Vaccini sì, vaccini no

Vaccini sì, vaccini no

C’è chi considera vaccinarsi un rischio. C’è anche chi dice che il rischio, invece, sia nel non vaccinarsi. Ma perché i vaccini antinfluenzali possono definirsi sicuri?

Sappiamo che ciascun lotto messo a disposizione viene sottoposto a un rigido controllo: se ne occupano sia l’azienda produttrice, sia le agenzie regolatorie dei vari Paesi d’Europa.

L’Istituto superiore di sanità, per avvertire di quanto sia pericoloso non vaccinarsi, ha diffuso due schede. Ne illustriamo il contenuto.

Vaccini in Italia, i numeri

Dei 10 prodotti di vaccino antinfluenzale commercializzati sulla nostra Penisola ogni anno, 50 lotti sono rilasciati da laboratori di altri paesi dell’Unione europea.

E’ il Laboratorio italiano di controllo a rilasciare circa 60 lotti di vaccino antinfluenzale, destinati sia al mercato italiano che a quello europeo, dopo averli testati.

Torniamo ai 50 lotti importati e immessi sul mercato italiano: alcuni lotti a campione vengono verificati dal Laboratorio italiano. Nel 2014, in particolare, il campione era formato da otto lotti presenti sul mercato.

Il Centro nazionale italiano per la ricerca e la valutazione dei farmaci immunobiologici dell’Istituto superiore di sanità tiene gli occhi aperti per noi: gli esperti valutano la documentazione di produzione e controllo di ciascun lotto inviata dalla ditta. In essa ci sono i dettagli, sintetici ma esaustivi, dei principali passaggi critici del processo produttivo.

Campionamenti periodici sono posti in essere sul vaccino antinfluenzale dall’Istituto superiore di sanità, in farmacie, ospedali e distributori: un’ulteriore conferma del rispetto delle regole. Sono trascorsi dieci lunghi anni, durante i quali nessuno dei lotti è mai stato trovato fuori dei valori delle specifiche approvate.

Vaccini, che cosa si rischia se non si attuano

In una meta-analisi di 8 esperimenti condotti su persone con o senza malattie cardiovascolari, è apparso chiaro che il vaccino antinfluenzale riduce la mortalità cardiovascolare in maniera significativa. C’è di più: in altri 6 studi su pazienti a rischio cardiovascolare, è stato riscontrato un minor rischio di eventi cardiovascolari gravi nelle persone vaccinate rispetto a quelle senza vaccino. Un’ultima meta-analisi condotta su individui anziani, il vaccino riduceva di circa l’80% ospedalizzazioni, polmoniti e mortalità da tutte le cause. I dettagli sono sufficienti?

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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