Il ferro è un minerale indispensabile per il nostro organismo e anche se presente in piccole tracce, svolge un ruolo cruciale per la sopravvivenza.
Il ferro infatti è protagonista nella sintesi di due importantissime proteine addette al trasporto di ossigeno ovvero, l’emoglobina e la mioglobina che grazie alla presenza di questo minerale riescono a legare l’ossigeno presente nel sangue e trasportarlo fino alle cellule dove ricevono anidrite carbonica in cambio che viene trasportata nel percorso inverso ai polmoni in modo da essere emessa fuori dal corpo.
In particolare, l’emoglobina si occupa del trasporto di ossigeno ai vari organi e tessuti mentre la mioglobina è specifica per il trasporto di ossigeno al tessuto muscolare.
Il ferro inoltre è indispensabile anche per la produzione di alcuni ormoni, coadiuva il sistema immunitario e contrasta la sensazione di stanchezza.
Carenza di ferro e anemia sideropenica
Una carenza di ferro può dipendere da molti fattori, tra i principali abbiamo:
- condizioni di malassorbimento
- emorragie e carenze alimentari
- ciclo mestruale abbondante e prolungato
- diete che prevedono l’esclusione di carne
- problemi gastrointestinali e diarrea.
La carenza costante di questo minerale prende il nome di anemia sideropenica.
I sintomi più comuni dell’anemia sono:
- Senso di stanchezza
- Perdita di concentrazione
- Pallore soprattutto nelle mucose di solito molto irrorate come quelle dell’occhio
- Fragilità di unghie e capelli
- Agitazione e nervosismo
- Mal di testa
- Vertigini
Naturalmente, la diagnosi può essere fatta esclusivamente attraverso le analisi di laboratorio per verificare la quantità di ferro a livello sierico, sarà ovviamente il medico di base o lo specialista a fare la diagnosi.
Il fabbisogno giornaliero
Il fabbisogno giornaliero di ferro varia a seconda dell’età, del sesso e dello stato fisiopatologico.
In una persona adulta in buono stato di salute, il fabbisogno medio è di 14mg al giorno.
Le fonti alimentari da cui attingere per garantirsi un buon apporto sono:
- la carne rossa
- il pesce
- i legumi
- la frutta secca
- il cioccolato fondente
- tutte le verdure a foglia verde.
Vediamo il contenuto di ferro relativo a 100g di questi alimenti:
È da sottolineare come, in caso di malassorbimento, l’assunzione delle giuste quantità di alimenti contenti ferro può risultare insufficiente a prescindere.
Spesso, la vitamina C può facilitare l’assorbimento intestinale di ferro quando la fonte alimentare è di tipo vegetale.
Eccesso di ferro
L’eccesso di ferro può essere letale per l’organismo e si può manifestare o per patologia di tipo ereditario o per cattiva alimentazione.
Nel primo caso, abbiamo la manifestazione di una malattia detta emocromatosi che vede una presenza massiccia e dannosa di ferro nei tessuti che viene assimilato da tutti gli alimenti ricchi di questo minerale con danni in particolare per il fegato, il cuore ed il pancreas.
Mentre, nel secondo caso, la malnutrizione data da un consumo eccessivo di carni rosse o alimenti addizionati di ferro può causare eccesso con il superamento della soglia massima di tolleranza dell’organismo.
I sintomi di un eccesso di ferro possono essere:
- Stanchezza
- Depressione
- Ipogonadismo e squilibrio ormonale
- Disfunzione della tiroide
- Alterazioni del ciclo mestruale
- Dolore alle nocche delle mani e al pollice
- Dolore agli arti
- Aritmie e disturbi cardiaci
Ribadiamo infine che una diagnosi riguardo all’equilibrio dei livelli di ferro nell’organismo deve essere fatto dal medico e in caso di alterazioni sia in eccesso che in difetto, è fondamentale seguire la cura medica e una dieta specifica.
Info utili
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