Marcella Nardi, il fascino ambiguo dei labirinti
Di Marcella Nardi, italiana trapiantata a Seattle, abbiamo avuto occasione di parlare presentando uno dei personaggi da lei creati, Marcella Randi, commissario incaricato spesso di indagini che richiedano una notevole perspicacia.
Poiché la vita della scrittrice scorre ormai da anni sui binari statunitensi, a Marcella Randi si è affiancato un nuovo personaggio, Joe Spark, un avvocato penalista con un’accesa passione per le investigazioni, che vive ad Alki, un paesino sulla baia di Seattle.
Da avvocato a detective per Joe il passo è sempre breve, come dimostrato dalla prima vicenda che lo ha visto protagonista, “Morte all’ombra dello Space Needle”, in cui lo si è visto intento a riaprire un cold case per dare giustizia a vittime innocenti.
Nel secondo romanzo della serie “Le indagini dell’avvocato Joe Spark” gli tocca confrontarsi con un cliente anomalo, nei suoi atteggiamenti e nelle sue richieste, che stuzzica la sua curiosità e il suo spirito da detective.
Marcella Nardi racconta la vita come un labirinto
Si chiama Eddy Robbins il cliente protagonista de “L’architetto dei labirinti” che si presenta una mattina nello studio che Joe condivide con il socio Brett Carlstad, chiedendogli di occuparsi del suo matrimonio ormai in frantumi, cercando di arrivare ad un divorzio che sia per lui il meno doloroso possibile. Economicamente parlando, in primis.
Ciò che appare sin da subito inquietante è il modo di agire di Eddy, nervoso e irrequieto, che sfocia nella proposta di utilizzare come prova certa dell’infedeltà della moglie Donna un piccolo registratore che riporta le telefonate, le sordide banalità, tra la donna e il suo amante.
Eddy Robbins ha ereditato dal padre, insieme al fratello Jordy, un vivaio alla periferia di Alki, nel cui ambito egli si è interessato sempre di architettura di giardini, specializzandosi poi nella costruzione di labirinti di piante: un lusso che non molti clienti si possono permettere e che Jordy vorrebbe eliminare del tutto a vantaggio di attività più redditizie.
Ma per Eddy dar vita a labirinti sempre diversi è diventata una ragione di vita, a cui non vuole rinunciare.
In fondo, come appare chiaro a Joe Spark e come lo svilupparsi dei fatti avrà modo di dimostrare, ognuno di noi ha un suo articolato labirinto interiore, all’interno del quale trascorre le sue giornate in perenne attesa di trovare il filo di Arianna che lo porti finalmente all’esterno.
Per i protagonist di Marcella Nardi è così, Eddy è soltanto colui che ha ribaltato l’interno all’esterno, ricostruendo nei giardini le sue inquietudini.
La situazione è certo complessa, ci sono prove “rubate” su cui non ci si può basare, ma il danno della vittima potrebbe essere duplice, potrebbe perdere sia la moglie che il lavoro, per soddisfare le esigenze economiche della consorte in sede di divorzio.
Benchè inizialmente perplesso, l’avvocato Spark accetta l’incarico, riproponendosi di scoprire chi sia l’amante di Donna, la cui voce registrata gli è sembrato di riconoscere., alla cui agenzia lo studio si rivolge per cercare nuovo personale, adatto alle specifiche esigenze.
Alle vicende dei Robbins si vengono ad intrecciare quelle dei coniugi Robelin, Andrew e Rianna, alla cui agenzia lo studio si rivolge per cercare nuovo personale, adatto alle specifiche esigenze.
I facoltosi Robelin vivono in una casa costruita all’interno di una chiesa sconsacrata, trasformata grazie all’ingegno di un architetto visionario nel corso di una visita Joe avrà modo di conoscere anche la loro baby sitter, Eloisya Moore.
Non occorre molto tempo a Spark per comprendere che l’incarico che ha accettato lo spingerà ben oltre una semplice causa di divorzio, perché tutti i protagonisti hanno scheletri nell’armadio da tenere ben nascosti, unitamente al fatto che abbiano pochi scrupoli nel perseguire i loro fini, senza fermarsi di fronte ad alcun ostacolo.
Che cosa lega i Robbins ai Robelin?
Perché l’avvocato ha sempre più la sensazione di essersi inoltrato in un labirinto del quale non riesce a vedere la fine, ingarbugliandosi sempre più in supposizioni errate?
La causa di divorzio appare sempre meno interessante, sino a cessare del tutto di esserlo, nel momento in cui la chiesa sconsacrata del Buon Pastore diventerà il macabro scenario di un triplice omicidio.
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La pubblicità non è una scienza. È persuasione. E la persuasione è un’arte. (Bill Bernbach, pubblicitario)…Un intreccio ardito lega le vite dei personaggi di Marcella Nardi
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Da questo momento in poi Joe Spark veste i panni del detective e non lesina indagini accurate, che lo portano a scoprire la falsità che spesso accompagna i comportamenti umani e rende le persone ben diverse all’apparenza rispetto a ciò che sono realmente.
La sua caparbietà, l’ossessione per i particolari, l’attenzione costante e attiva su tutto quanto lo circonda non possono che portarlo a scoprire la verità, più amara di quanto avrebbe potuto immaginare, perché in fondo la banalità del male non ci appare mai scontata.
Nel corso della vicenda Spark ha modo di ripensare anche alla sua vita personale, al suo desiderio di avvicinarsi sempre più alla collega Katheeen Law, cercando di rimuovere il ricordo della sua prima moglie, morta assassinata dopo averlo lasciato.
Ma anche Kathleen ha alle spalle una vicenda che brucia ancora e che le impedisce di dare libero sfogo ai suoi sentimenti e al desiderio che prova per lui.
Marcella Nardi ha complicato la vita del suo affascinante quasi cinquantenne rendendolo ipocondriaco, vittima della sua paura delle malattie, il che rinsalda la sua amicizia con Theodor Nielsen, il medico che si ricaverà un suo importante spazio nella conclusione della vicenda.
Seguendo le regole del buon legal thriller, Marcella Nardi ci offre una vicenda che ruota intorno ad un avvocato, sebbene in questo caso tutto si svolga al di fuori dei tribunali, con un caso complesso che sarà sbrogliato grazie alla sua collaborazione implicita con la polizia.
Non mancano macchinazioni alle spalle di vittime innocenti, tentativi di frode con annesso ipotetico omicidio, rancori vecchi e mai sopiti, donne perfide e calcolatrici, dosati nella giusta misura in attesa del colpo di scena finale: e il giallo è servito.
TITOLO : L’architetto dei labirinti
EDITORE : Marcella Nardi Edizioni
PAGG. 260, EURO 9,50 (disponibile versione eBook euro 0,99)