Camminare aiuta, si sa, a far dilatare i vasi sanguigni. Lo stesso effetto può essere ottenuto ingerendo quotidianamente, o inserendo nella propria dieta, la vitamina C: questo elemento giova alla circolazione del sangue. Se la vitamina viene assunta, infatti, si riduce l’attività di una proteina associata al restringimento dei vasi sanguigni. Si sono accorti di questo fenomeno gli studiosi dell’Università del Colorado. I risultati sono stati resi noti nel corso del quattordicesimo Congresso internazionale sull’endotelina della American physiological society, che si è svolto a Savannah, in Georgia dal 2 al 5 settembre. I ricercatori hanno lavorato su un piccolo campione di persone in sovrappeso o obese: condizioni, queste, spesso associate a malattie vascolari.
Chi non può o non vuole dedicarsi all’esercizio fisico può affidarsi senza tema alla vitamina delle arance.
C’è una proteina, l’endotelina-1, che aumenta in chi è in sovrappeso: lo sapevano bene gli scienziati, che conoscevano anche il suo effetto sui piccoli vasi, che restringendosi rispondono meno bene alla domanda di flusso sanguigno. Le malattie vascolari partono proprio da qui.
Pensiamo a una persona in sovrappeso che inserisce l’esercizio fisico nel suo quotidiano, per contrastare questa proteina: se non è avvezza a tenere il proprio corpo in attività, può sentirsi come un pesce fuor d’acqua e aggiungere problematiche ulteriori a un quadro già aggravato dal peso corporeo in eccesso.
I ricercatori hanno paragonato l’effetto della vitamina C a quello dell’attività fisica, relativamente alla proteina oggetto di studio.
Assumere vitamina C come camminare: come si è svolta la ricerca
I trentacinque partecipanti, come detto con chili di troppo, sono stati divisi in due gruppi. A un gruppo composto da venti elementi è stato somministrato un supplemento giornaliero di vitamina C ad una dose a rilascio di 500 mg al giorno; i rimanenti 15 formavano un altro gruppo, sottoposto a esercizio fisico aerobico. Dopo tre mesi, entrambe le terapie avevano funzionato: in entrambi i gruppi la vasocostrizione dovuta a endotelina-1-mediata si era ridotta.