Riscaldamento globale: studi sperimentali sono stati condotti da ricercatori dell’Università di Padova. E’ stato identificato un gene, attivato dal calore, legato alla fertilità maschile: è implicato nello sviluppo del tumore del testicolo e del melanoma negli uomini infertili.
Riscaldamento globale: aumento della temperatura
Affrontiamo sempre più frequentemente il riscaldamento globale: sia come argomento ricorrente nei discorsi, sia come fatto osservabile. A partire dal 1980 c’è stata una brusca accelerazione dell’aumento della temperatura del pianeta e in particolare gli ultimi 5 anni sono stati i più caldi di sempre, con aumenti della temperatura media nell’ordine di 1 – 1,5 °C. Luglio 2019, per esempio, è stato il mese più caldo da quando vengono registrate le temperature atmosferiche, ovvero dal 1880. In base alle proiezioni dei climatologi, entro il 2035 ci sarà un ulteriore aumento della temperatura tra 0,3 e 0,7 °C. Questi incrementi di temperatura possono indurre modificazioni importanti sulla salute dell’essere umano. Secondo le stime dell’Oms, i cambiamenti climatici causeranno ulteriori 250.000 morti all’anno entro il 2030.
Riscaldamento globale: riduzione nella produzione di spermatozoi
L’aumento di temperatura potrebbe essere uno dei fattori che induce la riduzione della produzione di spermatozoi, nell’uomo dei paesi occidentali. Il testicolo è fortemente sensibile al calore e la sua collocazione nello scroto è funzionale ad una minor temperatura, con una riduzione di 2 °C rispetto alla temperatura corporea.
Riscaldamento globale e spermatozoi: studi recenti
I ricercatori dell’Università di Padova, coordinati dal professor Carlo Foresta, direttore della Uoc Andrologia e Medicina della riproduzione, in studi precedenti hanno dimostrato che il gene E2F1, deputato alla regolazione della divisione cellulare, è fortemente coinvolto nella produzione degli spermatozoi. Le alterazioni costitutive di questo gene portano a una maggiore predisposizione all’infertilità, all’anomala discesa del testicolo alla nascita (criptorchidismo) e al tumore del testicolo. Nuovi studi sperimentali sono stati condotti dal gruppo di ricerca dell’Università di Padova, coordinato dalla dottoressa Manuela Rocca e dal dottor Andrea Di Nisio, e pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Andrology. Hanno dimostrato che l’espressione di questo gene viene fortemente attivata dall’aumento della temperatura e che negli spermatozoi di pazienti infertili l’attività del gene E2F1 è fortemente aumentata. E’ dunque possibile considerare l’aumento della temperatura come uno dei meccanismi che hanno determinato l’infertilità. Questa ipotesi è rafforzata dalla presenza di infertilità nelle condizioni in cui geneticamente è presente una alterazione di E2F1, che comporta un aumento della sua attività. Sulla base delle analisi condotte su 174 infertili, è stato rilevato un aumento dell’espressione del gene del 40%, rispetto a 283 soggetti di controllo.
Riscaldamento globale: un’associazione ancora non spiegata
Un’associazione non ancora spiegata risulta sorprendente. E’ stata trovata tra tumore della pelle, melanoma e infertilità maschile. Il melanoma ha come fattore di rischio importante l’esposizione solare e l’aumento della temperatura. I ricercatori di Padova hanno ipotizzato un ruolo del gene E2F1 in funzione del calore nella patogenesi del melanoma. Il gruppo di ricerca, in collaborazione con l’Istituto Oncologico Veneto, il professor Rossi e il professor Opocher, ha studiato il profilo molecolare di questo gene in oltre 550 pazienti affetti da melanoma. In questi pazienti è stata riscontrata una maggiore espressione del gene E2F1. I risultati di questo studio, pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Translational Medicine, hanno evidenziato un numero significativo di casi con aumentate copie del gene E2F1, rispetto alla popolazione sana che non presenta in alcun caso anomalie di espressione di questo gene.
Riscaldamento globale: fattori di rischio
La predisposizione genetica ad avere un’alterazione del gene E2F1 diventa quindi fattore di rischio delle patologie testicolari: parliamo di tumore del testicolo, infertilità, criptorchidismo. Si giustifica l’associazione già riportata tra infertilità maschile e melanoma. L’aumento della temperatura, stimolando l’espressione del gene E2F1, può essere fattore di rischio per tutte queste patologie, anche per soggetti che non esprimono alterazioni pre-esistenti di E2F1: queste sperimentazioni lo suggeriscono per la prima volta.
I risultati raggiunti con tali studi permettono di identificare la suscettibilità a sviluppare questi tumori in giovani soggetti a rischio, e identificano l’aumento della temperatura, anche ambientale, come fattore di rischio per lo sviluppo di infertilità e tumore.