Nel linguaggio comune, il termine depressione viene usato per indicare un sintomo che tutte le persone, prima o poi, provano: un’intensa e profonda tristezza scatenata da un evento, come un lutto o una separazione. Per quanto acuto e violento, però, questo sentimento non è accompagnato dagli altri segni caratteristici della depressione ed è destinato ad attenuarsi da solo. Per questo parlare di depressione vera e propria non è corretto. Ecco quali sono allora i sintomi e le caratteristiche da non sottovalutare.
Che cos’è la depressione
In ambito medico, la parola depressione identifica due problematiche diverse. Innanzitutto una sindrome, ossia un insieme di sintomi che compaiono insieme, come la poca voglia di fare, l’incapacità di provare piacere, i cambiamenti dei ritmi biologici (tipo dormire male e fatica a ripartire al mattino) e i disturbi delle facoltà cognitive superiori (per esempio, difficoltà di concentrazione e calo della memoria). Queste manifestazioni possono persistere anche a lungo, ma una volta scomparse non si ripresentano. Esiste, infine, la malattia depressiva, di competenza strettamente psichiatrica, in cui gli episodi depressivi durano per qualche mese e si ripetono più volte nell’arco della vita.
I campanelli di allarme psicologici
La depressione vera e propria è caratterizzata da una serie di disturbi psichici e fisici, che non necessariamente sono presenti contemporaneamente. In alcuni casi, ne compaiono solo alcuni, mentre in altri si alternano. A livello psichico, la persona depressa presenta un tono dell’umore molto basso, non prova più piacere nel fare le attività che l’hanno sempre appassionata, è apatica, ha meno interessi, è irritabile. Ai suoi occhi la vita perde ogni attrattiva e comporta solo dolore. Inoltre, si sente inutile ed è pervasa dai sensi di colpa e dell’angoscia.
I sintomi fisici
A livello fisico, la depressione può provocare stanchezza eccessiva, disturbi del sonno, incapacità a svolgere le normali attività, calo dell’appetito e del desiderio sessuale, rallentamento o agitazione motoria, disturbi della memoria e della concentrazione. La persona depressa tende anche a trascurarsi e a trascurare i segnali che il corpo le invia. Per parlare di depressione queste manifestazioni devono essere intense, essere presenti tutto il giorno e durare da almeno due settimane. Inoltre, non devono essere collegate ad altre cause.
La depressione non è quasi mai da sola
Raramente la depressione è l’unica problematica manifestata dal soggetto: spesso si associa ad altri disturbi, come attacchi di panico, ipocondria, disturbi della condotta alimentare, disturbi ossessivo- compulsivi, malattie croniche (come diabete). Esistono anche altre forme di depressione, che sono state definite atipiche perché si manifestano in modo quasi opposto. Se la depressione classica causa calo dell’umore, ansia, insonnia, diminuzione dell’appetito, rallentamento delle proprie azioni e iniziative, quella atipica può manifestarsi con iperattività, abbuffate incontrollabili, estrema stanchezza, aumento della sensibilità nelle reazioni personali, sonno prolungato. Recentemente è stata identificata una nuova forma di depressione atipica: quella caratterizzata dalla rabbia e dalla violenza.