Tarme del cibo: come tenere al sicuro la nostra cucina

Tarme del cibo: come tenere al sicuro la nostra cucina

L’autunno avanza, con i primi freddi i pranzi in casa con amici e familiari sono il piacere del weekend, forse anche quello più economico: ci dilettiamo tra fettuccine fatte a mano, polenta e risotti, spesso riciclando abilmente quello che troviamo in dispensa, farine, pasta, pane, per evitare gli sprechi.

Non c’è da stupirsi. Secondo un’indagine di Altroconsumo, pubblicata lo scorso maggio, i rincari dell’energia e dei prodotti alimentari hanno portato il 63% degli italiani a cambiare abitudini nel modo di fare la spesa: sono diminuiti di fatto gli acquisti di prodotti non essenziali e al contrario incrementati quelli di prodotti a lunga conservazione.

Ma siamo certi che tutto ciò che conserviamo sia a prova di insetti e parassiti?

Le tarme del cibo, ospiti indesiderati dei nostri banchetti gourmet, si nascondono bene nelle credenze, causando danni diretti agli alimenti e compromettendone le proprietà organolettiche con deiezioni e residui della loro attività.

A meno che il programma della cena non sia un menù futurista, saremo costretti a buttare via tutto.

Ecco quindi, come tenere al sicuro la nostra cucina da sorprese sgradite, attraverso buone regole di prevenzione e un attento controllo della dispensa e dei cibi che custodiamo al suo interno.

Tarme del cibo: come arrivano in casa nostra? come individuarle?

“Il problema delle tarme in cucina, più comunemente conosciute come “farfalline del cibo”, è un problema molto comune delle case degli italiani”, spiega la dottoressa Valeria Paradiso, tecnico alimentare.

“I danni sono causati prevalentemente dalle larve, che, nella loro evoluzione, conducono una vita tutt’altro che sedentaria.

Per crescere si cibano infatti di alimenti secchi, come farina, pane, pasta, biscotti e addirittura tavolette di cioccolata o frutta secca.

Queste possono arrivare perfino a deteriorare i materiali di confezionamento per raggiungere il substrato alimentare o, al contrario, per allontanarsene, quando raggiungono la maturità”.

Come arrivano le tarme in casa nostra? Alcune volte si intrufolano nelle nostre cucine a tradimento, attraverso confezioni di cibo già infestato, che abbiamo acquistato di corsa senza controllare.

Altre volte insetti adulti volano attraverso porte e finestre, attirate dagli ambienti chiusi per riprodursi.

L’individuazione dei focolai è sicuramente possibile a occhio nudo.

La presenza delle bave sericee sugli alimenti è un primo segnale d’allarme e, se si limita a questo, possiamo intervenire semplicemente con una pulizia approfondita.

Quando, al contrario, l’infestazione non è gestita per tempo, le larve continuano a moltiplicarsi indisturbate fino a formare, tra le nostre provviste granulari inconfondibili agglomerati, nati dall’impasto di saliva o altre sostanze biologiche con i prodotti alimentari.

Infine, a un livello di infestazione avanzato è possibile notare la presenza contemporanea di esemplari di larve e adulti all’interno delle dispense.

“Purtroppo, quando l’infestazione è conclamata è bene procedere con una disinfestazione e successivamente mettere in atto una serie di semplici accorgimenti per prevenire la loro ricomparsa”, dice la Dottoressa Paradiso.

I consigli su come disinfestare la cucina dalle tarme 

Prima di tutto è importante svuotare la dispensa controllando ciascuna confezione di cibo, che sia aperta o chiusa, ed eliminare quelle infestate.

Non dimentichiamo di esaminare attentamente anche i tappi dei barattoli e soprattutto le pieghe delle confezioni di farina o altri alimenti, perché è qui che potrebbero nascondersi le uova.

Bisognerebbe sempre evitare che confezioni di cibo aperte permangano troppo a lungo nella nostra credenza, cercando piuttosto di riporre gli alimenti all’interno di barattoli a chiusura ermetica, per confinare l’eventuale infestazione.

Ovviamente non è da trascurare la pulizia accurata di pensili e suppellettili: è opportuno detergere a fondo ogni angolo e superficie prima di riporvi nuovamente le provviste, ricordandosi inoltre, di asciugare attentamente sia i mobili che i contenitori: le tarme degli alimenti prediligono infatti gli ambienti umidi.

Per evitare sorprese, dunque, è importante programmare una pulizia periodica della cucina, prediligendo l’aspirazione per i residui che rimangono sui ripiani e il lavaggio delle superfici verticali o orizzontali della cucina.

Nel caso in cui il problema persistesse, invece, è bene rivolgersi a esperti della disinfestazione, perché soluzioni “fai da te” e prodotti chimici potrebbero disperdere l’infestazione o provocare danni a prodotti o persone.

 

 

 

Immagine copertina di Karolina Grabowska https://www.pexels.com/it-it/foto/cibo-donna-in-piedi-tazze-6660254/

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