Vaccinazioni in calo. Le colpe della rete
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Vaccinazioni in calo. Le colpe della rete

25/01/2016
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Sul tema “vaccinazioni sì” “vaccinazioni no” si svolge ogni giorno una vera e propria battaglia ideologica. E il campo di battaglia è la rete, dove con argomenti spesso pretestuosi e sintomatici di ignoranza scientifica, sempre più persone dichiarano la loro volontà di non sottoporre i propri figli alle vaccinazioni oggi disponibili.

Con quali motivazioni, molti non vogliono sottoporre i figli alle vaccinazioni?

Come dicevamo prima, gli argomenti sono pretestuosi e senza alcun fondamento scientifico. Tra questi, ad esempio, il fatto che i vaccini provochino l’autismo.

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Sono notizie che si trovano su internet, però.

Internet è un mare magnum di informazioni. Ma troppo spesso queste informazioni sono “bufale mediatiche” che finiscono con il rimbalzare in modo incontrollabile e nel creare opinione. Specie in ambiti che non sanno o non possono difendersi, per via di quella ignoranza scientifica cui facevamo cenno.

D’altra parte non è facile districarsi tra le tante informazioni che, specialmente in tema di vaccini, si trovano in rete. Come si può fare?

Su internet, in tema di vaccini, si trovano sempre degli schieramenti contrapposti. Ma se la scienza contrappone studi scientifici e dati statistici inoppugnabili, le correnti antivacciniste fanno leva sull’emotività popolare e generando confusione e un facile allarmismo. Questo sta disinformando la comunità creando situazioni di cui vedremo i frutti (amari) nel giro di pochi anni.

 Quindi, le idee della ragione scientifica si scontrano con la pseudoscienza.

E la pseudoscienza sta prendendo terreno riuscendo a convincere molte persone che i vaccini sono pericolosi; che sono il frutto di veri e propri complotti ai danni della popolazione. Le vaccinazioni in calo sono il  frutto di una situazione paradossale, visto che se si è arrivati a debellare tante malattie, questo è dovuto proprio alla ricerca scientifica. Le vaccinazioni in calo hanno conseguenze drammatiche. Molte malattie, che sembravano relegate a periodi lontani, si stanno riaffacciando.

Ma chi guida questi manipoli anti-vaccinazioni?

Diciamo che una grossa responsabilità li hanno alcuni giornalisti, molti blogger e tutte quelle persone che danno voce a certe teorie senza comprendere che portarle avanti significa farsi carico, se non altro morale, di grosse responsabilità. La comunicazione scientifica deve, dovrebbe, essere fatta da persone competenti, preparate; da ricercatori, da scienziati. E non da chi fa rimbalzare pseudonotizie, basate su pseudoricerche.

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