Le bevande alcoliche hanno accompagnato l’uomo attraverso i secoli. Il fatto che la fermentazione alcolica sia un processo spontaneo e naturale grazie al quale si ottengono le bevande alcoliche, è stato probabilmente il motivo principale per cui, l’uomo le ha introdotte da subito nella propria dieta. Gli scopi religiosi e l’inebriamento che queste davano, contribuirono per la parte restante di motivi.
L’alcol è naturale, quindi non ci fa male?
Il fatto che la fermentazione alcolica sia un processo naturale può farci pensare che tutto sommato, bere alcol non sia così nocivo ed in parte è vero ma solo se ci limitiamo a bere piccole quantità e preferiamo bevande con gradazione alcolica medio bassa con vino e birra, ai super alcolici come i distillati ed i liquori.
Il vino e la birra inoltre contengono anche molecole antiossidanti, vitamine e minerali importanti per l’organismo. Cos’è allora a farci male in queste bevande?
L’alcol etilico è il responsabile ma non l’unico imputato, anche lo zucchero presente in molte di queste bevande ha il suo ruolo di nutriente negativo.
L’alcol etilico contenuto in una bevanda alcolica, può variare a seconda proprio del tipo di bevanda che stiamo assumendo. La sua presenza è per legge, espressa in etichetta sotto forma di percentuale su millilitro. Prendendo ad esempio un vino, sulla sua etichetta sarà possibile leggere che il contenuto alcolico è pari al 12% ovvero, su 100ml di liquido, 12 ml sono di alcol.
Il dosaggio consigliato di assunzione delle bevande alcoliche
I livelli di assunzione consigliati di alcol sono fissati per gli uomini adulti a circa 36g/die, per le donne adulte a circa 24g/die e per gli anziani a circa12g/die. Tanto per avere un’idea, questa quantità è contenuta in un bicchiere da 125 ml di vino di media gradazione, o in una lattina di birra da 330 ml di media gradazione o in una dose da bar, circa 40 ml di superalcolico.
L’equivalente calorico di un grammo di alcol è pari a 7 kcal.
I bambini ed i ragazzi non devono assolutamente bere alcolici perché il loro organismo non ha ancora sintetizzato gli enzimi volti alla digestione dell’alcol che andrebbe interamente in circolo nel sangue e nel fegato.
Un consumo eccessivo di alcol che superi le quantità raccomandate, può portare a diverse controindicazioni e patologie. Il senso di stordimento che proviamo quando esageriamo con l’alcol o le vertigini, il mal di testa ma anche l’euforia, la perdita dei freni inibitori, l’alterazione delle percezioni sensoriali, e così via, sono tutte controindicazioni da leggera intossicazione da alcol ovvero, superando i livelli che il nostro organismo riesce a metabolizzare, l’alcol in eccesso viene subito immenso nel torrente ematico provocando queste reazioni spiacevoli. Reazioni che, all’aumentare delle quantità di alcol ingerito, possono provocare anche disturbi più gravi come vomito, perdita di coscienza e coma etilico, esponendo l’organismo anche a probabilità di morte.
La dipendenza è un problema serio
L’alcol poi, se assunto assiduamente può portare a dipendenza creando una vera e propria patologia conosciuta come ‘’alcolismo’’. L’alcolismo a sua volta è responsabile di malattie gravi come la cirrosi epatica, malattie dell’apparato cardiocircolatorio ed il cancro.
In moltissime bevande alcoliche poi, è presente anche lo zucchero, basti pensare a tutte quelle bevande liquorose dal sapore davvero invitante come il limoncello, la sambuca, l’amaretto e tanti tanti altri. Anche gli amari che, stando al loro nome, dovrebbero essere tutt’altro che dolci, molte volte sono addirittura stucchevoli per la loro dolcezza. Ovviamente, l’aggiunta dello zucchero in queste bevande serve ai produttori per renderle gradevoli e piacevoli al consumatore che ne diventa un consumatore assiduo.
Sappiamo bene come lo zucchero aggiunto giochi un ruolo negativo nell’organismo accrescendo il rischio di malattie come il diabete e l’obesità.
I digestivi che non fanno digerire
Ci sono poi diversi miti da sfatare come quello di bere un amaro o un distillato dopo cena per digerire. L’alcol irrita le pareti dello stomaco aumentando la secrezione dei succhi gastrici dandoci problemi di bruciore, reflusso e patologie più gravi come gastriti ed ulcere in caso di consumo assiduo.
Le bevande alcoliche inoltre, apportano calorie prive di nutrienti che si depositano facilmente come strato adiposo impattando sulla nostra forma fisica. L’alcol ha un suo apporto energetico pari a 7 kcal/g che va ad aggiungersi a quello dell’eventuale presenza di zucchero. Chi segue quindi un regime ipocalorico o ama la perfetta forma fisica, deve limitare l’assunzione delle bevande alcoliche.
Bevande alcoliche in gravidanza: ne soffre il bebè
Le donne in gravidanza devono assolutamente astenersi dal consumo di alcol perché come abbiamo detto, tutto l’alcol in eccesso finisce nel sangue (ed anche in tutti gli altri liquidi corporei come il liquido amniotico), ed inevitabilmente nel feto che (come per i bambini e ragazzi), non possiede gli enzimi in grado di metabolizzare l’alcol. L’assorbimento di alcol per il feto, può dimostrarsi davvero molto pericoloso con la possibile manifestazione della sindrome feto-alcolica che provoca danni neurologici, di accrescimento e malformazioni esponendo il nascituro a disabilità irreversibili.
La moderazione, come sempre è la nostra alleata.
Come detto all’inizio, alcune bevande alcoliche, come il vino rosso e la birra, contengono molecole addirittura benefiche per l’organismo come gli antiossidanti.
Un buon bicchiere di vino rosso o di birra a pasto quindi, in assenza di patologie ed in buone condizioni fisiche, potrebbe addirittura dimostrarsi benevolo.
E bene ricordare che, vista l’alterazione che l’alcol causa sui nostri sensi, bisogna evitare di mettersi alla guida (è vietato anche per legge), poiché la vista, l’udito e la percezione del pericolo potrebbero risultare alterati mettendo a rischio la propria e l’altrui incolumità con la possibilità di creare incidenti stradali.