Vincere il tumore si può
Salute

Vincere il tumore si può

28/12/2015
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In Toscana sono quasi 66mila le persone che si sono lasciate il cancro alle spalle. Parliamo di pazienti che hanno ricevuto la diagnosi da almeno cinque anni e possono dirsi guariti.
Si tratta di soggetti che hanno avuto facoltà di tornare alla vita di tutti i giorni: ai propri affetti, al proprio lavoro. Le cifre si dilatano, poi, quando prendiamo in considerazione i cittadini toscani che convivono con la malattia: sono circa 167mila e grazie all’efficacia delle nuove terapie godono di un buono stile di vita.

Vincere il tumore si può, la parola all’esperto

Il professor Francesco Di Costanzo, direttore dell’Oncologia medica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze si è espresso in questo modo: “La storia naturale di alcune patologie sta cambiando in modo radicale. Il melanoma, un tumore della pelle particolarmente aggressivo in fase avanzata, ha rappresentato l’apripista di un nuovo approccio, l’immuno-oncologia, con cui viene rinforzato il sistema immunitario contro la malattia. Oggi il 20% dei pazienti è vivo a 10 anni. In questi casi possiamo parlare di cronicizzazione del melanoma. Si tratta di un risultato decisivo, visto che prima dell’arrivo di queste terapie la sopravvivenza mediana in stadio metastatico era di appena 6 mesi, con un tasso di mortalità a un anno del 75%”.

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Tumore, l’efficacia del nuovo approccio

Anche in patologie frequenti, come il cancro del polmone e del rene, per un totale di 41.000 e 12.600 nuove diagnosi sulla nostra Penisola, il nuovo approccio si sta rivelando efficace.

Tumore, sedici testimonianze di sopravvissuti

Sono sedici le testimonianze che l’Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom) ha raccolto nel volume “Si può vincere“, presentato oggi a Firenze. Si tratta della prima
di un tour nazionale di 10 tappe con il coinvolgimento dei cittadini, delle Istituzioni e delle associazioni dei pazienti.

Così si è espresso, ancora, il professor Di Costanzo: “Nel libro è raccontata l’esperienza di nove uomini e sette donne che hanno combattuto la lotta contro il cancro. Oggi queste persone convivono con la malattia con una buona qualità di vita e, in alcuni casi, possono affermare di averla definitivamente sconfitta. Ecco perché non possiamo più parlare di male incurabile“.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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