Distorsione al ginocchio: che cos’è, come si cura e si previene
Spesso si tende ad associarla distorsione agli sport invernali, in realtà, complici il sole, li viaggi e il desiderio di fare attività all’aria aperta, l’estate è una delle stagioni in cui si registrano il maggior numero di casi. Stiamo parlando della distorsione al ginocchio, un evento traumatico che spesso riguarda gli atleti, ma può riguardare ognuno di noi. Quando una persona subisce una distorsione vuol dire che uno o più legamenti di quella articolazione si sono lesionati in modo più o meno serio.
La distorsione al ginocchio si verifica quando un trauma o un movimento sbagliato fanno sì che la gamba e la coscia perdano il loro asse: la gamba sta ferma e la coscia si sposta violentemente. Pensiamo per esempio a una caduta dagli sci, oppure di quegli sport in cui il piede rimane vincolato al terreno mentre il ginocchio viene forzato, da un trauma o da un movimento volontario, come il cambio di andatura, eventualità che accade spesso nel calcio, nel basket e nel rugby. Lo spostamento dell’articolazione rispetto all’asse dell’arto si verifica di frequente anche in caso di caduta dalla bicicletta, dalla moto o in caso di incidente automobilistico.
E poi naturalmente ci sono una serie di fattori di rischio. Le distorsioni sono più frequenti nelle persone che hanno scarso coordinamento ed equilibrio, quando mancano flessibilità epotenza muscolare deficit, quando si sottopone le articolazioni a uno sforzo enorme senza un’adeguata fase di riscaldamento. Altre volte la distorsione è semplicemente la conseguenza di una condizione ambientale non adeguata: un terreno sconnesso e scivoloso, per esempio.
Si fa presto a dire distorsione al ginocchio
“Il termine distorsione non chiarisce né quale legamento è stato danneggiato né l’entità della lesione subita”, dice il dottor Giuseppe Massei, fisiatra e allenatore della squadra di calcio Associazione medici Palermo. “Queste informazioni sono molto importanti perché servono a determinare il trattamento più adatto”.
Di solito la distorsione al ginocchio si pone tra una sofferenza delle microfibrille del tessuto e la rottura vera e propria dei legamenti. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, una distorsione provoca la lesione solo alcune delle fibre che compongono il legamento, quando invece la rottura è completa, di solito, il medico non parla di distorsione seria, ma di rottura dei legamenti.
Per essere più precisi va detto che le distorsioni del ginocchio vengono classificate in tre livelli:
- Primo grado. Rottura microscopica di fibre del legamento. Il ginocchio continua a sostenere il peso corporeo.
- Secondo grado. Legamento parzialmente strappato, l’instabilità del ginocchio aumenta camminando o alzandosi in piedi.
- Terzo grado. Rottura completa del legamento che può avvenire centralmente con la separazione dei due monconi o a livello dell’inserzione del legamento nell’osso.
Per capire meglio è importante avere almeno un’idea generale dell’anatomia dei legamenti che garantiscono stabilità al ginocchio.
I principali legamenti del ginocchio sono:
- legamento crociato anteriore
- legamento crociato posteriore
- legamento collaterale mediale o interno
- legamento collaterale laterale o esterno
Ciascuno dei quattro legamenti interviene in fasi particolari del movimento: i due crociati anteriore e posteriore ammortizzano l’articolazione durante le sollecitazioni che avvengono lungo l’asse anteroposteriore; i due legamenti collaterali neutralizzano invece le sollecitazioni imposte in direzione mediale e laterale.
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Le legioni legamentose sono direttamente proporzionali alla velocità con cui viene applicata loro una forza. In base al movimento e al punto in cui agisce la forza verrà lesionato l’uno o l’altro legamento.
- Le distorsioni del crociato anteriore avvengono spesso durante l’ attività sportiva, per esempio, in seguito a un arresto improvviso, a una torsione (sia interna che esterna), o un iperestensione (calcio a vuoto) o ad un violento trauma applicato all’esterno del ginocchio o sul lato interno del piede. Quand’è così viene danneggiato anche il legamento collaterale mediale.
- La distorsione del crociato posteriore avviene come conseguenza di un trauma diretto alla parte anteriore del ginocchio. L’impatto dev’essere piuttosto violento come una caduta violenta sul ginocchio piegato o un colpo violento.
- La distorsione del legamento collaterale laterale avviene in seguito un trauma violento applicato alla parte interna di un ginocchio, per esempio cadendo dalla motociletta: il ginocchio viene compresso tra il suolo e il mezzo di trasporto.
- La distorsione del legamento collaterale mediale avvine spesso in seguito a una rotazione esterna del ginocchio, più ancora se associato a un trauma che colpisce l’articolazione dall’esterno. Nel 50 % dei casi viene coinvolo anche il crociato anteriore.
Sintomi diversi a seconda del legamento
Come abbiamo detto, la distorsione provoca lo sfibramento o la rottura del legamento. “I sintomi cambiano a seconda della gravità della lesione e del legamento interessato”, spiega Massei. “In generale possiamo dire che, nella fase acuta, compaiono gonfiore, rigidità articolare e difficoltà nei movimenti, dolore più o meno intenso e instabilità dell’articolazione che non necessariamente rispecchiano la serietà della lesione”.
Va ricordato che i legamenti sono piuttosto vascolarizzati, per questo, se la distorsione è grave, compare un versamento di sangue (emartro), soprattutto nella lesione del crociato anteriore. La presenza di sangue all’interno dell’articolazione determina gonfiore e dolore.
Nalla distorsione del legamento crociato anteriore, il dolere è improvviso e intenso tanto da impedire di muoversi. La persona colpita, al momento del trauma, può aver percepito una sorta di schiocco. Entro poche ore compaiono lividi e si ha netta sensazione che il ginocchio scappi in avanti.
La distorsione del legamento crociato posteriore provoca gonfiore e dolore soprattutto nella parte posteriore, dolore che aumenta progressivamente con l’aumentare della flessione. Non sempre compare instabilità articolare.
Se la distorsione riguarda il legamento collaterale mediale, gonfiore e dolore possono essere lievi anche se quest’ultimo può essere evocato manipolando la parte interna del ginocchio. La presenza di sintomi lievi non esclude una lesione anche seria. Il ginocchio tende a scappare verso l’esterno.
La distorsione del legamento collaterale mediale provoca dolore e gonfiore non particolarmente intensi. Anche in questo caso il dolore può essere evocato palmando la parte esterna del ginocchio. L’articolazione tende a scappare verso l’interno.
Distorsione al ginocchio: cosa fare subito
Chi subisce una distorsione al ginocchio, dovete immediatamente applicare le regole del RICE, acronimo inglese che sta per:
- Rest: Riposare il ginocchio immobilizzandolo
- Ice: applicare del ghiaccio sull’articolazione per non più di 20-30 minuti avendo cura di porre un tessuto sottile a protezione della cute. Ripetere l’applicazione ogni tre o quattro ore per un paio di giorni.
- Compression: Comprimere il ginocchio con una fasciatura elastica
- Elevation: Elevare l’articolazione mettendola in scarico.
Naturalmente, è sempre necessario farsi vedere dal medico o andare al pronto soccorso.
La diagnosi di distrosione al ginocchio
Per diagnosticare il problema il medico deve avere una serie di informazioni su come è accaduto l’incidente. “Il tipo di movimento che ha provocato la lesione, dopo quanto tempo si è gonfiata l’articolazione, se il dolore e l’instabilità sono comparsi subito e se durante l’incidente la persona ha sentito uno schiocco all’interno del ginocchio”, chiarisce Massei. “E’ necessaio confrontare le due articolazioni per valutare l’entità del gonfiore, la presenza di liquido e l’eventuale deformità”.
Nella maggior parte dei casi l’articolazione viene sottoposta a radiografia per scongiurare fratture. L’esame obiettivo prevede anche altre manovre fisiche che però di solito vengono rimandate di qualche giorno perché mal dollerate dal paziente nella fase acuta del trauma. In alcuni casi particolarmentesi può ricorrere anche alla risonanza magnetica per evidenziare con precisione la lesione e la presenza di possibili complicazioni.
Distorsione al ginocchio: trattamento conservativo o chirurgico?
Dopo il trauma, in genere, il medico prescrive antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore e ridurre il gonfiore.
Lo specialista può decidere di effettuare un’artrocentesi: una piccola cannula viene introdotta all’interno dell’articolazione per aspirare l’emartro, ciò oltre ad attenuare il dolore e favorisce la diagnosi.
Le distorsioni al ginocchio di primo e secondo grado, generalmente, vcengono curate con un trattamento conservativo senza cioè ricorrere all’intervento chirurgico che si rende obbligatorio in caso di forte instabilità articolare, ma anche quando il paziente ha subìto una distorsione di terzo grado, cioè la rottura completa del legamento. L’intervento viene eseguito in artroscopia.
“Il programma conservativo di riabilitazione prevede una serie di esercizi isometrici che puntano a rinforzare la muscolatura della coscia”, continua Massei. “Il potenziamento del quadricipite aiuta a stabilizzare l’articolazione minimizzando il rischio di nuove distorsioni”.
Dopo alcuni giorni dal trauma è possibile trattare l’articolazione utilizzando alcune terapie fisiche: ultrasuoni, laser, tecarterapia. “Con un adeguato trattamento fisioterapico, le distorsioni al ginocchio di primo grado o di secondo grado possono guarire in 3-4 settimane, per lesioni più severe possono occorrere anche 4-12 mesi di riabilitazione. Naturalmente oltre a rinforzare la muscolatura, è importante riacquistare l’equilibrio e una corretta postura, per questo consigliamo specifici esercizi propiocettivi e l’utilizzo di specifici plantari”.
E’ possibile prevenire le distorsioni al ginocchio?
Nella maggior parte dei casi le distorsioni sono dovute a incidenti imprevedibili. Possiamo però ridurre il rischio di lesioni seguendo alcune regole che valgono per gli atleti, ma sono fondamentali anche per gli sportivi della domenica.
- Prima di iniziare una gara o un allenamento, eseguire esercizi di stretching e di riscaldamento muscolare
- Rinforzare i muscoli che stabilizzano le articolazioni della gamba, sia ginocchio che caviglia.
- Aumentare gli allenamenti in modo graduale.
- Utilizzare calzature adeguate all’attività che si sta svolgendo.
- Chi ha problemi di appoggio plantare o dismetria (un arto più corto dell’altro) deve indossare plantari adeguati per ridurre significativamente il rischio di distorsioni.
- Mantenere il peso forma aiuta a non sovraccaricare le articolazioni.
- Scegliere bene l’attrezzatura: attacchi per gli sci, scarpe da calcio, scarponcini da trakking.
- Attenzione ai terreni sconnessi: da evitare quando possibile.
3 Commenti
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