Anima Edizioni
PAGG. 140, EURO 12,00 (la versione cartacea sarà disponibile dal 1 maggio, versione eBook euro 8,99, già in distribuzione)