Una cintura per la dialisi in movimento

Una cintura per la dialisi in movimento

Presto sarà possibile eseguire la dialisi in movimento, grazie a una cintura, che funziona come un rene artificiale. Lo strumento si chiama “Wearable artificial kidney” (Wak), ovvero “Rene artificiale indossabile”. Un grande passo avanti rispetto ai tradizionali macchinari per dialisi, per utilizzare i quali i pazienti devono raggiungere le cliniche più volte ogni settimana.

Dialisi, a che cosa serve

La necessità dei pazienti che si sottopongono a dialisi è filtrare il sangue in tre sedute ogni sette giorni: una pratica lunga e tediosa. In tal modo si accumulano liquidi e minerali, che nella salute dell’organismo non passano inosservati, creando inevitabili problematiche.

Victor Gura, docente dell’Università della California a Los Angeles, interessandosi alla routine dei dializzati, ha pensato a Wak.

Dialisi, come funziona la nuova cintura

La nuova cintura è stata presentata al meeting annuale dell’American society of Nephrology: filtra di continuo il sangue del paziente. In questo modo, si eliminano complicanze che la dialisi tradizionale porta con sé. Parliamo di un dispositivo del peso non trascurabile di quattro chilogrammi e mezzo, una sorta di dialisi in miniatura. Sebbene al momento Wak sia ancora poco maneggevole, è possibile ridurre a 2,3 chilogrammi il peso attuale e ridimensionare lo strumento. Si collega il Rene artificiale indossabile per mezzo di una vena grande, attraversata da un catetere che filtra il sangue. Bisogna essere diligenti nel sostituire i filtri una volta a settimana. Una volta al giorno, poi, devono essere aggiunti prodotti chimici per pulire l’acqua che viene filtrata. Sono necessarie batterie da 9 volt.

Dialisi grazie a una cintura, ecco come reagiscono i pazienti

Sette pazienti di Seattle hanno indossato il dispositivo per 24 ore: erano soggetti colpiti da una malattia renale allo stadio terminale. I risultati sono stati quasi insperati. I dializzati hanno mangiato gelato e formaggio, che in dialisi sono da scartare, per via dell’accumulo di minerali. In esperimenti precedenti, coloro che hanno partecipato hanno dormito con lo strumento, fatto la doccia e svolto le normali attività della giornata.

Si attendono i risultati di nuovi esperimenti: se anch’essi avranno successo, Gura si rivolgerà, per l’approvazione, alla Food and drug administration, agenzia americana per la regolamentazione dei farmaci.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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