Gli antibiotici non sono caramelle: agiscono contro i batteri che hanno funzioni positive nella nostra digestione, distruggendoli. Si sviluppa, poi, una resistenza a questi farmaci, se essi non si usano in maniera responsabile. Per questa ragione questi farmaci dovrebbero essere utilizzati con parsimonia, al bisogno.
Sono stati molte le iniziative attuate al fine di limitare il consumo di antibiotici.
In Europa, tuttavia, non si è assistito a un calo, anzi l’uso di queste molecole sale ancora.
Oggi, a Bruxelles, dati in questo senso sono stati presentati dall’European center for diseases control and prevention (Ecdc), in occasione della giornata europea per l’attenzione agli antibiotici, un’iniziativa europea di sanità pubblica che si svolge ogni anno il 18 novembre.
Consumo di antibiotici, Italia ai primi posti
Per quanto concerne i consumi, soprattutto fuori dagli ospedali, l’Italia è ai primi posti.
Alto consumo di antibiotici, i dettagli del rapporto
Il rapporto si basa sui dati della sorveglianza Esac-net dell’Unione Europea. Secondo il documento, il dato medio dell’Unione europea di consumo fuori dagli ospedali per il 2014 è 21,6 dosi al giorno ogni mille abitanti, e varia dalle 10,6 dell’Olanda alle 34,6 della Grecia.
Per la precisione l’Italia si trova al quinto posto, con 27,8 dosi,dietro a Francia, Romania e Belgio. Il dato medio risulta stabile: in Gran Bretagna c’è stato un aumento del consumo bilanciato da diminuzioni, riscontrate a Cipro e in Svezia.
Alto consumo di antibiotici, la parola agli esperti
Gli esperti dell’Ecdc si esprimono in questo senso: “Come negli anni precedenti, le penicilline sono l’antibiotico più utilizzato in tutti i paesi, anche se la proporzione fra i vari gruppi di farmaci varia molto. Ad esempio le cefalosporine sono lo 0,2% degli antibiotici usati in Danimarca, ma il 21% in Slovacchia”.
Consumo di antibiotici negli ospedali
La media europea per il consumo di questi farmaci negli ospedali è stabile: si tratta di 2 dosi al giorno ogni mille abitanti. Gli olandesi ne consumano appena una dose al giorno. All’altra estremità della statistica dei consumi troviamo i finlandesi con 2,6. L’Italia, con 2,2, è sopra la media europea.