Siena, chirurgia senza una goccia di sangue

Siena, chirurgia senza una goccia di sangue

Le trasfusioni sono risultate spesso un rischio, quando non erano controllate. Nonostante i controlli attuali, è buona norma limitarle. Può avvenire, poi, che qualcuno le rifiuti per motivi religiosi. I testimoni di Geova, per esempio, sostengono che l’anima sia nel sangue dell’individuo. Ciò non significa che bisogni bandirle dalla medicina. Ma ci sono ora chirurghi che hanno operato senza attuarle.

Chirurgia senza sangue, intervento a Siena

Un’operazione si è svolta senza sangue al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, durante un complesso intervento al pancreas. Se ne è occupato il team di Franco Roviello, direttore della Chirurgia oncologica. Il paziente rifiutava le emotrasfusioni per motivazioni legate al suo credo.

Chirurgia senza sangue, la parola al protagonista

Così si è espresso Roviello: “Circa 2 anni fa, il paziente era stato operato in un altro ospedale italiano per una neoplasia del colon. Nell’effettuare gli esami di controllo è stata individuata una ripresa della malattia locale, che interessava la testa del pancreas. Vista la complessità dell’intervento, che poteva richiedere anche la necessità di emotrasfusioni, le altre strutture sanitarie a cui il paziente si è rivolto non hanno portato avanti il caso, che è stato invece brillantemente risolto dalla nostra équipe, in collaborazione con l’Anestesia e tutto il personale della piastra operatoria”.

Chirurgia senza sangue, i dettagli dell’intervento

Si è trattato di un intervento chirurgico radicale con l’asportazione della testa del pancreas. Dopo due settimane di degenza, il paziente è stato dimesso. Come si legge in una nota dell’azienda ospedaliera universitaria, in questo caso non sono stati utilizzati emoderivati. Così conclude Roviello: “La chirurgia senza sangue rappresenta una frontiera avanzata della chirurgia generale e il suo utilizzo, oltre che per necessità religiose, emerge sempre di più nella routine quotidiana. La necessita di avere un gruppo di persone ben addestrate a questo approccio è estremamente importante e delicato. L’asportazione del pancreas è una procedura molto particolare, che prevede una preparazione e dissezione anatomica molto delicata, in una zona dell’organismo ricca di vasi e di strutture particolari facilmente sanguinanti”.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »