Alimenti 10 e lode. Melanzana: da amare, in parmigiana o caponata
Melanzana: la sua provenienza sembrerebbe attribuibile all’area dell’Asia, in particolare da Cina e India, dove veniva consumata molto speziata, sia fresca che conservata. Arrivata in Europa e in Italia soltanto intorno al 1200 d. C., con le dominazioni arabe in Sicilia, era praticamente sconosciuta a Greci e Romani. La melanzana appartiene alla famiglia delle Solanacee, piante che se consumate crude sono velenose: per questo motivo sono state sempre guardate con diffidenza. Prima che la melanzana si potesse affermare sulle tavole sono dovuti passare alcuni secoli e sicuramente pestilenze e carestie, nell’ambito delle quali la carenza di cibo ha portato i popoli a provare nuovi alimenti come patate, pomodori e appunto melanzane. Proprio il nome sembrerebbe derivare dalla trasformazione del termine “mela insana”, viste le problematiche iniziali legate al consumo di questo ortaggio crudo. Con il trascorrere dei secoli e le varie sperimentazioni in cucina, tuttavia, la melanzana è diventata la regina incontrastata della tavola, soprattutto nel Sud Italia, dove le preparazioni sono ricche, sfiziose, gustose: basti pensare alla parmigiana, alle preparazioni sott’olio, alle caponate o semplicemente alla versione grigliata, che la vede condita con sale, olio, prezzemolo e peperoncino. In natura e in commercio si trovano melanzane di diverse forme e colori, dalle tonde alle lunghe, passando per quelle viola, bianche e striate. Tutte sono ricche di minerali e vitamine, ma anche carboidrati, proteine, grassi e fibre. Tra i minerali maggiormente presenti spicca il potassio.
10 buoni motivi per mangiare la melanzana
- Le melanzane hanno effetto depurativo, grazie all’alto contenuto di acqua.
- Il basso indice calorico e la presenza di fibre fa delle melanzane un ottimo alimento per le diete ipocaloriche: danno senso di sazietà e conferiscono all’organismo i nutrienti di cui ha bisogno.
- Il mix di vitamine e fitonutrienti fa delle melanzane un antiossidante naturale.
- Il consumo di melanzane combatte la stipsi e migliora l’attività dell’intestino, favorendo la regolarità.
- L’alto contenuto di minerali contribuisce alla salute dell’apparato scheletrico, di denti e capelli.
- Alcuni antiossidanti specifici contenuti nella melanzana proteggono dalla degenerazione delle cellule neurologiche del cervello, favorendo quindi le capacità cognitive.
- Contribuisce a mantenere regolare la pressione sanguigna, avendo effetto leggermente vasodilatatore, a favore della salute del sistema cardiocircolatorio e del cuore. Mantiene inoltre in salute tutti i capillari, evitando rotture ed emorragie.
- È un ortaggio estivo e come sempre la natura sa perfettamente quel che fa. La melanzana infatti contribuisce a restituire all’organismo i minerali persi con le sudorazioni intense, durante le calde giornate estive.
- Le melanzane, particolarmente nella loro buccia, contengono una molecola simile alla cinarina del carciofo, in grado di aiutare il fegato a depurare l’organismo e a tenere bassi i livelli di colesterolo LDL, favorendo la produzione del colesterolo HDL.
- Contengono acido folico, sono particolarmente indicate quindi nella dieta delle donne in stato di gravidanza. L’acido folico infatti favorisce lo sviluppo del feto.
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Tabella nutrizionale delle melanzane
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INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 24 kcal |
Proteine | 1,1 g |
Carboidrati | 5,7 g |
di cui zuccheri | 2,3 g |
Grassi | 0,2 g |
Di cui saturi | 0,03 g |
Di cui monoinsaturi | 0,01 g |
Di cui poli-insaturi | 0,08g |
Fibre | 3,4 g |
Sodio | 2 mg |
Perché non consumare la melanzana
La melanzana, se mangiata di sera, potrebbe causare insonnia, poiché sollecita l’attività della tiroide. In caso di calcoli biliari e renali, gastriti e coliti, deve essere consumata con moderazione. L’abbondanza di minerali potrebbe causare ritenzione idrica: è bene quindi non eccedere nel consumo. Si tratta di un ortaggio in grado di assorbire gli ingredienti impiegati nelle preparazioni gastronomiche: è bene quindi non eccedere con i condimenti grassi, per evitare un eccessivo indice calorico.