Consulto telematico per il Coronavirus: è stato creato un coordinamento per gli interventi di informazione e organizzazione dei 46mila medici di famiglia italiani. L’obiettivo è essere pronti a fronteggiare le richieste della popolazione. Al fine di valutare la reale entità del rischio, è indispensabile prima una telefonata. E’ una buona idea evitare sovraffollamenti e rischio di contagi.
Coronavirus: una piattaforma comune
Le cartelle cliniche per i Medici di famiglia sono pronte. Il professor Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di Medicina generale (Simg), si è espresso in questo

modo: “La raccomandazione qualora si avvertano sintomi sospetti è di non andare immediatamente presso lo studio del medico, l’ospedale o il pronto soccorso. Bisogna chiamare il proprio medico e seguire le sue domande per definire il profilo di rischio. Tutti i Medici di medicina generale sono allertati e allineati, grazie ad una piattaforma comune”.
Coronavirus: predisporre le visite quando necessarie
Le visite devono essere poste in essere soltanto se necessarie.
La Simg e la Federazione italiana medici di Medicina generale (Fimmg) hanno creato un coordinamento per gli interventi di informazione e organizzazione dei 46mila medici di famiglia italiani. Da lunedì, 26mila cartelle cliniche di 35mila studi di Medici di famiglia offrono informazioni e strumenti aggiornati in tempo reale sulla situazione epidemica di Covid-19. Sono disponibilli consigli pratici e aggiornamenti scientifici, gestiti da Simg e Fimmg con i loro presidenti, rispettivamente Claudio Cricelli e Silvestro Scotti.
Coronavirus: favorire la diffusione dei documenti
Claudio Cricelli ha aggiunto: “Anzitutto stiamo favorendo la diffusione dei documenti che vengono dai Ministeri, dalle Regioni, dall’Istituto Superiore di Sanità, affinché tutti i medici siano nel più breve tempo possibile in possesso di ogni aggiornamento e di tutte le informazioni necessarie. Stiamo poi dando massima visibilità alle raccomandazioni pratiche su come comportarsi. Abbiamo inoltre lavorato a linee guida che indichino come fare il triage telefonico con i pazienti: l’operazione è divenuta indispensabile”.
Consulto telematico per il Coronavirus: cartella clinica come strumento di teleconsulto
Da questa settimana, inoltre, su iniziativa della Simg, è partito anche un nuovo servizio. La cartella clinica, come appare chiaro, è uno strumento tradizionale per il medico di famiglia, al fine di ricostruire il profilo di ciascun paziente: essa diventa ora la base per il teleconsulto. Il medico, infatti, propone al paziente un questionario: esso è utile per capire i sintomi che il paziente stesso avverte in quel momento e li mette in relazione con le informazioni cliniche contenute nella cartella. Grazie alla presenza di tutti gli elementi pregressi che costituiscono la storia clinica dell’individuo (se il paziente abbia o meno fatto il vaccino, eventuali malattie croniche, i risultati delle recenti analisi, se ha avuto già l’influenza), rapportati ai possibili fattori di rischio legati al Covid-19, sarà possibile al Medico di famiglia di valutare dettagliatamente la situazione specifica. Il medico fa interagire le risposte al questionario con la cartella clinica e dà vita a un’integrazione tra le due fonti di informazione, al fine di avere una completa valutazione del paziente.
Consulto telematico per il Coronavirus: si decide caso per caso
Qualora si avvertano sintomi sospetti, la raccomandazione è come detto di non andare immediatamente presso lo studio del medico, l’ospedale o il pronto soccorso. Chiamando il proprio medico, sarà possibile seguire le sue domande per definire il profilo di rischio. A tutti i medici della medicina generale è stata fornita in queste ore una scheda di triage telefonico: sarà utilizzata per porre telefonicamente ai pazienti sospetti di un contagio da Covid-19 domande con le quali fare una prima diagnosi. Lo stesso medico di famiglia potrà poi consigliare ogni ulteriore step da seguire, stabilendo se sia necessario recarsi nel suo studio. Il professor Claudio Cricelli conclude con queste parole: “Non esiste uno spartiacque assoluto per indicare quando sia necessaria la visita. Una simile decisione è frutto della conoscenza che il medico ha della persona. Età, eventuali patologie croniche, stato di salute vanno a costituire alcuni degli elementi sulla base dei quali il medico prende la sua decisione. Non esistono regole fisse: questa è la medicina delle persone, si decide caso per caso”. Preoccupati dai sintomi? E’ il momento di chiedere un consulto telematico per il Coronavirus.