Mal di schiena, la colpa può essere di un trauma
Secondo alcune ricerche, più del 70% degli italiani di tutte le età soffre o ha sofferto di mal di schiena. In molti casi, la causa è rappresentata da un trauma che interessa una zona circoscritta o tutta la colonna, derivato a sua volta da un incidente, una caduta, un uso scorretto della parte. Ecco quali sono i traumi principali che possono coinvolgere le strutture della schiena.
Può dipendere da una contusione
Si tratta di una lesione superficiale minima conseguente a un trauma diretto, come una caduta o una botta. Può coinvolgere solo la cute oppure anche le fasce, i muscoli e le ossa. In entrambi i casi, si manifesta con mal di schiena localizzato a una zona, che aumenta quando si esercita una pressione sulla zona. Talvolta, possono comparire anche escoriazioni, ematomi, ecchimosi, abrasioni. Le cure non sono sempre uguali, ma variano da situazione a situazione. Se la lesione è superficiale, può essere sufficiente applicare la borsa del ghiaccio per una decina di minuti più volte al giorno, fino a quando ci si sente meglio. Se è più profonda, invece, è meglio osservare qualche giorno di riposo e seguire una cura con farmaci antinfiammatori.
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Le contratture sono contrazioni involontarie, insistenti e dolorose di uno o più muscoli. Possono derivare da movimenti bruschi, sforzi eccessivi, manovre azzardate, ma anche da stress, colpi di aria, cattive posture. I muscoli coinvolti appaiono rigidi e dolenti, soprattutto quando si cerca di muoverli. Per recuperare l’uso e l’elasticità della parte, meglio stare a riposo per qualche giorno. Per accelerare i tempi di guarigione di questo tipo di mal di schiena può essere utile sottoporsi a massaggi decontratturanti, purché eseguiti da un esperto, ed eseguire esercizi di stretching.
Il mal di schiena può derivare da uno stiramento
Per stiramento si intende la distensione brusca delle fibre di un muscolo, che finiscono con il lacerarsi. Alla base ci possono essere uno sforzo muscolare eccessivo oppure movimenti scorretti. Si manifesta con un dolore acuto alla zona, gonfiore e infiammazione. Per combattere il mal di schiena, è utile applicare la borsa del ghiaccio sulla parte colpita e osservare qualche giorno di riposo. Il medico può suggerire anche di ricorrere a un bendaggio compressivo.
Quando è la conseguenza di uno strappo
È una rottura vera e propria delle fibre muscolari. In molti casi, deriva da attività fisiche o da movimenti troppo impegnativi rispetto al proprio grado di allenamento.
Tuttavia, può essere anche la conseguenza di cadute e botte di una certa entità. In tutti i casi, la parte interessante è molto dolente. Se lo strappo è lieve, è bene osservare un riposo completo per un paio di settimane e ricorrere a impacchi freddi locali. Il medico può consigliare anche una cura con farmaci antidolorifici e miorilassanti. Se lo strappo è più serio, è necessario un periodo maggiore di riposo abbinato a sedute di fisioterapia al fine di far scomparire il mal di schiena.
Che cos’è il colpo di frusta
Si tratta di traumi che comportano un movimento violento, prima in avanti e poi indietro, del tratto cervicale. Il colpo di frusta può essere causato da incidenti automobilistici, colpi violenti ricevuti nello sport o cadute anche banali. Nella maggior parte dei casi, è la conseguenza di un tamponamento. In genere, si manifesta con un dolore al collo, anche a distanza di uno-due giorni dall’incidente.
Talvolta, esso è associato a mal di testa, dolore al braccio o alla mascella, vertigini oppure sostituito da dolore alla parte bassa della schiena. In fase acuta, per combattere il mal di schiena, il medico può prescrivere farmaci antinfiammatori e antidolorifici. Oggi, a differenza di un tempo, non si tende più a immobilizzare il collo con un collare, anzi si consiglia di muoverlo il più possibile.
Di Silvia Finazzi.